Salve
a tutti e tutte!!!! ^^
Lady
Merendina è tornata con una novità: DRARRY!!!! <3 <3 <3 Li ho sempre
amati questi due assieme, ma poi non ho mai scritto niente di loro……. =((( ora invece eccomi qua!!! Senza pretese di
piacere o meno, sono chappies corti, se l’inizio o la fine sono “tronchi”, beh
è voluto tranquilli XD magari non verranno benissimo, però a me piacciono ^-^
Volevo
anche spiegarvi, che oltre a momenti Drarry (ce ne saranno giusto 3-4 per
quest’anno scolastico !), scrivo dei momenti clou, di quelli che m’hanno
commosso e colpito.
E tanto per quelli che criticheranno i troppi
puntini: sono messi per quando chi parla cerca la parola giusta, o per quando è
insicuro su cosa dire.
BUONA
LETTURA!!
Il treno sfrecciava lungo le campagne inglesi, abbastanza veloce da non
metterci che poche ore per arrivare, ma non troppo per non potersi godere il
paesaggio attraverso il finestrino …. Ma per Harry non era abbastanza vedere di
fuori attraverso un vetro: sentiva di avere il bisogno di uscire da quello
scompartimento, di rimettere in ordine in propri pensieri.
“Harry? Tutto bene?” chiese la voce apprensiva di Hermione.
“O..oh,sì. Sì,tutto bene Hermione. Tutto… bene, grazie.”, rispose, “Ho
solo bisogno di sgranchirmi un po’. Scusate.”, aggiunse poi alzandosi “Torno
fra poco”
Dopodiché chiuse la porta dietro di sì, e iniziò a vagare per i
corridoi, nonostante il lungo viaggio affollati. Harry notò benissimo che molti
di loro non soltanto non lo salutavano, ma neppure incrociavano il suo sguardo.
Aveva proprio bisogno di allontanarsi da lì, da tutti quanti loro!! Si avviò
versò l'ultima carovana, aprì la porta della balaustra, e si poggiò alla
ringhiera godendosi il vento addosso a occhi chiusi. Ma non poté rimanere x
molto tempo da solo coi suoi pensieri la porta si aprì….e una voce fin troppo familiare lo fece
voltare.
“Tutto solo, Potter? Dove li hai lasciati tuoi amici? Scommetto una
falce, che stanno parlando di te alle spalle. Dopotutto è ciò che fanno
tutti.-“
Harry stava per rispondergli come suo solito a tono, ma il pensiero di
quei due, i suoi “migliori amici”, che lo avevano lasciato solo TUTTA L’ESTATE,
la rabbia verso di loro, verso gli altri…gli fece cambiare ide. Guardò
nuovamente avanti.
“Già. È molto probabile. Ti dovrò una falce,Malfoy.”
Il biondo non comprese subito che ciò che aveva sentito non era… ciò
che si aspettava. E benché con la solita maschera d’arroganza in faccia, ne
rimase alquanto sorpreso. Non era da Harry Potter… Cosa? Dargli ragione!
“Senti, senti. San Potter… che mi da ragione. Che finalmente tu abbia
capito che sono nient’altro che insulsi, stupidi bambini?”, fece poggiato alla
porta.
Harry lo guardò.
“Non hai comunque il permesso per offenderli … Furetto.”
Draco si mise dritto, i pugni stretti, e la faccia un'espressione tra il
sorpreso… e l’incazzato.
“come mi hai chiamato, Potter?”
“Senti”,disse guardandolo, “In questo momento ho...migliaia di pensieri
e domande che mi frullano per la testa, Malfoy, Non ho proprio il tempo, né la
voglia, di mettermi a litigare con te. Per quanto, credimi, è una... proposta
decisamente allettante.”
Draco, che a quel punto non sapevo più che cosa dire, per ‘coprirsi’ fece una smorfia,
e fece per rientrare, ma Harry fece un passo avanti… E lo fermò.
“Toglimi quella... sudicia mano dal braccio, Potter.”, disse lui con
prepotenza, sebbene poco convinto.
Harry, più che mai sorpreso dal suo stesso gesto, tolse la propria mano
e tornò al poso.
“Ehm… Scusa. Io non so… cosa mi è preso, sinceramente. È che vorrei…
Non restare da solo. Per quanto tu sia l’ultima persona che... Bé… “, e lo
guardò.
Draco, passata la fina espressione di disgusto, si appoggiò alla ringhiera.
“Perché non chiedi a Weasley e alla Granger, di farti com”
"Non voglio parlare con loro. Perché loro... Beh, Ron e Hermione
non…. Capiscono.”disse sospirando, “Nessuno può capire pienamente come mi
sento. Credo.
Draco lo guardò di sfuggita e sbuffò, per non rovinarsi l’ “ immagine”
“Diamine, se mio padre mi sapesse a parlare con te…. Mi ucciderebbe !”
Beh,noi… ci parliamo ogni giorno, in pratica.”, ribatté Harry
riflettendo.
Draco scoppiò in una risata.
“ PARLIAMO, Potter? Litighiamo. Discutiamo. Siamo… Nemici.”
Harry finalmente lo guardò
sincero.
“Scusami se lo dico, Malfoy, ma... io non ti vedo come un vero nemico.”
“Beh,io invece” , Dra sospirò “no....”
“No?”,fece lui sorpreso, “Non sono un tuo nemico ?”
“ Non ci ho mai pensato veramente,sai? So solamente che fin da bambino
tu … Devi essere mio nemico.”, rispose.
“La tua famiglia è seguace di Voldemort. Ora più che mai dobbiamo...
Che so… Evitarci, fare a pugni o... Magari
duellare.”, disse lui “Ma onestamente, non mi va di sprecare così il mio
tempo. E... non sto dicendo niente su di te.”, aggiunse, “Tu sei un bravo
duellante, tutto sommato sei un grande Mago.”
Draco lo guardava, ora. Ed era più sorpreso che mai.
“Tu... cosa? Mi hai appena fatto un complimento, Potter?”, fece ridendo
, “WOW. E pensare che ero qui per litigare.”
“Non facciamo altro”, fece lui sospirando, “Sai, io... Ti devo delle
scuse, probabilmente. Perché, sì sei arrogante e presuntuoso, ti credi chissà
chi, e... Beh, quello che in effetti voglio dirti è che io... Ho visto tuo
padre al cimitero, Draco. Tu puoi prendermi in giro quanto vuoi, ma io lo so
che tu lo sai.”, disse guardandolo,
“Voldemort è tornato. E tu... Tu probabilmente presto avrai un sacco di
Maghi Oscuri intorno. Tuo padre è un”
Draco lo guardò.
“Mangiamorte? Sì,certo...”, fece sarcastico, “Mio padre è un Mangiamorte, ha ucciso per conto di
Voldemort e ha attaccato la Coppa del Mondo.”
“Smettila Malfoy. Smettila di”
“Di fare cosa, Potter? Senti,mio padre sarà quello che vuoi ma non un
Mangiamorte. Tu-Sai-Chi non può essere tor”
“CEDRIC DIGGORY E’ MORTO, RAZZA D’IMBECILLE!!!” urlò lui guardandolo e
stringendo la ringhiera, “E’ morto. Ed è Lui che L’ha ucciso. Davanti ai miei occhi…”, fece iniziando a piangere, “E SI’, sto piangendo
Malfoy! Sto piangendo. Tu credi di sapere tutto,vero? NON SAI NIENTE!!”
“Pott”
“Tu credi di essere forte, di avere il potere. E che le idee di tuo
padre siano giuste. Ti sbagli!! Voldemort ha ucciso un sacco di gente che non
la morte non la meritava! Babbani. Mezzosangue. E tutto per questa sua...
stupida ossessione del sangue puro. E ha ucciso i miei genitori, Draco!! Tu mi
prendi in giro, perché non ho una madre e un padre. Credi di... essere
simpatico,vero? Hai una vaga idea di quanto, nonostante tutto,io ti invidi?”
Le parole di Harry riuscirono a penetrargli sotto pelle una dopo
l’altra, creando in lui i primi dubbi della sua vita riguardo a cosa fosse
giusto o sbagliato. Ma soprattutto, specialmente dopo le ultime parole
pronunciate, uno stupito Draco sentì per la prima volta la fitta della colpa.
<>,pensò.
“E’ il minimo, Potter. Io sono bello, intelligente, ho una famiglia
prestigiosa e tantissimo sol”
“Non è per questo che t’invidio Malfoy.”, lo interruppe lui quasi a fil
di voce, “Non è per i soldi. Né per l’intelligenza, o per cose altrettanto
futili e stupide come quelle a cui pensi. E neanche perché la tua famiglia è prestigiosa.
T’invidio... perché tu ce l’hai, una famiglia. Hai un padre. Una madre. Hai dei
parenti. Certo, non sono i parenti ideali però... Li hai. Io darei tutto l’oro
del mondo, e anche più, per provare anche soltanto per un singolo giorno cosa
significa... avere una famiglia.”
Draco sentì di nuovo la stessa fitta, accompagnata da un dolore acuto
al torace... dolore che, lo percepiva chiaramente, non poteva che essere
causato dalla compassione.
“Non é... Non ho una famiglia più di quanto non l’abbia tu.”, disse
senza pensarci..
Harry però sorrise, al suo tono gentile.
“Grazie.”
Draco,senza nemmeno sapere perché lo stava facendo, annuì e si poggiò
alla balaustra; il suo sguardo cadde sulle campagne nei pressi di Hogwarts: aveva sempre adorato quel posto,
Hogwarts per lui era più che una scuola, era una casa. Adorava la sua stanza,
al Manor, era lussuosa e accessoriata ma... mancava sempre qualche cosa. Non
sapeva neanche lui cosa con esattezza. Però si sentiva più al sicuro al
Castello che a casa propria, era sempre stato così.
Rimasero in silenzio, per qualche minuto...
“Ho saputo del processo.”
“Già... Mi hanno processato come fossi un criminale. E comunque, per
quanto mi abbiano assolto, non tutti credono alla mia versione.”, rispose, “Io
non ho mentito. Conosco perfettamente le Leggi magiche, e non farei mai niente
che mi espellesse da Hogwarts. È la mia casa.”
Draco lo guardò, poi assentì.
“Ti capisco, se è per questo. E sebbene tu sia... Beh, non useresti mai
la Magia fuori dalla scuola, se non strettamente necessario. Ma da qui, a dire
che la causa è Voldemort... I Dissennatori possono essere arrivati lì per conto
loro.”
“ Forse.”
“Beh,io devo...”
“Sì.”, fece lui “sì, lo so. Ci vediamo a scuola.”
“Ci vediamo a scuola.”
Mentre entrambi rientravano nel rispettivo scomparto, il treno arrivava
ad Hogwarts e gli studenti iniziarono a
scendere coi loro bagagli: Harry però non scese immediatamente, anzi rimase
seduto due minuti in più, per rimettere in ordine le idee. L’ultima mezz’ora
era stata veramente... STRANA. Era strano che lui e Malfoy avessero veramente
parlato senza litigare. Strano che questo lo rendesse FELICE. Ed era strano
che, adesso che si stava allontanando col suo gruppo, il suo cuore fosse
triste.
<< Meglio andare...>>, pensò. Così ,presi i suoi bagagli
scese raggiungendo Ron ed Hermione.
“Abbiamo perso la carrozza,grandioso.”
“Eddai Ron, ce n’è ancora una.”
Harry si avvicinò alla carozza, e rimase a
bocca aperta: davanti a lui vi era una specie di cavallo con le ali, ma
dall’aspetto sembrava un cavallo alquanto bizzarro. Era nero scuro, e aveva un
muso da rettile. Lo fissò negli occhi per parecchi istanti, prima di riprendere
l’uso della parola.
“Che...che cos’è?”
“Cos’è, cosa?”, chiese Hermione.
“Quello che traina la carrozza.”
“Nulla traina la carrozza,Harry. Si traina da sola,come sempre.”, fece
preoccupata.
“Non preoccuparti,” fece una voce da sopra il carretto, “Li vedo anche
io. Sei sano di mente quanto me.”
Harry guardò in quella direzione, e salì sul carretto. Davanti a lui,
seduta, c’era una ragazza bionda, i capelli mossi e due occhi chiarissimi
azzurri. Leggeva una rivista al contrario, e portava una strana collana.
“Tu sei... Luna. Giusto? Sei di
Corvonero.”
“Esatto. E tu sei Harry Potter.”, fece sorridendo, “A proposito...
Hermione, vero?... non potete vederli. I Thestral possono essere visti
soltanto”
“Da chi ha visto la Morte in faccia.”, concluse Ron annuendo “Ecco
perché non li vediamo.”
“Già,ma è più facile credere che io sia pazzo dico bene?”. L’occhiata
di rabbia, ferita, che lanciò a Hermione fu veramente dura.
La ragazza sentì le lacrime agli occhi, e scosse la testa.
“NO! Harry,non ho mai pensato che tu fossi”
“Sì, ok ok.”, fece lui mentre la carrozza partiva.
Da quando aveva passato tutta l’estate senza nessuna lettera, Harry si
sentiva talmente... Ferito. E messo da parte. Nessuno riusciva a capirlo ormai.
Eccetto Sirius, lui sapeva come si sentiva, cosa significasse essere soli anche
in mezzo ad altri. Sentiva lo sguardo di
Hermione addosso, e forse poteva aver esagerato. Ma era stufo di essere
considerato come una bomba pronta a esplodere.
Voleva soltanto stare in pace.
Eccomi qua!!! *O*
Spero sia di vostro
gradimento!!!! ;)
Fatemi sapere!!!!
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