THE GREEN PLANET
THE GREEN PLANET
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Ritorno al pianeta azzurro
*
Capsule corp. 3,
ciò che era scritto a lettere cubitali su quell’enorme sfera bianca e nera dagli
oblò rossastri.
Ai piedi di essa il popolo
namecciano era riunito per salutare gli eroi che avevano salvato il loro
pianeta, e per augurargli buon viaggio.
Tra loro la donna terrestre
dai capelli azzurri osservava dal basso la struttura a sfera, fece una smorfia
imbronciandosi, e volgendo lo guardo leggermente a lato per guardare l’uomo a
braccia conserte che le stava accanto.
“Si può sapere perché non
hai detto subito di aver conservato questa capsula Vegeta?” gli chiese
sospettosa.
Il Saiyan spostò solo le
pupille verso di lei “Che differenza vuoi che faccia?!” rispose serio.
Bulma scattò con il busto
nella sua direzione “Come sarebbe a dire?!?” sbraitò adirata “Mi sarei
risparmiata la fatica di doverne costruire un’altra!!” continuò additando la
vecchia camera gravitazionale del marito.
Vegeta si limitò a roteare
gli occhi nella direzione opposta evidentemente poco intenzionato a starla ad
ascoltare.
Bulma additò ora l’uomo “Ho
dovuto lavorare per giorni…giorni nella quale tra l’altro tu sei sparito e
ancora non mi hai spiegato PERCHE’!!!” continuò gesticolando a caso.
L’uomo si limitò a sbuffare
infastidito cominciando ad entrare nel mezzo che li avrebbe presto riportati a
casa.
“Ehi aspetta! Non ho ancora
finito!” insistette la donna sbraitandogli contro nel vano tentativo di essere
ascoltata, lui era già sparito all’interno dell’astronave.
“Ehm…Bulma” la richiamò una
voce alle sue spalle costringendola a voltarsi, incrociando quindi lo sguardo
del giovane namecciano.
Cargot le sorrise “Potresti
salutarmi Dende quando lo vedi?” disse timidamente, Bulma cambiò radicalmente
espressione.
Sul suo volto non c’era più
traccia del broncio che aveva fino a pochi secondi prima, ora sfoggiava un
sorriso “Ma certo, lo farò senz’altro” rispose cordiale.
Piccolo strinse la mano al
vecchio Muri “La ringrazio anziano saggio” disse il guerriero.
“Stai scherzando? Siamo noi
che dovremmo ringraziarvi” gli fece presente dopo avergli lasciato la mano.
Goku bofonchiò qualcosa
d’incomprensibile a bocca piena, mentre stava trangugiando una coscia intera di
pollo procuratasi dalla dispensa della navicella di Vegeta.
Piccolo lo guardò con
disgusto “Goku finiscila di parlare con la bocca piena!” lo rimproverò inarcando
il labbro superiore.
Il Saiyan si voltò a
guardarlo, deglutì mandando giù ciò che gli occupava la bocca e tornò a guardare
l’anziano namecciano “Dicevo…è sicuro di non volerne un po’ anche lei? E’
squisito sa” chiese ripetendo quello che aveva cercato di dire pochi istanti
prima porgendogli il pollo.
Piccolo si limitò a
sbattersi una mano in volto, mentre il vecchio Muri guardò il Saiyan con un
certo imbarazzo.
“Goku ti abbiamo già detto
che noi non mangiamo quella roba” gli ricordò infine l’amico.
Tornò a guardarlo con un
espressione interrogativa “Ah già la avevo scordato” disse poi grattandosi la
nuca…per lui era fin troppo strano non mangiare.
L’amico namecciano si
limitò a guardarlo domandandosi come poteva essere lui il guerriero più forte di
tutti i tempi…a volte se lo domandava…sul serio!
*
“Ti ho detto di lasciarmi!”
sbottò l’uomo cercando di ritirare il braccio dalle grinfie della donna.
Bulma aggrottò le
sopracciglia “Sto cercando di medicarti, quindi cerca di stare fermo!” ordinò
irremovibile adagiando su uno dei numerosi tagli sul suo braccio il cotone
imbevuto di disinfettante.
Vegeta sbuffò innervosito
“Non ne ho bisogno” brontolò appoggiando il mento sul palmo della mano, ed
adagiando il gomito sul ginocchio.
La moglie alzò lo sguardo
inarcando una sopracciglio “Insomma Vegeta…tuo figlio fa meno storie quando lo
devo medicare!” lo rimproverò paragonandolo a Trunks che tornava regolarmente
livido e pieno di graffi dai monti Paoz dopo un intera giornata a malmenarsi con
il suo migliore amico.
Simpatico vizio ereditato
dal padre che in quanto a malmenasi con il migliore amico, e rivale, non era
certo da meno.
“Io non sono un moccioso!”
borbottò denti stretti.
Bulma si adagiò una mano al
fianco “Davvero? In questo momento non si direbbe proprio” lo riprese tornando
poi al suo lavoro di medicazione.
A Goku scappò una risatina
osservando la scena adagiato accanto alla parete seduto al fianco del namecciano
nella sua classica posa meditativa.
Alla terrestre non sfuggì
alzandosi di scatto e puntando il dito verso i due amici “Cosa avete da ridere
voi? Dopo che avrò finito con lui…” additò il marito che sembrava più una
pentola di fagioli per quanto stava borbottando “Mi occuperò anche di voi avete
capito!” aggiunse minacciandoli con del cotone.
Due dei guerrieri più forti
dell’universo sobbalzarono.
Goku sgranò gli occhi
aderendo la schiena alla parete con aria terrorizzata annuendo ripetutamente,
Piccolo aprì, altrettanto spaventato, gli occhi annuendo a sua volta.
“Bene” concluse la donna
tornando a sedersi ed afferrando nuovamente il braccio del principe dei Saiyan
che ancora non aveva smesso di lagnare.
Una volta
tranquillizzatasi, Bulma, riprese a medicare le ferite dell’uomo mentre la sua
mente era già tornata a casa.
Sopirò attirando
l’attenzione del marito che si limitò a guardarla “Chissà come sta il mio
Trunks” mormorò assumendo l’atteggiamento da madre apprensiva.
“Non preoccuparti Bulma,
sono sicuro che sta bene” la rassicurò l’amico Saiyan.
La donna dai capelli
azzurri annuì dopo un nuovo sospiro “Già, per fortuna i miei genitori erano
venuti a trovarci per…” improvvisamente sgranò gli occhi alzando di scatto la
testa verso il volto del marito che prontamente scostò lo sguardo.
“Vegeta…” cominciò con
sospetto “…non dirmi che sei sparito per non incontrare i miei genitori!”
suppose assottigliando gli occhi.
Colpito e affondato!
Ebbene sì, Vegeta si era
defilato per giorni pur di evitare la convivenza per settimane intere con i
suoceri!
Insomma, chi aveva voglia
di passare il tempo con la donna-miele o con lo scienziato pazzo?!
Molto meglio sparire per un
po’ e riapparire su un pianeta disperso nello spazio insidiato da pericoli
costringendolo a lottare sputando sangue, piuttosto che affrontare la suocera
con i suoi atteggiamenti appiccicosi, o il suocero con le sue stramberie.
Tra l’altro si era appena
liberato di loro in quanto appena alcuni mesi prima si erano trasferiti
altrove…perché doveva averli tra i piedi anche adesso che non vivevano più sotto
lo stesso tetto?!
Il suo silenzio era molto
eloquente…
Bulma scattò in piedi
additandolo “Non posso crederci!!! Possibile che tu debba fare sempre tutte
queste storie ogni volta che i miei vengono a trovarci? Cosa ti costa passare un
po’ di tempo con loro?!” sbraitò gesticolando come una forsennata, mentre Vegeta
continuava ad ignorarla stando in silenzio, la terrestre non accennava a
smettere di urlargli contro cominciando per giunta ad insultarlo.
Goku si grattò una guancia
osservando la scena, per sua fortuna non aveva tanti problemi con il padre di
Chichi, lui andava d’accordo con il suocero.
Piccolo rimase impassibile
ad osservare, mentalmente ringraziò di essere un namecciano e di non avere certi
problemi, quindi richiuse gli occhi tornando a meditare.
*
Che gli abitanti del
pianeta Terra fossero pacifici lo sapeva l’intera galassia.
Che fosse un popolo
tranquillo, era noto a tutti.
Che quel luogo fosse
soggetto a continui pericoli…quello lo sapevano in pochi…
Solo chi ne aveva
preservato, e ripristinato il suolo poteva sapere che il pianeta Terra non
poteva considerarsi immune da eventuali minacce…
Almeno era il luogo in cui
i guerrieri più forti dell’intero universo potevano chiamare casa…anche se ad
attenderli da un lungo viaggio ci sono i suoceri!
*
FINE
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Bene, è finita anche questa
storia, spero vi sia piaciuta…ciao
*
liar: grazie
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mery: grazie, spero ti sia
piaciuto anche il capitolo finale
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lilac: ahah…sapevo che ci
saresti arrivata, con o senza il piccolo indizio (che per la cronaca era nel
primo capitolo)…Vegeta è giunto su Namecc proprio con la vecchia camera
gravitazionale. Inoltre sono contenta che i commenti di Piccolo riguardo ai
Saiyan abbia sortito l’effetto sperato, quello di sottolineare come Goku e
Vegeta siano in realtà simili su certi aspetti
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vit: il tempismo dello
stomaco di Goku è davvero impressionante…come dici anche tu sempre nei momenti
meno opportuni
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