Harry Potter e la pietra filosofale

di Hermi_J_Granger
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Era una tranquilla sera di ottobre , la notte di Halloween, la piccola Daphne era rannicchiata vicino al camino con lei c'era James Potter e Lily Evans e il suo amichetto Harry .
I genitori della piccola Daphne erano morti , la madre morì dopo che lei nacque lasciandola così con il padre che venne ucciso da suo fratello , e così gentilmente i Potter accettarono sotto richiesta di Albus 
Silente , Preside della scuola e stregoneria di Hogwarts , di tenerla con se per il momento finché la situazione non sarebbe migliorata .
I Potter erano nascosti nella loro casa a causa di un mago oscuro che cercava il loro figlio e credevano di essere al sicuro .
Quella sera si era svolte come tutte le altre e ora Lily stava mettendo a dormire i bambini, ma si senti un urlo di una voce maschile e tutto finì.
Erano passati all'incirca una decina di anni e Harry era diventato grande , all'apparenza un ragazzo fragile e magro con dei disordinati capelli neri come la pece e sulla fronte una cicatrice considerata da tutti normale anche se aveva la forma di saetta .
Viveva con dei suoi stupidi parenti , i suoi zii e suo cugino .
Erano delle persone non strambe ma neanche normali , anche se facevano di tutto per sembrarlo , e tenevano chiuso Harry nel sottoscala perchè lo consideravano strano , pericoloso .
Era mattina ma Harry stava ancora dormendo con addosso uno dei tanti abiti smessi di Dudley, il suo grasso e stupido cugino un ragazzo viziato e presuntuoso che assomigliava a un maiale con una parrucca e addosso dei pezzi di stoffa , ma di punto in bianco un colpo proveniente dalla porta non gli fece quasi sbattere la testa sul soffitto , quindi si strofinò gli occhi e cercò a tentoni l'interruttore della luce e quando l'accese si mise i suoi occhiali , un vecchio paio che era tenuto insieme in modo precario da dello scotch .
Uscì da quella specie di camera e immediatamente si beccò una manata sulla fronte da Dudley che fece cadere i suoi occhiali ma Harry li prese a mezz'aria e si incamminò verso il soggiorno .




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