THE GREEN PLANET
THE GREEN PLANET
*
Prima del crollo
*
Certo che aveva scelto un
pessimo momento per morire!
Quel Parassis non aveva
fatto altro che creare scompiglio, ed ora che doveva aiutarli a fermare tutto
era spirato!
Fantastico…davvero!
E ora?!?
Come accidenti si poteva
fermare quell’enorme tubo che stava sottraendo al pianeta il proprio nucleo?
Bulma sbuffò alzandosi in
piedi ed osservando il loro attuale problema, si appoggiò le mani ai fianchi
“Che facciamo adesso?” chiese al vuoto.
Goku si appoggiò una mano
al mento assumendo un espressione pensierosa chiudendo gli occhi.
Quando li riaprì fece
giusto in tempo a scansare una pietra che stava pericolosamente puntando al suo
piede.
Per sua fortuna fu
abbastanza rapido da ritirarlo prima che il suo amato piede venisse brutalmente
schiacciato “Ahhh!” urlò appoggiando poi la gamba al suolo “Non lo so, ma in
ogni caso ci conviene fare in fretta” alzò la testa “Prima di restare
schiacciati” piagnucolò poi.
“Goku ha ragione, dobbiamo
muoverci” li esortò Piccolo osservando il tubo.
Vegeta ringhiò “Restare qui
non servirà a nulla” brontolò scattando in direzione del loro problema.
Il namecciano non se lo
fece ripetere, pochi secondi dopo lo aveva già raggiunto ai piedi di quello
strano tubo conficcato nel terreno.
Goku fece un passo in
avanti, ma qualcosa afferrò la sua maglietta arancione, si voltò notando l’amica
che lo guardava con un broncio tenendolo saldamente per l’abito.
Bulma si appoggiò una mano
al fianco “Non avrai intenzione di lasciarmi indietro spero” si lamentò stufa di
essere sempre costretta a recuperarli.
Il Saiyan la guardò
ingenuamente, poi alzò gli occhi al soffitto sospirando, chissà perché aveva una
pessima sensazione a riguardo.
Le offrì la schiena
permettendole di aggrapparsi per accompagnarla fino all’estremità della grotta.
Appena raggiunsero gli
altri due capì qual’era la pessima sensazione, l’occhiataccia assassina del
principe dei Saiyan era un chiaro segnale che la cosa non gli era
particolarmente piaciuta.
Bulma si staccò dall’amico
affiancandosi al marito, che tuttavia non disse nulla, alzò il capo verso quell’enorme
tubo “Sembra piuttosto complicato” ipotizzò dopo una prima occhiata.
Piccolo si voltò verso la
terrestre “Saresti in grado di fermarlo?” chiese in pensiero per il pianeta.
La donna si adagiò una mano
al mento “Non saprei, devo dare un occhiata al pannello di comandi prima” spiegò
guardandosi attorno in cerca di qualcosa che potesse anche solo vagamente
assomigliargli.
“Ehi! Dov’è il pannello?!”
disse poi constatando che l’enorme struttura ne sembrava sprovvista, eppure
erano presenti delle spie luminose.
“Forse è all’interno”
ipotizzò Vegeta incrociando le braccia, Piccolo scosse lievemente la testa
“Dall’interno proviene la strana aura della barriera” fece notare senza
distogliere lo sguardo.
Le rocce che erano poste a
protezione del tubo non permettevano, all’interno della grotta, di percepire
l’aura, che evidentemente veniva liberata verso l’alto quindi all’esterno,
proprio dal tubo stesso.
“E se provassimo a
romperlo?” propose Goku storcendo le labbra in una smorfia, il namecciano si
voltò a guardarlo “Non sappiamo cosa può succedere se lo distruggessimo” disse
prudente come suo solito.
Non fece in tempo a
ripeterlo, un rumore alle sue spalle fu il chiaro segnale che il tubo era appena
stato rotto.
Inutile voltarsi per
guardare i danni alla struttura, i suoi occhi si posarono direttamente
sull’artefice.
Vegeta abbassò la mano “Ora
controlla se è all’interno” disse alla donna aspettando che il fumo si
diradasse…nel suo vocabolario le parole prudenza e pazienza non erano
contemplate, aveva deciso che lo avrebbe distrutto e così aveva fatto.
Piccolo lo guardò seccato,
ringhiò leggermente “Vegeta, che ti è saltato in testa!” lo riprese conscio del
rischio che avevano corso, ma che per fortuna si era rivelato vano.
“Mpf…se aspettavamo te la
caverna faceva prima a crollarci addosso” lo prese in giro guardandolo con aria
da superiore.
Il namecciano strinse un
pugno “Cosa?!” disse irritato ringhiando.
Bulma sbuffò, possibile che
quello zuccone doveva sempre fare di testa sua?!
Si voltò verso i due
prossimi litiganti “Smettetela, non mi sembra questo il momento” li riprese
entrambi.
“Taci tu” la zittì il
Saiyan, contribuendo, come al solito, a mandare su tutte le furie la donna “Sei
sempre il solito, possibile che tu non…” “Ragazzi guardate!” li interruppe
improvvisamente Goku indicando all’interno del tubo, dopo che la visibilità era
tornata.
I tre compagni di viaggio
guardarono ciò che l’altro stava indicando “No, non è possibile!” esclamò
sorpreso Piccolo, Bulma dischiuse leggermente la bocca “Quella è…” “La navicella
di Kyui” concluse per lei Vegeta.
Seguì un attimo di
smarrimento generale in cui nessuno sapeva esattamente cosa dire.
“Quello dev’essere il
pannello di controllo” constatò infine Bulma.
Goku si avvicinò di qualche
passo, “Perfetto, allora come si apre?” chiese allungando una mano per toccarne
la superficie.
“No, aspetta Gok…” cercò,
invano, di avvertirlo Piccolo, il Saiyan aveva già adagiato la sua mano sulla
navicella osservando il namecciano “Che c’è?”.
La sua espressione mutò da
semplicemente ingenua a dolorante quando si accorse che attorno alla stessa
navicella era presente una barriera in grado di ustionarli il palmo.
“Ahhh! Brucia!” si lamentò
ritirandola e cominciando a soffiarci sopra.
Saiyan…che razza priva di
autocontrollo!
“Ti avevo detto di
aspettare!” lo riprese Piccolo piuttosto esasperato.
“Se non si può toccare,
come facciamo ad aprirla?!” chiese giustamente Bulma preoccupata del fatto di
non poter fermare la catastrofe imminente.
Già bel problema, se non si
può toccare non si può aprire, e se non si può aprire non si può fermare il
processo!
Accidenti!
“Non possiamo provare a
rompere anche quella?!” mormorò Goku ancora intento a soffiare sulla sua mano
dolorante.
Priva di autocontrollo e di
metodi che non richiedano la forza bruta per risolvere le situazioni!
Piccolo incrociò le braccia
“Mi spieghi come pretendi di fare? C’è una barriera se non sbaglio” gli ricordò
un po’ sarcastico.
Bulma mise le mani nelle
tasche sfiorando un oggetto che vi dimorava al suo interno.
Il Saiyan si grattò la
testa “E allora che facciamo?” domandò raggiungendo il gruppo.
“Con questo!” esclamò la
terrestre tirando fuori dalla tasca quella che sembrava la soluzione.
Tutti si voltarono a
guardare quel piccolo oggetto tra le dita affusolate della donna, sul volto di
Goku si dipinse un sorriso a trentadue denti “Ma certo!” esultò riconoscendo il
telecomando che l’amica aveva già usato con successo per la navicella della
squadra Ginew.
“E quello da dove lo hai
preso?” chiese il principe riconoscendo il telecomando, e sorpreso di vederlo in
mano alla moglie.
Bulma sorrise con furbizia
“Segreto” rispose misteriosa “Bene” disse per farsi coraggio cominciando a
digitare alcuni tasti.
L’oggetto sparì dalle sue
dita improvvisamente, si voltò osservando il Saiyan digitare altri tasti “Se
avevi intenzione di farla esplodere eri sulla strada giusta” disse ironico ed
evidentemente più consapevole del suo utilizzo.
La terrestre s’imbroncio,
ed era già pronta a ribattere, ma la navicella aprì il suo portellone.
*
Cargot scrutò il cielo con
apprensione, le pareti della grotta dalla quale ormai da diverso tempo erano
usciti stavano crollando inesorabilmente.
Tutti i namecciani stavano
facendo altrettanto chiedendosi se e quando i loro salvatori sarebbero usciti da
quel labirinto naturale.
A loro si erano aggiunti
gli Alter, fuggiti dalla schiavitù come pure avevano fatto gli abitanti del
pianeta in precedenza.
Non c’era più tempo, rocce
e detriti stavano ormai cadendo uno sopra l’altro segnando la fine della
caverna.
Improvvisamente, tra le
rocce sfrecciò verso l’alto una scia bianca soffermandosi in alto nel cielo.
Al suo seguito altre due
scie che, come aveva fatto la prima, si fermarono nel cielo verde del pianeta.
“Sono loro!” esclamò il
piccolo namecciano riconoscendo le figure che si erano materializzate “Ehi!!” li
chiamò poi sventolando una mano.
*
“Uff…che fatica” si lamentò
Goku atterrando accanto al gruppo ed appoggiandosi le mani alle ginocchia con
aria evidentemente soddisfatta.
Piccolo incrociò le braccia
“Siamo riusciti a fermare la distruzione del pianeta anziano saggio” informò il
capo della sua razza.
Muri annuì sorridendo.
Bulma si staccò da Vegeta
che l’aveva tratta in salvo e sospirò stanca “Non voglio più saperne di caverne
per un po’” si lamentò.
Un gorgoglio spaventoso
costrinse tutti a voltare lo sguardo verso Goku, che imbarazzato si grattò la
nuca con una mano, mentre l’altra andò ad adagiarsi sul suo stomaco che
reclamava cibo “Eheh…mi è venuta una certa fame” si giustificò guardando poi
l’anziano namecciano “Senta vecchietto non è che avrebbe qualcosa da mangiare?”
chiese speranzoso.
“Bada a come parli Goku!
Non rivolgerti all’anziano in questo modo!” lo sgridò l’amico verde difendendo
Muri.
Il Saiyan lo guardò con un
espressione un po’ stupida in volto “Ah…chiedo scusa” si scusò verso il vecchio
che sorrise “Stai tranquillo ragazzo” lo rassicurò.
Goku si sentì sollevato,
sorrise, poi cadde improvvisamente al suolo “Che fame!” lagnò esausto.
“Temo che non possiamo
aiutarti” gli fece presente Cargot “Noi namecciani beviamo solo acqua” gli
ricordò amaramente.
“Cosaaaa?!? E adesso io che
faccio!!” si lamentò terrorizzato dall’idea di non poter mangiare.
“Tranquillo Goku, sulla
nostra astronave abbiamo abbastanza scorte per andata e ritorno” lo rassicurò
Bulma.
“Mi dispiace dovertelo
dire, ma la nostra astronave non è sopravvissuta all’atterraggio” le fece
presente Piccolo con tutta calma.
“Cosaaaa?!? Come faremo a
tornare a casa adesso!!” si lagnò la donna inginocchiandosi al suolo ed
esibendosi in una inconsapevole imitazione dell’amico.
“Siete ridicoli” li schernì
l’altro Saiyan alle loro spalle.
Silenzio…
Bulma sgranò gli occhi
scattando improvvisamente in piedi “Aspetta un attimo Vegeta! Tu come ci sei
arrivato fino a qui?” chiese additandolo.
Vegeta inarcò un
sopracciglio.
*
CONTINUA…
*
*
emyc: grazie, ecco
l’aggiornamento
*
mery: grazie mille anche a
te
*
sweet memole 87: no, non sbagli, effettivamente questo è il penultimo capitolo,
ma c’è già qualcos’altro che “bolle in pentola”
*
vit: bè, allora…grazie ^^ e
come previsto la storia sta ormai per concludersi
*
lilac: grazie, sono
contenta di esserci riuscita allora, e sono contenta che hai notato la
“somiglianza” voluta con la storia di Vegeta
*
marina_heart: si, sta
proprio finendo, ormai siamo agli sgoccioli
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