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A child like the others
Una corda di un
violino che si stacca.
Cosa è successo, mamma?
Passi che si
susseguono tra di loro, uno dopo l’altro.
Dove sei, mamma?
Tonfo di lacrime
infantili. Paura. Terrore.
Poi… silenzio.
[Solo quel
maledetto olezzo di sangue]
Sogni
scomparsi. Vetri infranti.
Anche i bambini, prima o poi, verranno macchiati da quegli
stessi adulti che li hanno cresciuti. Anche loro, prima o poi, conosceranno la
morte, la solitudine, la paura, il terrore.
[Perché la
vita non è una favola e tu non ne sei il protagonista.]
Ansimi veloci,
tremore delle corde vocali.
Mamma, ti prego, non mi lasciare solo.
Rumore di passi
che riprendono il cammino.
Cosa ti hanno fatto, mamma?
Lieve cigolo
delle scale di legno.
Cosa volevano quegli uomini cattivi, mamma? Cosa?
Il rumore di un
porta che con violenza si apre.
Poi… silenzio.
[Ancora quel
maledetto olezzo di sangue]
Immagini
sfocate. Tele sgualcite.
Tutti gli angeli hanno le ali, ma questo non vuol dire che
sappiano volare. Tutti gli uomini hanno un cuore, ma questo non vuol dire che lo
sappiano usare.
[Perché la
vita non è un’utopia e tu non sei un sognatore]
Tutto questo,
oggi, è realtà quotidiana.
…Peccato che solo
in pochi lo ricordano.
C’è sempre in
qualche parte del mondo un bambino che muore per la crudeltà dell’uomo.
Eppure a
nessuno sembra importare.
[E quel
maledetto olezzo di sangue non vuole proprio andarsene]
A/N
Non chiedetemi da dove sia uscita "'sta roba"
perchè non lo so neanche io. Ho provato ad immaginare uno di quei tanti bambini
che conoscono la morte troppo presto. è breve lo so, ma a dirvi la verità non ho
neanche speso molto tempo a scriverla, circa un'oretta e mezza, però sentivo il
bisogno di farlo. Spero sia piaciuta nonostante "l'eccessiva semplicità". ^^
Si ringrazia Rowina per avermi aiutato con il
titolo in inglese. *-*.
E si ringrazia, inoltre, eventuali e vari
lettori che commenteranno o si limiteranno a leggere soltanto la storia.
Grazie dell'attenzione. ^^
Lupus.
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