Per
l'ultima volta
Passo dopo passo Sakura si avvicinava sempre
più al covo del
"nemico", il luogo dove si nascondeva Sasuke Uchiha, il
traditore.
La grande guerra dei ninja era terminata e parecchie
volte Sasuke era intervenuto nel conflitto a favore della Foglia; una
volta era riuscito a deviare un attacco diretto a distruggere la
tenda dove risiedeva il reparto medico, e un'altra volta durante un
attacco contro l'ospedale.
Sakura, molte volte, si era domandata
il motivo di tale comportamento: ora, finalmente, poteva ricevere la
risposta: almeno, così sperava!
Dopo alcuni minuti si fermò e si
nascose dietro un albero, in modo da poter osservare meglio i
movimenti provenienti dal covo.
Dal cielo una lieve pioggiarellina cominciò a scendere e man
mano che i secondi passavano si trasformò in pioggia; molto
rapidamente si formavano delle piccole pozzanghere e senza che Sakura
se ne accorgesse, ella si ritrovò con un kunai puntato alla
gola da uno strano individuo con i denti aguzzi.
- E tu? Che facevi a spiare il mio covo? - disse il ninja.
" Ma da dove
diavolo è sbucato?"
- Ora tu vieni con me! - disse nuovamente l'individuo.
La rosa fu strattonata all'interno del covo e ciò che vide
la stupì: si aspettava di vedere un posto malmesso, ma
davanti ai suoi occhi si presentava un luogo tutto sommato
confortevole; vi era un tavolo con cinque sedie, una piccola cucina e
un lungo corridoio che sfociava in diverse porte chiuse. Una porta si
aprì, rivelando una ragazza dai lunghi capelli rossi con un
paio di occhiali del medesimo colore.
- E questa dove l'hai raccolta, Suigetsu? - chiese lei, rivolgendosi al
ninja che teneva Sakura per un braccio.
- L'ho trovata qui fuori che ci spiava! Pensaci tu Karin - rispose lui,
spingendo la rosa verso la ragazza che la trascinò dentro
una delle varie porte.
Karin legò Sakura con delle catene; in men che non si dica
la ninja medico della Foglia si sentì sempre più
debole.
- Sai carina queste sono delle catene speciali che ti risucchiano il
chakra. Vuoi dirmi che ci facevi fuori dal nostro covo? - chiese la
rossa.
Sakura non voleva darle la soddisfazione di ottenere una risposta e
optò per il mutismo.
- Vuoi darmi questa risposta? Ti avviso che non sono dolce e carina
come traspare dal mio aspetto! - disse Karin.
"Tutta questa bellezza
non lo sei, sappilo "
Una raffica di calci e pugni provenienti da Karin si scagliarono su
Sakura.
- Ti sono bastate? Dimmi chi ti manda! - urlò la rossa.
La rosa non voleva cedere e benchè il dolore per le botte
ricevute si facesse sentire, ella non voleva darle la soddisfazione di
rispondere e cedere.
Giusto il tempo di un battito di ciglia e Sakura percepì un
dolore lancinante alla gamba destra: il piede di Karin era su di essa:
la rosa emise un urlo tremendo, cominciando a piangere.
***
n.dA: questa parte
è dal punto di vista di Sasuke, raccontata in prima persona.
Dopo un giro di perlustrazione rientro al mio covo, sono sfinito;
entrando in esso trovo Suigetsu seduto su una sedia che ghigna,
contento.
- Bentornato Sasuke! Sei arrivato giusto in tempo per goderti lo
spettacolo! - mi disse lui, divertito.
Prima che potessi rispondergli sento un urlo disumano provenire dalla
"stanza delle torture", un urlo agghiacciante da farti gelare il sangue
nelle vene.
- Abbiamo ospiti? - chiedo
- Un ospite che ci spiava, niente di che! Vai pure, se ne sta occupando
Karin - mi risponde, atono.
Mi dirigo verso la stanza da cui proveniva l'urlo , apro la porta e
ciò che i miei occhi vedono è sconvolgente: vedo
la mia ex compagnia di team, Sakura Haruno, con un occhio nero, diverse
echimosi sul volto e sulle braccia e con un piede di karin proprio
sulla sua gamba.
- Sasuke ben arrivato! - mi dice la rossa.
- Karin esci da questa stanza, ci penso io ora. - le ordino,
invitandola ad abbandonare la stanza; la ragazza esegue il mio ordine e
chiude dietro di sè la porta.
Mi dirigo verso Sakura e mi inginocchio davanti a lei: non mi guarda.
- Sakura che ci fai qui? - chiedo, curioso.
Senza alcuna esitazione lei mi dice: - Ti cercavo. -
La guardo e le tolgo le catene dai polsi e dalle caviglie; nell'istante
in cui le tocco la gamba sussulta: è rotta. La prendo in
braccio, la porto nella mia camera e cerco di medicare al meglio le sue
ferite.
- Riposati ora, quando ti svegli ti porto qualcosa da mangiare. - le
dico.
Sto per uscire dalla camera quando lei, improvvisamente, dice:
- Perchè hai deviato gli attacchi? -
Non mi aspettavo una simile domanda: mi volto e la guardo negli occhi;
il suo sguardo non è più quello di una volta.
- Non potevo permettere che ti succedesse qualcosa. - rispondo.
La mia risposta la stupisce e io preferisco uscire dalla stanza,
poichè non voglio che si accorga del mio turbamento.
Mi siedo sulla sedia della cucina e vari pensiero cominciano ad
affollarmi la mente: ripenso al momento in cui ho provato un grande
vuoto pensando a una vita in cui lei non ci fosse, nel caso io non
avessi deviato gli attacchi di Madara. Dopo tutti questi anni lontano
dalla Foglia avevo imparato una cosa fondamentale: amarla.
Preparai qualcosa da mangiare e lo portai a Sakura: la trovai sveglia;
lei sgranocchiò qualcosa e subito le dissi:
- Ti devo riportare alla Foglia, ma prima di portarti a casa, voglio
dirti una cosa: in questi anni ho sentito la tua mancanza e
giorno dopo giorno si faceva sentire sempre di più.
Non potevo permettere che ti succedesse qualcosa
perchè in tutto questo tempo ho imparato ad amarti. Per il
tuo bene, però, dobbiamo stare lontani. -
Lei non mi risponde, ma comincia a piangere. So bene quanto sia
difficile stare lontani, ma è la cosa più giusta
per entrambi. La prendo in braccio ed esco dal covo: comincia il
viaggio verso la Foglia, il nostro ultimo viaggio insieme.
Man mano che ci avviciniamo a casa sento la sua stretta farsi sempre
più serrata, sospiro. Sarà anche per me difficile.
Improvvisamente alla mia destra comincia a intravedersi il monte con i
volti degli Hokage scolpiti sulla roccia.
Furtivamente entriamo al villaggio e mi dirigo verso la casa di Sakura:
apro la finestra e la adagio sul letto. Le do un dolce bacio e mi
dirigo verso la finestra da dove sono entrato. Mi volto a guardarla:
per l'ultima volta i miei occhi si tuffarono nei suoi, per l'ultima
volta le dissi grazie e per l'ultima volta la vidi.
- Addio Sakura.-
- Addio Sasuke. -
Eccomi
qui con questa fiction che tenevo da un po' nel cassetto in
attesa di pubblicarla! Che ne pensate?
Alla prossima
Nicoletta1993
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