HoTpital.
dedicata a _Kya_ e al suo "Yuuichi sta sopra."
Yuuichi osservò per qualche secondo il viso di Taiyou, prima di avventarsi sulle sue labbra. L’altro ragazzo, sorrise, mentre il compagno lo baciava, facendo scendere le mani sul bordo del pantalone di Tsurugi.
Il maggiore passò a baciargli il collo, facendolo sospirare di piacere, poi gli incominciò a slacciare, bottone per bottone, la camicia del pigiama di quel fottuto ospedale.
Quel ospedale che odiavano entrambi, incondizionatamente.
Yuuichi lo fece stendere sul lettino della stanza vuota. Era notte e nessuno girava per i vari corridoi.
Si mise sopra di lui, ricominciandolo a baciare mentre Taiyou gli levava il pantalone, ridacchiando. Il ragazzo dai capelli arancioni giocò un po’ con il bordo del boxer, mentre Tsurugi gli mordicchiava l’orecchio, per poi riscendere a baciargli il collo e il petto.
Gemette di piacere agli ultimi baci, come se fossero stati lasciati da un angelo. Ma Yuuichi era il suo angelo.
Sorrise contro le labbra del compagno all’ultimo pensiero ed in seguito dischiuse le labbra, lasciando entrare la lingua di Tsurugi. Gli passò una mano tra capelli, facendola scendere incominciando ad accarezzargli la schiena, sempre più vicino al lembo dei boxer che prima aveva lasciato in pace.
Yuuichi, dall’altro canto, si stava occupando dei pantaloni di Taiyou, strappandoglieli letteralmente di dosso.
-E poi come glielo spiego a Fuyuka-san?- domandò, tra i gemiti, il minore. L’altro ridacchiò.
Con un gesto, Tsurugi mise una mano nei boxer di Amemiya che gemette più forte. Yuuichi sorrise mentre il compagno gli conficcava le unghie nella pelle, sospirando di piacere.
Quello che successe dopo andava oltre il limite di indecenza in un ospedale.
Albicocca.
Oddio come mi vergogno. Oddio. Sul serio. Mi vergogno tantissimo.
Ma mi sono divertita a scriverla.
Molto.
E anche perché dovevo dar voce ai miei pensieri poco casti su questi due. Insomma, non sono bellissimi insieme?
Sono tutti bellissimi.
Non so che dire, ma mi vergogno. Tanto. Oddio. :''D
Me ne vado, è meglio.
Ciao,
Miam. |