And a thousand times since
Sei seduto sul divano di casa tua. Che tecnicamente ora è
casa vostra. Vi siete trasferiti due settimane fa e già ti
sembra di vivere con lei da sempre.
Ti
sembra naturale che il suo delicato profumo di ciliege aleggi per le
stanze e sia impresso nelle lenzuola.
Il
suo apparente ordine perfetto nasconde il disordine naturale delle
cose: non ci sono vestiti sparsi per la camera, ma se apri l'armadio ce
n'è una pila ammucchiata lì alla bella e meglio.
Ah,
Kate. Straordinaria, magnifica, incredibile Kate.
Kate.
Frustrante, incredibile, testarda Kate!
Perchè
cavolo non può mai darti retta una volta!! Si
caccerà nei guai, lo sai. si farà del male. O
peggio.
No,
no! Non vuoi neanche pensare all'eventualità che muoia. Il
solo pensiero del suo corpo, del suo splendido corpo, senza vita ti fa
venire la nausea.
Ti
alzi e resti un attimo immobile davanti al tuo tabellone virtuale. Il
caso di sua madre, i file sul tizio che le ha sparato, è
tutto lì.
Cliccando
sull'icona, elimini quattro anni di inseguimenti e spalle voltate,
di fughe e piccoli gesti, di rabbia e di amore.
Cosa
puoi fare per cena? E' tardi e sicuramente sarà affamata
quando tornerà dal lavoro.
Non
sei andato al distretto perché Alexis è in
città per pochi giorni e volevi stare con lei il
più possibile. Kate non sa che oggi alle sette ha preso il
treno per tornare al college.
Stanotte
vuoi farla sentire speciale; stanotte, vuoi che senta quanto le sei
grato per averti dato uno scopo nella vita, per averti salvato dalla
tua monotona vita da personaggio famoso.
Stanotte
vuoi farla sentire speciale, vuoi farla sentire amata e coccolata e
preziosa.
Accendi
i fornelli mentre fuori cadono i primi fiocchi di neve.
Sta
diluviando da ore ormai e non sei riuscito a fare niente.
Sei
come paralizzato, sospeso in un plasma denso di pensieri che ti rende
difficile, impossibile anche l'azione più semplice.
Non
hai mangiato, non hai bevuto, riesci solo a pensare a cosa sta facendo
lei, a che cosa sta affrontando, là fuori, da sola, sotto la
pioggia violenta.
Accidenti
Richard! Saresti dovuto andare con lei! Ma lei ti ha mentito! E allora?
Anche tu le hai mentito.
Dovresti
essere con lei, a coprirle le spalle e a difenderla da qualsiasi cosa!
Chissà se sta bene...
Chissà
se è ancora...
Fischietti
mentre fai andare il sugo lentamente. E' un po' tardi per metterlo su,
ma andrà bene!
Di
sicuro la tua musa non sarà qui prima delle nove e mezza!
Con grande spirito di iniziativa cerchi di lanciare i cubetti di
zucchina da tagliere direttamente alla pentola.
Ups.
Zucchine ovunque. Sarà meglio pulire: gli ortaggi sul
pavimento sono decisamente poco romantici.
Il
telefono squilla. E' tua figlia che ti avvisa che è arrivata.
Il
telefono squilla. E' lei.
Cosa
devi fare? Sei sollevato perché il fatto che ti stia
chiamando vuol dire che è viva e verosimilmente illesa. E
allora perché rispondere?
Hai
una voglia tremenda di sentire la sua voce, la sua calda voce
familiare, ma non al telefono. La vorresti lì...
Prima
di cadere in tentazione premi il tasto per respingere la chiamata e
poggi il telefono sul tavolino.
Se
solo potessimo tornare indietro, Kate, se solo potessimo rimangiarci
tutto, lo faresti?
Hai
finito di pulire e sono le nove passate.
Hai
apparecchiato la tavola e acceso una candela, ma ora la spegni
perché l'ultima volta che hai usato una candela ci hai
rimesso una tovaglia.
Canticchi
a bassa voce, sei proprio di buonumore, e la pasta è pronta.
Spegni
il fornello e la stai per scolare, quando suona il campanello.
Corri
ad aprire e premi semplicemente il pulsante del portoncino
giù, lasciando aperta la porta di casa.
Suona
il campanello. Chi? Chi osa interrompere il corso dei pensieri di un
uomo triste e arrabbiato?
Apri
la porta e te la trovi davanti, con i capelli bagnati e i vestite
gocciolanti aderenti al corpo, e nonostante la rabbia vorresti solo
abbracciarla, e baciarla, e dirle che la ami, e sei così
sollevato di vederla viva!
Ma
le parole che escono dalle tue labbra sono acide e fredde, come forse
vorresti che fossero. "Beckett, what do you want?"
Ti
guarda con quegli occhi che contengono un mondo intero e con voce
sincera, senza esitare neanche per un secondo dice semplicemente: "You."
E
poi è un attimo, il tempo di arretrare di un passo e le sue
mani circondano il tuo viso, il suo odore così vicino
sconvolge i tuoi sensi, la sua bocca calda premuta sulla tua
è troppo da sopportare.
Entri
in salotto proprio mentre sta entrando anche lei, poggi i piatti e ti
volti a guardarla. Quanto sei bella, Kate.
Si
toglie la sciarpa pesante e il cappotto. Le sue guance diventano
immediatamente rosse per il calore della stanza e i fiocchi di neve che
le erano rimasti tra i capelli si sciolgono.
Ti
viene incontro con un bellissimo sorriso e tu non puoi fare altro che
posarle le mani sulla vita e baciarla dolcemente.
"Ciao"
dice ad un centimetro dalle tue labbra. Le rispondi con un flebile
'ciao' che annega nel secondo bacio della serata.
"Alexis
è partita?" "Sì, stanotte siamo soli..." sposti
lo sguardo dai suoi occhi al suo corpo mozzafiato e non puoi fare a
meno di pensare a...
"Mmmh,
perché le luccicano gli occhi signor Castle?" chiede lei
giocosamente.
"Per
la cena, ovviamente... Ci accomodiamo?"
"Certo!
Ah, e mi dispiace di aver fatto così tardi ma lo sai
com'è Gates durante i casi più delicati..."
Poggia
la sua fronte sulla tua e ti sussurra che le dispiace, le dispiace
tanto. E' sincera. Lo è. Vuoi che lo sia.
Si avvicina per baciarti di nuovo, ma non le dai il tempo di
farlo, la blocchi prima prendendole i polsi.
"What
happened?" ora puoi vedere che una sola lacrima è sfuggita
al suo controllo.
"He
got away and I didn't care. I almost died, and all I could think about
was you." Ti guarda negli occhi e ti senti esposto, come se non avessi
più segreti per lei.
"I
just want you" Aggiunge dopo un attimo. E di nuovo le sue labbra vicino
alle tue, il suo respiro sul viso...
Richard,
non potevi aspettarti di meglio. Lei si scosta, forse ha percepito la
tua indecisione. Posa le dita sulle tue labbra e non riesci
più a resisterle.
Fanculo
la rabbia, fanculo le bugie, hai bisogno di lei, hai bisogno di averla,
di viverla, di essere con lei.
La
spingi contro la porta e vi baciate con passione, con disperazione
quasi, perché dopo quattro anni avete capito che non potete
fare a meno l'una dell'altro.
"Allora,
Rick, prima o poi mi dirai chi ti ha insegnato a cucinare
così?" Si pulisce la bocca con il tovagliolo ed è
talmente adorabile!
"Te
l'ho detto, segreto di famiglia!" Ride. Ti alzi e lei fa lo stesso.
Fai
per prendere i piatti ma lei poggia la mano sulla tua e ti guarda in
quel modo, nel suo modo, con la testa inclinata e lo sguardo di fuoco.
"Stavo
pensando" inizia spostando gli occhi dai tuoi alla tua bocca e
viceversa "che potremmo, come dire, sparecchiare domani mattina..."
Adori
quando fa così: questa non è la detective Beckett
che tutti conoscono, responsabile e determinata, questa è la
tua Kate, maliziosa e maledettamente provocante.
Ti
avvicini alle sue labbra, le sfiori, e vai a baciarle la mandibola, il
collo fin dietro all'orecchio.
"Mi
sembra un'ottima idea, detective..."
Le
slacci la camicetta e baci la sua cicatrice, quella cicatrice che la
rende non una sopravvissuta ma una combattente, che la rende unica.
Poggi
una mano sul suo seno e lei la copre con la sua. Vi baciate
leggermente, ancora una volta, e percepisci le sue emozioni come se
fossero le tue.
Rimorso.
Gratitudine. Felicità. Le senti, e le condividi.
Vi
guardate negli occhi, ancora una volta, ed eccolo, ecco il sorriso dei
tuoi sogni.
Mai
e poi mai avresti pensato di vedere quel sorriso sul suo viso, non
rivolto a te, e invece eccoti qua, imbambolato a guardarla sorridere.
La
sua mano scende e raggiunge la tua, la stringe.
Sei ancora in un magnifico stato
di incredulità e beatitudine. Ti lasci guidare fino alla
camera da letto.
Accarezzi i suoi capelli di seta sparsi sul tuo petto. E'
così che la svegli, è così che vuole
essere svegliata.
Alza il viso poggiando il mento all'altezza del tuo cuore e la tenera
luce del sole nascente illumina il dolce sorriso della tua donna.
Ti perdi ancora una volta il quegli occhi verdi, quei meravigliosi
occhi verdi che ormai non fanno più parte solo dei tuoi
sogni più belli.
Ti guarda negli occhi e
ti chiede se ti è piaciuto. Secondo te Kate? Secondo te mio
bellissimo, incredibile, meraviglioso angelo?
Sì, le
rispondi. "Even that part where..." Ohh, beh, non avevi mai visto
nessuno fare qualcosa di simile, quindi "Especially that part!".
Scherzate ancora, fin
quando non le fai scendere la camicia sulle spalle, e lei sta per
baciarti, e ... "Richaaaaaard?! I'm hoooome!"
"Oh my God!!"
Vi alzate, e puoi condividere con lei la gioia delle cose quotidiane:
una doccia, la colazione, il veloce e straordinariamente solito bacio
prima di uscire.
Ma oggi, oggi non è un giorno come gli altri.
Così la blocchi contro la porta e approfondisci quel
contatto, sorprendendola.
Risponde con trasporto alla tua bocca, fa assaggiare la sua lingua alla
tua.
Vi staccate quando avete bisogno d'aria, e le cingi la vita con le tue
braccia forti. Poggia le mani sul tuo petto e la fronte sulla tua.
"Buon compleanno, amore." le sussurri in un orecchio, ed è
un momento così intimo e magico che ti verrebbe voglia di
scattare una fotografia.
Lei ti guarda negli occhi e ti sorride. Il suo sorriso, oh, quel
sorriso sarà sempre sulle tue labbra, e sarà
sempre per te, solo per te.
Solo per te. Si sta
nascondendo nell'armadio solo per te, e mentre parli a tua figlia non
puoi fare altro che pensare a quello.
Dovrai trovare un modo
maledettamente buono di scusarti. Dopotutto, lei è armata...
Quasi non te ne accorgi
e stai bussando alla sua porta. E' arrabbiata. Oh, sì, lo
è.
Ma sei o non sei Richard
Castle? Le spieghi che sei un egoista enorme e che vuoi tenere tutto
questo per voi per un altro po' di tempo.
Ok, ti perdona, e tu le
proponi un modo decisamente buono per scusarti...
E allora lei ti sorride,
ti viene vicino e ti prende una mano, e senti la sua pelle sulla tua,
il suo calore, la sua presenza.
Sei sempre stupito da quanto sia naturale l'incastro
perfetto dei vostri corpi, tanto da non riuscire a staccarti da lei.
Il viso della tua bellissima musa è affondato tra la tua
spalla sinistra ed il tuo collo, le tue braccia la cingono ancora.
Perdete tempo in qella posizione finchè lei non tira su la
testa e ti da un dolcissimo bacio.
E' davvero dolcissimo, e stupendo, e travolgente...La baci come se
fosse l'ultimo bacio che le darai, perchè è
sempre così che la baci, e intanto pensi alla promessa che
vi siete fatti.
Always.
E allora sai che non sarà l'ultimo bacio, ma solo uno dei
tanti che vi scambierete ogni giorno, ogni notte, come tutti i giorni e
tutte le notti da quella piovosa sera di sei anni fa.
La abbracci e puoi giurare di vedere tutte le altre mille volte che la
abbraccerai da quel momento in poi...
---- Paw's corner.
Heeeeey there! Piiiccola storia nata dalla scarso interesse
per la lezione di francese di oggi...
Volevo cogliere l'occasione di ringraziare tutto il gruppo FB "Castle
made of", perchè finalmente ho qualcuno con cui condividere
la mia ossessione.
E poi a Serena, che ha letto in anteprima e corretto ;)
Kiss
L-
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