Una volta re o regine di Narnia si è re e regine per sempre

di Fly to the sky
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Lavoravo come modella a Londra, i miei familiari come sempre erano a Finchley, quella cittadina dove non accade mai niente, la odio. Non sopportavo di stare rinchiusa in una città troppo piccola per me  e mi sono trasferita a Londra. Ricevevo continue telefonate dai miei, preoccupatissimi, e in particolare da Peter, che continuava a parlarmi di Narnia, del fatto che era in pericolo e che c'era bisogno di me.
-Peter, quando vorrai capirlo? Io non mi interesso più di Narnia! E anche tu non dovresti pensare più a questi giochetti! Insomma , sei più grande di me ! -
-Susan, rompi quella bolla che hai attorno a te, fatta solo di creme e rossetti! Narnia ha bisogno della sua regina!-
Gli ho chiuso il telefono in faccia. Non avrei dovuto farlo, ma ero troppo arrabbiata.
Due giorni fa la mia vita è cambiata.Con quella telefonata.
-Pronto?-
-E' lei la signorina Susan Pevensie?- disse una voce roca dall'altra parte della cornetta
-Si. Perchè?
-Mi dispiace ma... ecco... Io sono un poliziotto! perchè devo sempre portare tragedie alla gente!-disse più a sè stesso che a me
-Un...poliziotto?
-Signorina Pevensie, vede...la sua famiglia era su un treno lo sapeva?-
-Sì, sapevo che dovevano fare un viaggio, ma...
-Ecco il treno è deragliato
Silenzio
-Non ci sono stati sopravvissuti
Le lacrime iniziarono a colarmi sulle guance
-Signorina Pevensie? E' lì? Mi dispiace tanto anche a me...
-Arrivederci- dissi con un singulto e chiusi il telefono.

Non poteva essere, non era vero. Mi diedi un pizzicotto " é solo un sogno Susan! Svegliati! ". In breve tempo mi rtrovai nel letto, il cuscino imbrattato di eyeliner e le guance pallide. L'ultima cosa che ho detto a Peter è stata una cornetta sbattuta in faccia. Carino da parte mia. Mi odiavo, non mi importava più nulla di me. Solo quei corpi inermi importavano e io non avrei potuto farli tornare! Forse Aslan...Ma cosa dico! Aslan non esiste. Eppure è stato per Narnia che erano su quel treno, per Narnia sono morti. Un odio profondo mi cresceva dentro, non sapevo per chi, ma mi stava imbrattando il cuore.

E per la prima volta nella mia vita mi sentii totalmente ed irrimediabilmente sola.

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NdA: E' un prologo , quindi abbastanza corto :) Spero che vi abbia interessato





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