ricordi anastasia
Titolo: воспоминания
Autore: reilin
Wordcount: 813
Rating: PG13
Avvertimenti: Fluff, Dimitri’s POV
Note dell'autore: Dimitri ripensa al suo primo incontro con Anya.
*Scritta per la Staffetta in Piscina della community piscinadiprompt per la squadra Calzelunghe con il prompt: Prompt: Anastasia,
Anastasia/Dimitri, nei ricordi di Dimitri
*Questa è la primissima volta che scrivo su questo
film: spero di non aver combinato casini di sorta e di essere rimasta almeno un
pochino IC!Sono quasi otto mesi che non scrivo più una storia e sono un po' emozionata a fare il mio ritorno... che dire: it's good to be back!
воспоминания
Mentre il dorso della sua mano accarezzava
dolcemente la candida schiena della donna che dormiva accanto a lui, con un dolce
sorriso sulle labbra, Dimitri non poteva fare a meno di pensare a quanto la sua
vita fosse cambiata, trasformandosi in qualcosa di completamente diverso da
quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. Stentava persino a credere di essere
davvero lui l'ultimo degli sguatteri dei Romanov, il ragazzino affamato e
ricoperto di stracci che di nascosto osservava con occhi curiosi le bizzarre
avventure nelle quali quella bambina dai capelli rossi come il fuoco e gli
occhi blu come il cielo in estate non riusciva a fare a meno di cacciarsi. A
quei tempi lei gli sembrava cosi lontana e quasi irreale, come un personaggio
di una di quelle storie che sua nonna gli raccontava tanto tempo prima.
E
quanto era stato cieco, come aveva potuto non riconoscerla al primo sguardo
quando lei - ormai diventata una meravigliosa donna - gli era piombata davanti
nel salone dei ricevimenti del Palazzo d'Inverno chiedendogli aiuto per raggiungere
Parigi. Dietro quell'atteggiamento spavaldo, a volte persino troppo per i suoi
gusti, si celava una ragazza smarrita alla ricerca del suo posto nel mondo,
solo ora riusciva a capirlo, e, ripensando ai
loro battibecchi durante il movimentato viaggio verso Parigi, non
riusciva a non provare nostalgia insieme ad uno stano senso di rammarico per
non essere stato abbastanza comprensivo con lei.
Aveva ancora davanti agli
occhi la splendida figura di Anya, sorridente mentre con una giravolta gli
mostrava come le stava il vestito che lui le aveva preso, per non parlare delle
sensazioni che aveva provato stringendola a sé in quel ballo sul ponte della
nave. I suoi sentimenti per lei erano cresciuti così in fretta, traendo forza
dalle difficoltà che avevano dovuto affrontare in continuazione: ma era stato a
Parigi che aveva definitivamente compreso di aver perso la testa per lei. La
sua figura slanciata avvolta in quell'abito da sera e quella sua espressione
piena di speranza ed entusiasmo lo avevano ormai definitivamente stregato, e la
sua sorpresa era stata immensa nell'ascoltare dalla voce della ragazza il
racconto del salvataggio ad opera di quel giovane servo... lui! Scoprire di
aver viaggiato accanto alla vera Granduchessa Anastasia era stato a dir poco
sconvolgente, così come rendersi conto
di essersi nuovamente innamorato della persona sbagliata: del resto le
principesse non sposano mai gli sguatteri... In realtà, però, ciò che lo aveva
ferito più di ogni altra cosa era stato lo sguardo profondamente deluso che lei
gli aveva rivolto dopo aver appreso da sua nonna che razza di imbroglione lui
era sempre stato. Anche se ogni speranza di poterla avere al suo fianco era
ormai vana, Dimitri aveva deciso di fare qualunque cosa pur di far
ricongiungere Anya con ciò che restava della sua famiglia, ben consapevole che
questo avrebbe posto definitivamente fine ad ogni possibilità di poterla avere
al suo fianco: lei lo avrebbe odiato per sempre per essersi approfittato della
sua buona fede, e, seppure con la morte nel cuore, lui avrebbe accettato di
buon grado di svanire per sempre dalla sua esistenza.
Il destino aveva però
voluto dargli una seconda opportunità, e lui aveva deciso di coglierla anche a
rischio della sua vita, salvandola dalla pazzia vendicativa di quel monaco
maledetto, Rasputin. Risvegliarsi dopo quel colpo in testa e trovarsi
istantaneamente stretto fra le braccia di Anya era stato semplicemente
meraviglioso, al punto che stentava a credere ai suoi occhi, alle sue orecchie
e al suo intero corpo: era davvero possibile che lei provasse i suoi stessi
sentimenti? I suoi dubbi erano stati completamente fugati quando lei aveva
deciso di seguirlo rinunciando - almeno pubblicamente - al suo titolo
nobiliare,e quel loro tanto agognato primo bacio su quel bateau-mouche era
stato strepitoso, più di quanto lui avesse mai potuto immaginare.
Ed ora erano
tornati lì, nella loro vecchia San Pietroburgo, pronti ad iniziare un
emozionante cammino insieme e a creare tanti nuovi ricordi, che si sarebbero
sommati a quelli che li avevano portati a condividere le loro vite, quella
piccola casa e quel letto, si diceva sorridendo, senza riuscire a staccare gli
occhi da lei.
«Dimitri, la smetti di fissarmi in quel modo?
È inquietante e non riesco a dormire!», lo aveva rimproverato lei con la
voce roca di chi si era appena svegliato. La sua Anya, non sarebbe mai
cambiata, ma quel suo caratterino la rendeva ancora più irresistibile ai suoi
occhi, così con un sorriso molto eloquente l'aveva presa per un braccio
facendola voltare verso di lui, poi, puntando i suoi occhi in quelli color
zaffiro della sua donna le aveva sussurrato a fior di labbra: «Non ti
sembra di aver dormito abbastanza?».
«Ah, gli uomini!», aveva esclamato
scherzosamente Anastasia alzando gli occhi al cielo, prima di intrecciare le
sue mani sulla nuca di Dimitri, stringendolo a sé fino ad annullare ogni
distanza fra le loro bocche.
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