Rabbrividendo
mi chiusi la mantella sulle spalle, simbolo della mia appartenenza alle
Guardie Reali di Volterra.
Fra poco
avrei scoperto qual' era il mio destino. Avrei affrontato la punizione
a testa alta qualsiasi essa fosse, qualsiasi cosa loro avessero deciso
di farmi.
Avevo
agito sicura dei miei sentimenti ed ero pronta ad affrontare tutto...
anche la morte... ma non quello che il futuro mi stava per
riservare...perché se lo avessi saputo forse avrei agito
diversamente risparmiando tanto dolore ad entrambi...
“Rebecca...
sei pronta?” mi chiese Demetri affacciatosi alla porta della
mia stanza nella quale ero rinchiusa da giorni in attesa del loro
giudizio. Io annui e lo guardai mentre abbassava gli occhi per non
incrociare il mio sguardo.
Lui aveva
già pagato duramente per l'amicizia che aveva dimostrato
verso Edward ed ora toccava a me.
Aro non ci
aveva infatti perdonato la nostra disobbedienza e sapevo che con me non
sarebbe stato altrettanto clemente.
Lo avevo
deluso... si era fidato ed io lo avevo tradito.
Un brivido
di paura mi scese lungo la schiena, e con determinazione ingoiai a
vuoto il veleno che aveva invaso la mia bocca.
Avrei
affrontato la punizione a testa alta come una Guardia mi dissi sperando
di essere abbastanza forte.
Alzando il
mento, per mostrare una sicurezza che non avevo, mi avviai con passo
deciso verso la Sala del Trono, con la consapevolezza di non poter
sfuggire al mio destino.
Quando gli
passai vicino, Demetri, con un gesto repentino, mi strinse per un
braccio costringendomi a fermarmi e a guardarlo negli occhi
“Hai la comprensione e la stima di tutte le
Guardie… oltreché la mia.”
mormorò con un filo di voce scrutandomi con i suoi occhi
rossi... e quello che vi lessi mi spaventò a morte ...
A dopo ...