Benvenuti all’ultimo capitolo di “Full Immersion”! Sono
molto molto molto felice che questa ff vi sia piaciuta, e che vi siate
divertiti a leggerla anche solo la metà di quanto mi sono divertita io a
scriverla. Mi spiace che questa storia non sia molto lunga o che non soddisfi
le vostre aspettative, ma era un racconto nato di getto, ha avuto un suo
percorso naturale. Ringrazio tutti coloro che l’hanno letta, in special modo
quelli che hanno lasciato un commento, grazie, grazie a tutti. Spero che
leggere con piacere anche le mie storie precedenti (per chi non le ha già
lette) e le prossime che pubblicherò. Grazie ancora e un bacione a tutti!
Sara
6. Molti addii
Quando Sandy e Luke irruppero in salotto, incitando poco
delicatamente lo stregone ad accelerare i tempi, furono rimproverati
nell'ordine da: Fandarmar, che urlò come l'ultimo avvoltoio prima
dell'estinzione, Aragorn, Boromir, Gimli, Frodo e Sam, ricevendo anche
un'occhiata retorica da Legolas. Tutto ciò li fece ritornare a più miti
consigli.
I due ragazzi, a quel punto, decisero di trovare vie
alternative per sfangare l'attesa, che tra parentesi gli metteva addosso
un'ansia mostruosa; Luke si piazzò in camera del fratellino di Sandy,
trucidando nazisti in un qualche gioco per pc, mentre lei si diresse nelle
altre stanze, con l'intenzione di sistemare quello che era fuori posto.
Ora stava rassettando il letto dei suoi genitori; alla
radio stava passando una delle sue canzoni preferite, "Because the
night" di Patty Smith, e questo la rendeva stranamente allegra.
"Che cosa fai?" Quella voce, vellutata come una
carezza, l'avrebbe riconosciuta tra un milione; si voltò e vide Legolas che le
sorrideva, bello come non immagineresti mai qualcuno possa essere.
"Rifacevo il letto dei miei, non vorrei pensassero
che ci ho fatto qualcosa di sconveniente, tipo... pomiciare con un elfo."
Rispose ironica la ragazza.
"Pomiciare... non voglio sapere che
significa..." Ribatté l'elfo sorridendo.
"Peccato, io te lo spiegherei volentieri..."
Affermò lei, guardandolo dritto negl'occhi; lui la fissò un attimo, poi fece un
sorriso malizioso. "No, me lo hai letto nella mente! Non è giusto!"
Protestò la ragazza, quando capì.
"Tu non dovresti fare di certi pensieri..."
Rispose Legolas. "O, almeno, non guardando negl'occhi un elfo..."
Sandy sorrise, poi si abbassò per finire di fare il letto.
"Come va, sotto?" Domandò la ragazza poco dopo.
"Ci siamo..." Lei si rialzò, tornando a
guardarlo, sorpresa. "...il passaggio sta per aprirsi."
"Capisco..." Era felice che avessero trovato il
modo per tornare, ma non poteva fare a meno di essere dispiaciuta di perderli;
chinò lo sguardo.
"Fandarmar ci ha detto di salutare, io sono già
passato da Luke, e ora voglio salutare te." Sandy alzò di scatto la testa;
cos'era, questo tono che stava usando?
"E... deve essere un saluto particolare?" Gli
domandò incuriosita.
"Certo." Rispose Legolas annuendo.
"Siediti." Le disse, indicandole il letto; la ragazza ubbidì.
"Ora, perché mi hai letto nella testa questa cosa,
non pensare che..." L'elfo rise dolcemente, accomodandosi accanto a lei.
"Non temere, non ho cattive intenzioni." Affermò
poi divertito, prendendole le mani e guardandola in viso; i suoi occhi erano
così blu da sembrare due zaffiri trasparenti, Sandy si sentiva quasi
ipnotizzata. "Prima di tutto ti voglio ringraziare, per averci aiutati,
per averci insegnato tante cose di questo tuo strano mondo, e per esserci stata
amica, senza chiedere nulla..." La ragazza fece un sorriso lusingato, lui
le carezzo il viso. "E poi voglio dirti che non ti dimenticherò mai."
Aggiunse, piegando il capo di lato e sorridendole.
"Oh, Legolas, ma come fai a sapere che non
dimenticherai tutto di questi giorni, quando tornerai nella Terra di
Mezzo?" Chiese lei, cercando d’essere realista.
"Io so che, nel profondo del mio cuore, qualcosa
resterà, anche se non ricorderò a cosa è dovuta quella dolce malinconia."
Rispose lui, osservandola con dolcezza.
"Quanto sei elfo!" Esclamò Sandy, levando gli
occhi al cielo e ridendo; Legolas le teneva ancora le mani.
"Tu ti ricorderai di me?" Le domandò poi; la
ragazza tornò subito a guardarlo negl'occhi.
"Che domande! Io ti adoravo già prima di
conoscerti!" Affermò sicura. "Certo... sempre che anch'io non perda
la memoria di questi giorni..." Aggiunse più titubante.
"Questo te lo ricorderai..." Mormorò lui,
alzando un braccio e sfilandole gli occhiali; poi le prese il viso tra le mani,
avvicinandolo al suo.
Quando le sue labbra sfiorarono quelle della ragazza,
Sandy perse ogni contatto con la realtà; il cuore pompava talmente forte che le
sembrava di avere un enorme tamburo nel petto. Le labbra di Legolas erano così
fresche e morbide, e dolcissime... e la sua lingua era così... Oddio, come era
diverso dal baciare un semplice umano!
Gli passò le braccia intorno al collo, tra quei suoi
meravigliosi capelli biondi; era decisa a godersi il momento fino in fondo,
perché quello era il più bel ricordo che lui le poteva lasciare... solo qualche
altro attimo...
Luke sentì qualcosa piombargli al fianco; gli urtò il
braccio, impedendogli di aprire una presa d'aria nella testa di un nazista. Il
ragazzo imprecò violentemente, mentre il suo avversario reagiva, facendo fuori
il suo omino.
"Cazzo!" Esclamò con rabbia, girandosi verso
l'oggetto non identificato; si trovò di fronte l'espressione ebete di Sandy,
che sorrideva sbatacchiando le ciglia, sembrava circondata da fiorellini gialli
e cuoricini rosa, come in un manga.
"Hai una faccia assurda." Le disse, guardandola
tra il preoccupato ed il sospettoso; lei fece un sorriso più grosso.
"Legolas mi ha baciata..." Mormorò giungendo le
mani e levando gli occhi al soffitto con aria sognante.
"Errrr..." Luke rispose solo con un suono
gutturale ed un'espressione schifata.
"Con la lingua..." Continuò estasiata Sandy.
"Ma fai veramente schifo!" Sbottò allora il
ragazzo, scostandosi.
"Eddai, quanto sei palloso, avrei voluto vedere te al
mio posto..."
"Bleargh..." L’interrupe con un verso; la
ragazza incrociò le braccia, con aria scocciata.
"Non al mio posto a baciare lui..." Luke fece
una smorfia. "...ma se ci fosse stata Arwen, o Galadriel, oppure... la tua
preferita... Eowyn..." Sandy usava un tono allusivo.
"Beh, in quel caso..." Ora il ragazzo guardava
da un'altra parte. "...bisogna sempre vedere la situazione..."
"Eheheh! Lo sapevo!" Rise lei, stendendosi sul
tappeto; poi si fermò e riassunse la sua espressione sognante. "Comunque,
la situazione era perfetta... Lui mi teneva le mani..." Cominciò a
raccontare. "...e mi guardava con quegl'occhi così blu, grandi, dolci,
luminosi..."
"Ma si può sapere cosa cerchi, in un ragazzo? Un
surrogato di Bambi, meno peloso e più arrapante?" Lo sguardo che gli
lanciò Sandy fu veramente poco divertito.
"Sei davvero bastardo, ma proprio nel profondo."
Affermò poi.
"Non si può nemmeno più scherzare!" Sbottò Luke,
cadendo anche lui disteso sul tappeto; la ragazza gli diede una spinta.
"Ad ogni modo, è stato bello." Dichiarò
dolcemente Sandy, qualche attimo dopo.
"Non ti sei mica innamorata di lui?" Domandò
lui, con un tono leggermente preoccupato; girarono entrambi la testa e si
guardarono negl'occhi.
"Innamorata è una parola grossa, anche se lui è...
notevole, e non parlo solo di bellezza." Continuarono a fissarsi per
qualche minuto, finché lui non le prese la mano.
"Ragazzi..." Una timida vocina li fece voltare
verso la porta; era Frodo. "Pare che ci siamo, se volete scendere..."
"Grazie Frodo." Gli disse Sandy; lo hobbit
annuì.
"Arriviamo subito." Aggiunse Luke; Frodo annuì
di nuovo, poi sparì oltre la porta socchiusa. "E' il momento." Disse
poi alla ragazza, mentre la aiutava ad alzarsi.
"Eh, sì..." Rispose tristemente lei, chinando il
capo.
Scesero; tutta la Compagnia era radunata in salotto,
insieme a Fandarmar. Su un lato della stanza, proprio in corrispondenza del
prezioso preghiera Pakistano della povera nonna, c'era una specie di mezzaluna
di luce.
"Wow, un'apertura spazio-temporale!" Commentò
Luke, appena entrato, spalancando gli occhi.
"Cavolo, sembra un episodio di Star Trek!"
Rincarò Sandy, fermandosi al suo fianco.
"Questa è la magia degli Istari." Proclamò lo
stregone. "Donata loro direttamente dai Valar, inchinatevi al suo potere,
impuri." Luke roteò gli occhi.
"Vabbene, vabbene, lasciamo stare la nostra
impurità..." Intervenne Sandy, attirando l'attenzione dello scocciato
amico. "...e salutiamo i ragazzi." La ragazza raggiunse i membri
della Compagnia.
"Ciao Sandy, grazie di tutto." Le disse Frodo,
con un piccolo inchino. "Ciao Luke." Aggiunse rivolto al ragazzo.
"Sì, siete stati molto gentili." Intervenne Sam.
"Grazie."
"E' stato fantastico stare qui!" Esclamò Pipino.
"Non dimenticherò mai Mtv!"
"E io non dimenticherò la pizza, ed il
telefono!" Sandy fece un'espressione rassegnata, alle parole di Merry.
"Grazie Sandy, grazie Luke." Strinse le mani ad entrambi; Sandy diede
un bacio sulla fronte di ognuno di loro.
"Addio, madamigella." La salutò Gimli,
togliendosi l'elmo.
"Addio, prode Gimli, è stato un onore
conoscerti." Gli porse la mano e lui la baciò ruvidamente; la ragazza
sorrise.
Mentre Luke salutava Gimli e gli altri, Sandy si avvicinò
a Boromir; il guerriero sembrava aver riacquistato la sua calma, ora il suo
viso era rilassato. Si guardarono negl'occhi per un lungo momento.
"So che non puoi dirmi nulla, anche se la tua memoria
è tornata." Le disse l'uomo. "E ti capisco... Ad ogni modo, sono
deciso ad affrontare il mio destino, ed a combattere per il mio futuro e quello
di Gondor." Aggiunse con sicurezza.
"Oh, Boromir..." Mormorò lei, trattenendo le
lacrime. "E' stato bello conoscerti."
"Anche per me, nonostante la mazza." Rispose
l'uomo, con un breve sorriso.
"Scusa ancora..." Biascicò imbarazzata Sandy.
"No, non ti preoccupare, ora sto bene." Affermò
sorridendo; poi le posò le mani sulle spalle. "Addio Sandy." Le
disse.
"Addio Boromir." Ribatté tristemente lei; il
guerriero la abbracciò, dopodiché si allontanò verso l'apertura. "Ah,
Boromir..." Lo richiamò; lui si voltò. "Stai attento agli
Uruk-hai..."
"Lo farò." Rispose l'uomo, annuendo, poi
raggiunse Fandarmar.
Sandy fece un lungo sospiro e, infine, si voltò
socchiudendo gli occhi; quando li riaprì si trovò davanti il bel viso di
Aragorn, che le sorrideva.
"Permetti anche a me, di dirti addio?" Le
chiese.
"Non vorrei mai che lo facessi." Rispose lei,
cercando di non piangere.
"Purtroppo devo."
"Allora fallo, ma sbrigati, prima che mi metta a
piangere." Lui la osservò, con espressione comprensiva.
"Ringraziandoti mi ripeterò, ma devo farlo, perché
non so cosa avremmo fatto senza di te." Le disse, carezzandole la guancia.
"Ma no, ve la sareste cavata benissimo..."
Biascicò umilmente la ragazza, sperando di non essere arrossita troppo.
"Allora lo farò anche solo per la tua amicizia, e per
l'amore che hai per la nostra storia, e per la fiducia che riponi in noi."
Il ramingo sarebbe stato davvero un grande re, ne era sicura.
"Grazie a te, per queste parole." Gli disse lei;
l'uomo sorrise, poi le baciò la fronte. Sandy represse un singhiozzo.
Quando Aragorn la lasciò, per raggiungere gli altri vicino
al passaggio, la ragazza si accorse che Legolas la stava guardando, con
espressione dolce e malinconica.
"Oddio..." Mormorò Sandy, rendendosi conto che
non ce la faceva più a trattenere le lacrime; si stropicciò il naso; lui si
avvicinò di un passo.
"Puoi piangere, se vuoi, non c'è nulla di male."
Le disse dolcemente.
"Mi sento così stupida..."
"Oh, no, non lo sei davvero..." La rassicurò l'elfo,
sorridendole; le prese il viso tra le mani, sorridendo con tenerezza, quando
vide le lacrime scendere dai suoi occhi.
"Noi ci siamo già detti tutto, non è così?" Le
chiese poco dopo; lei annuì.
"Penso di sì..."
"E non c'è, dunque, niente da aggiungere."
Continuò l'elfo, abbracciandola.
"No, no davvero..." Mormorò lei, appoggiando il
capo al suo petto.
"Legolas, dobbiamo andare..." La titubante voce
di Aragorn li interruppe; si scostarono l'uno dall'altra, e l'elfo seguì il
ramingo verso il passaggio.
Sandy raggiunse Luke, che li stava già guardando, mentre,
uno alla volta, entravano nell'apertura; Fandarmar era accanto a loro, immobile
stringeva il libro. Aragorn e Legolas erano rimasti gli ultimi; il ramingo
salutò i due ragazzi e lo stregone con un gesto della mano, lo stesso fece
l'elfo. Ma Legolas fermò gli occhi in quelli di Sandy, e mormorò un'ultima
cosa. "Namàrië."
La ragazza, con espressione commossa, non poté fare a meno
di sussurrare a sua volta l'addio elfico. "Namàrië..." Legolas, con
un ultimo sorriso, seguì Aragorn dentro il passaggio di luce.
"Ah, ragazzi!" Li richiamò Luke, i due si
voltarono, mentre già stavano sparendo. "Salutateci Gandalf." Gli
disse, con un sorriso divertito; i due spalancarono gli occhi.
"GANDALF!?!?!?" Il coro delle loro voci
allibite, fu l'ultima cosa che uscì dall'apertura, prima che collassasse su se
stessa.
Sandy e Luke si scambiarono un'occhiata molto divertita,
poi scoppiarono a ridere, sotto lo sguardo pieno di disapprovazione dello
stregone.
"Bene, io vado." Dichiarò infine Fandarmar,
riappropriandosi del suo bastone e dirigendosi alla porta con il libro
sottobraccio.
"Hey, aspetta un attimo!" Esclamò Luke,
smettendo di ridere e assumendo un'espressione seria, mentre lo seguiva nel
corridoio; Sandy gli era dietro.
"Che c'è?" Domandò lo stregone, con la faccia
più ingenua di questo mondo.
"Il libro!" Rispose il ragazzo indicando il
volume.
"Sì! Ci è costato un capitale!" Rincarò Sandy,
con le mani posate sui fianchi.
"Ah, ma io non posso permettere che questo
preziosissimo volume rimanga nelle mani di impuri come voi." Spiegò
tranquillamente Fandarmar. "Esso è l'unica copia rimasta dall'originale
Libro Rosso di Bilbo Baggins, perciò lo tratterrò presso di me, fino al giorno
in cui partirò per Valinor." Aggiunse con orgoglio; i due ragazzi si
scambiarono un'occhiata allibita.
"Ma, senti un po'..." Intervenne Sandy,
aggrottando le sopracciglia. "...perché non ci vai subito, a..."
"Oh, non posso!" La interruppe lui; lo
guardarono stupiti. "Ad Aman non ci sono i dischi dei Led Zeppelin!"
Dichiarò poi, mentre, tutto contento, usciva dalla casa fischiettando.
"E questa mi pare una ragione pienamente
condivisibile." Affermò Luke annuendo con le braccia conserte.
"Beh, sì." Confermò Sandy, seria. "Non ce
li vedo proprio gli elfi a suonare quel tipo di sound..." Si interruppe e
guardò il ragazzo, quando si accorse che aveva cominciato a mormorare un motivo
ben conosciuto.
Si guardarono negl'occhi, e poi... "...stairway to heaven..." Cantarono
in coro.
"Evvai!" Esclamò poco dopo un Luke entusiasta;
suonò il telefono.
"Vado a rispondere." Disse Sandy. "Per
favore, metteresti a posto il tavolo del salotto?" Lui annuì, mentre
l'amica rispondeva.
Qualche minuto dopo, Sandy raggiunse Luke in giardino,
sedendosi accanto a lui sull'erba; il sole stava tramontando.
"Chi era?" Domandò il ragazzo.
"Mia madre, saranno qui tra poco, si sono fermati a
prendere la pizza." Rispose lei.
"Uff, che storia..." Sbuffò poi Luke.
"A chi lo dici..." Ribatté la ragazza.
"E pensare che non lo potremo mai raccontare a
nessuno, senza essere presi per pazzi." Affermò lui, continuando a
guardare l'orizzonte.
"Davvero... Ho baciato un elfo e non lo potrò dire a
nessuno!" Si lamentò Sandy.
"Ah, che palle! Me la menerai per il resto della
vita, con questa storia!" Sbottò lui, con il suo solito tono acido.
"Beh, almeno lui non ha l'alito fetente come i
ragazzi normali..."
"Io non ho l'alito fetente!" Replicò Luke,
girandosi verso di lei, con espressione offesa; la ragazza ridacchiò. "Io
mi lavo i denti, uso il filo interdentale..."
"Non dicevo di te." Lo interruppe lei,
divertita. "Come farei a saperlo, se non ti ho mai baciato?" Aggiunse
ironica.
"E preferisco così, credimi." Affermò lui.
"Sono d'accordo, è il bello della nostra amicizia, il
non voler andare oltre." Rispose Sandy annuendo.
"Piuttosto, hai guardato se il libro è tornato a
posto?" Le domandò poi; la ragazza tirò fuori una copia del romanzo.
"No, volevo farlo insieme a te." Dichiarò
posandosela sulle ginocchia.
"Vai, sono pronto." Le ordinò, ma c'era una
certa titubanza nella sua voce; la ragazza aprì lentamente il volume,
esplorandone le pagine.
Entrambi sollevarono gli occhi dal libro e si guardarono
in faccia; tutti e due avevano dipinto sul viso un sorriso enorme: il testo era
tornato al suo posto, dal primo all'ultimo capitolo! Gettarono il libro in aria
e si abbracciarono gioiosamente.
Quando il pesante volume gli ricadde addosso, si stesero
sull'erba ridendo, e continuando a tenersi per mano; smisero solo quando
qualcuno aprì la portafinestra. Girarono il capo in modo innaturale per vedere
chi era.
"Sandy..." Era la madre della ragazza, che,
accorgendosi di Luke, si girò con un sorriso mieloso verso il ragazzo. "Oh, ciao Luke." Disse.
"Buonasera..." Salutò lui.
"Che state facendo?" Domandò gentilmente,
osservando le loro mani unite; i ragazzi si scambiarono un'occhiata.
"Parliamo, ridiamo, sai quello che fanno i
ragazzi..." Rispose la figlia distrattamente.
"Resti a cena, Luke?" Chiese la donna, ignorando
la risposta precedente; lui guardò l'amica, che annuì, spronandolo ad
accettare.
"Mh, sì, perché no..." Rispose allora alla
padrona di casa.
"Bene..." Annuì soddisfatta la donna, rientrando
in casa.
I due ragazzi si guardarono di nuovo, con espressione poco
convinta; sapevano perfettamente quello che pensava la madre di Sandy, e anche
che è difficile far cambiare parere ad una mamma.
"Quando lo capirà che non stiamo insieme?"
Domandò retoricamente Luke.
"Mai." Rispose rassegnata Sandy, mentre
afferrava il libro e lo apriva.
"Mi leggi le ultime righe?" Le chiese il
ragazzo. "Quelle dell'ultimo capitolo..." La ragazza annuì, poi cercò
il punto e iniziò a leggere.
"Egli vide una luce
gialla e del fuoco acceso: il pasto serale era pronto, e lo stavano aspettando.
Rosie lo accolse e lo fece accomodare, e gli mise la piccola Elanor sulle
ginocchia.
Egli trasse un profondo
respiro. “Sono tornato”, disse."
(J.R.R. Tolkien - Il ritorno
del re)
FINE ?
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"Sandy!
Sandy!" La voce concitata di Luke la fece voltare; era davanti a
casa, di ritorno dalla facoltà. Aggrottò le sopracciglia vedendolo arrivare di
corsa.
"Cosa c'è?" Gli domandò quando si fu fermato;
lui non rispose subito, riprendendo fiato.
"Di recente, hai riletto Il Signore degli
Anelli?" Le domandò poi, quando si fu ripreso un po'.
"No, sai, dopo l'ultima esperienza..." Rispose
titubante la ragazza. "Perché, che mi sono persa?" Domandò poi,
sarcastica.
"Boromir che combatte al Fosso di Helm, per esempio..."
Ribatté, con altrettanto sarcasmo, lui; gli occhi di Sandy per poco non le
schizzarono fuori dalle orbite.
"E'... è vivo?!" Esclamò la ragazza; Luke annuì.
"Ho cambiato la trama, cazzo!" Sbottò poi; ma quanto ne era
contenta...
FINE DAVVERO