Io ti vedo

di pureessence
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È cominciato tutto quando avevo quattro anni. Si pensa che a quell'età sia normale per un bambino avere un amico immaginario perchè si sà, la fantasia dei bambini non ha limite, e io non facevo eccezione. La cosa che però mi differenziava dagli altri è che io lo avevo veramente un amico immaginario. Sapevo che non era frutto della mia immaginazione, era dannatamente reale, ma lo potevo vedere solo io. Adesso ho 17 anni e sono al 3° anno di liceo. Questa storia dell'amico immaginario è finita quando sono entrata alle elementari. È passato così tanto tempo che ormai mi sono convinta che 'lui' fosse stato veramente solo frutto della mia immaginazione, ma mi sbagliavo. Da piccola i bambini a cui raccontavo la mia storia mi prendevano in giro chiamandomi 'strana'. Anche se è passato molto tempo non ho dimenticato la sensazione di essere rifiutati, diversi. Da allora non ho più raccontato questo fatto a nessuno. La mia vita poi, è cambiata improvvisamente. Una settimana fa' mentre facevo jogging, una strana presenza richiamò la mia attenzione. C'era una ragazza in piedi in mezzo alla strada che mi stava fissando. Un brivido mi percorse tutta la schiena e mi sentì quasi mancare quando una macchina, che sembrava non averla notata, la prese in pieno. Ma la cosa che mi fece accapponare la pelle fù che la ragazza non subì alcun danno, anzi. Lei era sempre lì che mi osservava, incurante del fatto che fosse appena stata attraversata da una macchina. Seguii per un attimo, con lo sguardo incredulo, la macchina che le era passata attraverso ma quando mi rigirai a cercare quella ragazza, lei non c'era più. Scossi la testa e tornai a casa cercando di convincermi che quello che avevo visto doveva per forza avere una spiegazione. I giorni seguenti proseguirono come se nulla fosse successo, e io non potei che convincermi che quello che avevo visto fosse stato tutto frutto della mia immaginazione ma dovetti ricredermi anche questa volta. Circa una settimana dopo la rividi di nuovo, e dopo quella volta, molte altre ancora fino ad adesso. La vedo anche adesso. Io sono in classe e lei è fuori dalla finestra che mi guarda. La situazione mi sta sfuggendo di mano ma non posso raccontarlo a nessuno. Non mi crederebbero, anzi, avrebbero cominciato a darmi della pazza come quando era piccola. E no, non sarei riuscita a sopportarlo, ma dovevo fare assolutamente qualcosa. La situazione mi stava sfuggendo di mano.




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