Ciao a
tutti. Questa è una piccola fic su Rodolphus Lestrange, un personaggio che mi
affascina. Ho voluto cercare di rappresentare con
questa fic il suo stato d'animo ad Azkaban, chiuso e isolato in
una cella. E' un flusso di pensieri, sensazioni, emozioni che ripercorrono un pò
la sua vita e le scelte che ha fatto, ma è soprattutto incentrata
sul suo rapporto con Bellatrix e sulla influenza che lei ha avuto su di lui.Per
scrivere questa fic mi sono fatta ispirare da una canzone che adoro "Perfect" degli
Smashing Pumpkins.Spero che vi piaccia. Un bacione Broken Dreams.
Always
by Broken
Dreams
Eravamo perfetti sconosciuti quando ci siamo
incontrati.
Sconosciuti su una strada.
Non conoscenti.
Non amici.
Non amanti.
Ma è proprio quello che siamo diventati.
E le nostre vite sono cambiate per sempre.
Io e te ci dovremmo vedere. Parecchi anni indietro. Seduti
all'ombra di un albero. Una sigaretta tra le labbra e quei discorsi strani che
ti confesso di non aver mai capito.
Le nostre parole che volavano leggere nel vento.Correvano verso luci e città
nascoste. Verso strade sofferenti. Verso tipi strani e crudeli. Pìù veloci del
suono. Più forti di quanto avremmo immaginato.
Sognavamo una vita imperfetta. La perfezione ci ha sempre annoiati. Anzi
ti ha sempre annoiata. Io ci vivevo bene dentro. Ero appagato dalla mia
apatia. Almeno fino a quando sei arrivata tu.
Hai fatto saltare tutto in aria. Senza il minimo rispetto. Hai distrutto i
mei desideri e ne hai costruiti di nuovi. Mi hai plasmato a tuo
piacere così bene da avermi fatto cadere nei tuoi inganni. Sono un topo nella
tua gabbia.
Ma amo la cattività e non ne potrei stare senza. Sei dentro di me e in una
così gran parte di me che non ti posso più estirpare. Nemmeno se lo volessi.
Ricordo quella notte in cui tutto è cambiato. In
cui sono stato l'unico. Almeno per quella notte.
Quella notte così luminosa. Sono morto e risorto.
Soffocato dai tuoi baci.
Pugnalato dalle tue carezze.
Corroso dai tuoi gemiti.
Una, due, tre volte.
Quella notte eravamo diversi. Nudi. Puri. Spogliati dall'amarezza che ora ci
avvolge. Disarmati.
Quella notte ho creduto che le cose si sarebbero messe a posto per noi. Avevo
immaginato tutto nei dettagli.
Tu. Io. Insieme. Magari con due o tre bambini per ricordarci il nostro
"amore". Una bella casa. Un grande giardino. E tutto lo sfarzo che il nostro
cognome ci avrebbe permesso.
Io e te insieme ci siamo stati. Almeno formalmente. Ci siamo sposati. Una
grande cerimonia. Tantissimi invitati di cui la maggior parte nemmeno
conoscevo.
Ho anche messo da parte gli amici per entrare nella tua prospettiva. Sei
sempre stata tu la mia scelta. E le tue scelte erano inesorabilmente le mie. Lo
sono tutt'ora.
Poi è arrivato Lui.
Il mio mondo ha cominciato a sanguinare e Lui come un vampiro affamato
si è cibato del mio dolore.
Qualcosa in te era cambiato. L'ho capito da come lo guardavi. I tuoi occhi
erano come fiammelle ardenti e io inerme che guardavo lo spettacolo da
un oblò.
La freddezza è diventato il tuo mestiere. Ti sei inchinata spontaneamente al
suo volere. Hai indossato la sua maschera. Hai combattuto tra le sue fila. Così
ardentemente. Così vigorosamente da essere diventata in poco tempo la sua
più fedele serva.
E la sua concubina.
Credevi non lo sapessi?
No. Il tuo corpo parla da solo. Per me sei come un libro aperto di
cui ho paura di leggere il finale.
Adesso so bene chi sei ma mi chiedo chi sono io.
Adesso è troppo tardi per tornare indietro.
L'assassino in te è diventato il mio assassino.
Non negherò il dolore. Io voglio cambiare ma cosa hai ottenuto quando ti
senti ancora uguale?
Qualcuno dirà che ciò che è stato perso non potrà mai essere
salvato.
Ma io non ti rinnego.
Incido il tuo cuore sulla mia pelle per portarmi sempre dietro un qualcosa
che ormai è solo un dolore costante.
Vorrei ritornare a quella luminosa notte. Ritornare a sentirmi vivo dentro di
te.
Vorrei dimenticare di essere solo cenere.
Di stare pagando un doloroso prezzo per esserti voluto stare a
fianco.
Guardo il tramanto che svanisce dietro le sbarre che mi separano dalla vita
reale.
Sono qui per te. E tu dove sei?
La piccola parte di me che ancora non hai sottomesso vorrebbe salvarmi.
Portarmi via da qui.
Ma come allora non mi sono opposto al cambiamento. Non lo farò nemmeno ora
che sei un ricordo disperso.
E io non ti deluderò. Ti starò a fianco. Veglierò su di
te.
Questo stupido che in qualche modo ami starà sempre con te.
Amore mio.
Tu mi rendi vero.
Sempre.
Comunque.
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