Your heart is my heart

di Sherlock Holmes
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Irene fece scorrere le sue mani sul mio torace, per poi posare, con un dolce sorriso, il suo lobo alla parte sinistra del mio petto.
Chiuse le palpebre…
- Sai, Sherlock? E’ piacevole sentir battere il mio cuore…-
Aggrottai la fronte.
Poi, ridacchiai, sommesso.
- Come, scusa?-
Lei riaprì gli occhi.
- Sì.
Questo…-
Mi sfiorò alla sinistra dello sterno…
- Questo mi appartiene.
Lo so.- aggiunse, gongolando.
Inutile negarlo, ovviamente…
Sorrise.
-…così come il cuore nel mio petto è di tua esclusiva proprietà.-
Teneramente, mi baciò.
Un sorriso mi si dipinse in volto.
Irene si sollevò, fissandomi negli occhi.
- Ascolta…- iniziò – Qualunque cosa accada…-
Inarcai le sopracciglia.
- Cosa temi che…-
Mi posò le dita sulle labbra, zittendomi.
- Qualunque cosa accada…- ripetè – Ricorda che, essendo questo il mio cuore…- si rimise ad auscultare il mio battito -… io sarò sempre con te.-
I suoi occhi si erano fatti lucidi…
- Irene, dimmi cosa…-
Non mi fece finire la frase; infatti, mi serrò la bocca con un altro bacio…
 
 
 
Un pezzo di seta chiazzato di rosso.
Gettato quasi con noncuranza su una scacchiera ingombra di pezzi.
 
Le sue iniziali.
 
Il suo fazzoletto.
Il suo sangue…
 
La mano sul mio petto per sentire quello che aveva detto essere il suo cuore.
E convincermi che, se lo sentivo battere, appartenendo esso ad Irene… Lei doveva essere ancora viva…
 
Almeno dentro me.
 
Essendo lei parte di me.







Note dell'Autrice
Perdonate questa mia assenza di più di un mese...
A fine esami, riprenderò a scrivere regolamente, promesso!




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