La ragazza dagli occhi viola

di Silhouette
(/viewuser.php?uid=240278)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Era una giornata che passava tranquilla come qualsiasi altra ma c’era qualcosa in lei che era cambiata, qualcosa che in quei giorni le aveva fatto cambiare modo di vedere il mondo. Ormai era grande abbastanza da prendere le sue decisioni e aveva deciso che avrebbe lasciato la sua casa, avrebbe lasciato il regno dove era cresciuta per andare dove avrebbe potuto imparare come controllare la magia che aveva scoperto dentro di sé, sarebbe andata a Camelot.
La giovane Violet era seconda in linea di successione per il trono del suo regno, dietro al fratello Rowan, quindi non avrebbe creato troppi problemi se avesse deciso di partire senza preavviso, era quasi una fuga per trovare quella libertà che le rigide regole di corte non le avevano mai concesso.
Ormai era decisa a partire e si preparò come meglio poteva per quella sua fuga nella notte.
Sperava di riuscire a trovare rifugio presso Gaius, il medico di re Uther, che era giunto poco tempo prima per un consulto medico sullo stato di salute di suo padre; non era bene riuscita a capire come ma Gaius si era accordo che c’era qualcosa di diverso in lei, qualcosa di magico e l’aveva rassicurata sui suoi poteri. L’unico ostacolo alla sua fuga era quel particolare che l’aveva distinta fin dalla sua nascita, quella particolare sfumatura di colore nei suoi occhi che li rendeva viola, era un piccolo particolare ma che si era sparso in tutto il regno e oltre come il segno distintivo che identificava la principessa del regno di Edoras.
Chiunque l’avesse vista in volto avrebbe riconosciuto in lei la principessa e il luogo dove si trovava sarebbe giunto a conoscenza dei suoi genitori che l’avrebbero fatta tornare immediatamente a casa, doveva trovare una soluzione per nascondere questo particolare e fuori dal suo regno nessuno l’avrebbe mai riconosciuta. Decise di provare un piccolo incantesimo per il cambio dei colori che gli aveva detto Gaius per farla esercitare con i suoi poteri, si diresse allo specchio, s’immaginò i suoi occhi di un diverso colore, recitò l’incantesimo e appena riaprì gli occhi li vide di uno splendido verde con piccole ramature marrone chiaro.
Era tutto pronto per la sua partenza, non le restava altro che aspettare che tutti si fossero addormentati e sgattaiolare fuori dal castello senza fare rumore e poi sarebbe stata finalmente libera.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1293175