Andrà tutto bene, Harry. di FrozenShiver (/viewuser.php?uid=133827)
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ATTENZIONE: Questa Storia è scritta dal punto di vista di due personaggi.
-POV SIRIUS-
Anche quell’estate stava finalmente per terminare.
Sirius ascoltava distrattamente ciò che i membri dell’Ordine riferivano in una di quelle infinite riunioni che, da qualche mese, si facevano sempre più lunghe e stancanti.
Ma quel giorno era diverso, perché di lì a pochi minuti avrebbe rivisto finalmente il suo adorato figlioccio Harry!
Mentre Snape straparlava di qualcosa riguardo Lord Voldemort, la porta dell’appartamento si aprì e la voce di Molly fece fermare il cuore di Sirius per lunghi istanti.
-POV HARRY-
La casa in cui Harry era stato praticamente costretto ad entrare, era buia e terribilmente sporca.
-POV SIRIUS-
Non appena la riunione terminò, Sirius si precipitò fuori dalla stanza, per svelare l’identità dell’ospite sconosciuto, sperando con il cuore in gola, che fosse il tanto atteso Harry.
Si fece largo tra le smancerie di Molly e tra i suoi compagni, fino a trovarsi di fronte ad un giovane confuso ma sorridente.
.Harry Potter!- esclamò, radioso, allargando le braccia in segno di invito.
Aveva aspettato quel momento per tanto tempo e ,finalmente, poteva goderselo a pieno: nessuno li avrebbe separati fino alla fine dell’estate.
-POV HARRY-
Quando la voce del Black arrivò alle orecchie di Harry, il ragazzo non poté fare a meno di aprirsi in un sorriso di pura gioia.
-mi sei mancato- disse , sorridendo timidamente, quando fu seduto di fronte al vecchio uomo.
Il ragazzo era così eccitato e contento che non poté fare a meno di sparare domande a raffica, senza quasi prendere fiato:
-cosa hai fatto tutto questo tempo? Sei stato qui? Chi sono tutte quelle persone? Perché sono qui? Perché non mi hanno espulso?-
aveva il fiatone, la testa gli stava scoppiando e lo sguardo penetrava negli occhi dell’altro con la decisione di chi voleva delle risposte serie.
-POV SIRIUS-
-Hey! Hey! Hey! -Disse alzando le mani per calmare il ragazzo, prese fiato e poi scoppiò in una risata simile ad un latrato.
-Dammi almeno il tempo di rispondere!- Si sedette e il sorriso gli si cancellò dal volto pensando alle risposte che avrebbe dovuto dare…
- Harry, questo è il numero 12 di Grimmauld Place: la vecchia casa dei miei genitori, quest'estate non ho potuto fare molto se non stare chiuso qui dentro e prendermi cura di Fiero... Alisecco. Quelle persone, Harrry, sono membri dell'Ordine della Fenice, come me e come lo erano tuo padre e tua madre. Questo posto è il quartier generale dell'Ordine. Ancora non sappiamo perchè Silente non ti abbia espulso … -sospirò tristemente - per ora aspettiamo.- Finì la frase in tono grave, carico d’ansia.
-POV HARRY-
il ragazzo sospirò,spostando lo sguardo dal volto del padrino alle sue mani.
Si sentì infinitamente piccolo, colpevole, infantile, stanco.
Sospirò nuovamente, appiattendosi leggermente verso il tavolo – Sirius … - sussurrò a bassa voce, quasi temendo che qualcuno potesse strapparli da quel momento così speciale – tu.. tu mi credi? – chiese, senza staccare lo sguardo dalle sue mani .
-POV SIRIUS-
Sirius rimase sconcertato e leggermente irritato dalla domanda del ragazzo: come poteva avere dubbi su di lui?
- Harry … - disse, cercando di restare calmo – ti rendi conto di quel che mi hai chiesto? Come fai ad avere dei dubbi? -
l’uomo si rabbuiò – e comunque si, ti credo- aggiunse, sospirando e squotendo la testa lievemente.
-POV HARRY-
Harry si irrigidì, abbassando nuovamente lo sguardo.
si accorse solo in quel momento di quanto profondamente lo stesse devastando quella guerra: in circostanze diverse, non avrebbe mai dubitato di Sirius.
Sospirò, poggiando la tesa contro il vetro coperto da polvere e ricordi abbandonati negli anni.
La sua mente si allontanò, non sapeva dove fosse andata a finire, forse era al processo che avrebbe dovuto affrontare di li a poco, o forse era ad Hogwarts.
- non possono espellermi Sirius!- sussurrò – quella è la mia casa …. - continuò, terrorizzato all’idea di non poter più tornare.
-POV SIRIUS-
vide il figlioccio così rattristato che si risentì subito di quel che aveva detto e gli si avvicinò piano, posandogli una mano sulla spalla.
Sospirò.
- Harry … - disse, con voce dolce e ferma – vedi di far entrare in quella tua testa dura che io sarà sempre dalla tua parte, anche se dovessi avere torto.-
sorrise lievemente, come per incoraggiarlo, poi continuò - inoltre, hai usato la magia solo per autodifesa, non possono espellerti per questo, il Ministero fa sempre delle eccezioni in questi casi, Harry, non preoccuparti- continuò, costringendo il ragazzo a voltarsi.
- Hey! – esclamò sorridendo dolcemente – vieni qui – disse, stringendo nuovamente a se il figlioccio –vedrai che Silente sistemerà tutto-
-POV HARRY-
sospirò affranto, trovandosi tra le braccia del padrino, incapace di trattenere tutta la rabbia che aveva in corpo.
Rabbia che, non appena il nome di Silente arrivò alle orecchie del giovane, esplose con forza, facendolo staccare da quell’abbraccio così consolante.
-Silente?! – sbottò, rompendo il silenzio irreale che aleggiava nella stanza fino a pochi istanti prima – Silente è sparito! – urlò, furioso.
-E’ sparito! – ripeté, scandendo bene l’ultima parola – come tutti all’inizio dell’estate!-
Harry era fuori di se.
come avevano potuto lasciarlo da solo dai suoi zii infernali?!
come avevano potuto che i dissennatori lo inseguissero fin nel mondo babbano?
come avevano potuto non curarsi di lui con Voldemort a piede libero?!?!
-
Sentiva un peso enorme sul cuore, sentiva l’aria che diventava pesante, sentiva gli occhi inumidirsi, mentre Harry si voltava per rispondergli.
Sirius non voleva litigare, era così stanco di lottare con tutto e tutti, che avrebbe voluto dormire per anni.
Ma aveva dei doveri.
- Harry, ti prego … - provò a dire, ma il ragazzo lo interruppe.
-POV HARRY-
-non dire... - iniziò in ragazzo immobile, fissando il vuoto -che.. ti.. dispiace - disse, sibilando.
Colpito nel profondo ridusse gli occhi a due fessure -E tu sai quante notti ho cercato di svignarmela sotto gli occhi di Kingsley, di Remus e di Silente soprattutto? – Sentiva la rabbia salire di pari passo ai “toni soavi” del figlioccio.
-Ti sembra che abbia sofferto solo tu? Beh allora ti sbagli, Harry!- Marcò il nome con profondo disprezzo e sarcasmo. Non avrebbe mai pensato di doversi rivolgere in quel modo al figlioccio, ma era pur sempre il suo tutore ed Harry doveva imparare a stare al suo posto qualche volta.
-POV HARRY-
Harry rimase leggermente stranito dalla risposta di Sirius: non gli aveva mai urlato contro.
\\\\\Spazio Autrice//////////////
Ok, non è una meraviglia.
E’ nata da una Role con una delle migliori Roler che io conosca che, tra l’altro, colgo l’occasione per salutare e ringraziare.
E’ la prima volta che scrivo in POV, siate clementi ç-ç
Grazie a tutti per aver letto c: |
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