Bellezza

di Cohava
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Non sazia di bellezza
Riempie il mondo
L’armonia disarmonica di forme e linee
Il troppo scuro, il troppo chiaro
Perché spasimo ancora
Il profilo di falco?
Mi guardo il palmo della mano
Nessuna traccia della pelle che un giorno ho sfiorato
Forte del mio sentimento
Incatenato
E chiudo la mano a pugno
Unghie nel mio palmo
Dove sei?
Passione dell’occhio soltanto
E’ duro ammettere le illusioni
Si formano nella nostra testa
Specchio deformante di una realtà disonesta
Che ci defrauda del sogno
A noi che non siamo forti
Non c’è profumo
Non c’è calore
Non c’è niente
E di niente io mi nutro
Nero inchiostro che scivola su di me
Triste, effimero amante
Che tanto avvolgi ma non lasci niente
Niente
Niente di più
 




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