I knew you were trouble

di olor a libros
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La mia testa è il caos più totale.
Vuoti di dolore, sprazzi di ricordi, macchie di colore.
Blu, grigio, viola, marrone, e, tutti insieme... rosso.
Cerco di spostare la mia attenzione su qualcosa, ma all'improvviso un flashback mi colpisce con un impatto tale da lasciarmi senza fiato. Vedo lì, vivido nella mia mente, l'esatto istante in cui ti vidi per la prima volta. Un secondo, un lampo, e poi va via. E poi torna. E ancora, e ancora, e ancora. Lo rivivo infinite volte, sempre lo stesso scenario ma sempre di colore diverso.
Giallo.
Sei entrato e hai colorato tutto di giallo. Io ero ubriaca di luce, tu mi hai vista.
"You found me, you found me, you found me."
Mi hai piantato gli occhi addosso, non esisteva più nessun altro.
Ero una falena, sono corsa incontro alla luce.
Rosso.
Brucio di un fuoco dolce e inebriante, e tu guardi il rogo a debita distanza.
Mi catturi e poi scappi.
"Without me, without me, without me."
Blu.
Le mie lacrime spengono il fuoco.
Ma ora affogo, affogo, affogo.
"You're drowning, you're drowning, you're drowning."
Dove sei? Non ci sei mai stato.
Dove sei? Nella mia mente.
Colpa mia.
Poi... poi capisco...
"When the saddest fear comes creeping in..."
Ora vedo.
"Now I see, now I see, now I see."
Non mi hai mai amata. Ma non solo me. Non hai mai amato nessuno.
"That you never loved me, or her, or anyone, or anything..."
Sento il ghiaccio dentro, si insinua insieme alla consapevolezza.
"And the saddest fear comes creeping in, that you never loved me, or her, or anyone, or anything!"
Come ho fatto ad essere così stupida?
Cosa ho visto in te? Non eri tu quello che vedevo.
Eppure sapevo.
Lo vedo ora riguardando il momento come un vecchio film.
Lo vedo, ora, il tuo sorriso falso. E il nero che si muoveva intorno a te e con te.
Sapevo che...
"I knew you were trouble"
Sapevo che eri una minaccia...
"I knew you were trouble when you walked in"
Sapevo che eri una minaccia dal momento in cui sei entrato.






Colpa mia.




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