Sei tornata, alla fine.
Quattro mesi era stata lontana. Tra le lacrime dei primi giorni e l’inattesa felicità di molti dei successivi.
Sei tornata a casa, dicono.
Eppure tu riesci solo a pensare di averla appena persa, casa.
E continui a chiederti cosa sia successo.
Ti continuano a chiedere se ti senti cambiata,quando tu vorresti solo urlargli contro siete voi quelli cambiati, sono la mia migliore amica che non mi considera più, e il mio migliore amico che non mi rivolge la parola da due mesi, ad essere cambiati.
Eppure ti barrichi nel silenzio, e li osservi, li osservi tutti, alla ricerca di uno spiraglio, di un’illuminazione che ti faccia capire quali sono le regole di questo nuovo mondo che non conosci. Di qualcosa che ti dica con precisione qual è il tuo ruolo, adesso.
Ma sei sicura di avere ancora un ruolo?
Ti sei anche imposta di non rifugiarti nei ricordi.
E così, quando qualcuno ti chiede dei ragazzi di laggiù, gli regali un sorriso e non rispondi.
Che immaginino pure che tu sia rimasta da sola per tutto quel tempo, o che tu abbia trovato l’amore della tua vita, a te non importa.
Stringi i denti e permetti a quegli occhi nocciola di entrare nei tuoi sogni, ma non nei tuoi discorsi, mentre tenti disperatamente un modo per andare avanti.
Ma andare avanti dove, in un mondo in cui hai sotterrato il passato e non trovi il modo per vivere il presente?
Quattro mesi di vacanza studio all'estero, e il loro inaspettato risultato, è proprio il caso di dirlo.
Spero solo che la voglia di abbandonare tutto e tornarsene in Australia il più velocemente possibile passi in fretta.
Ogni commento è ovviamente bene accetto :)
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