All over again

di kekkatralala
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                                               INTRODUZIONE
La sveglia suona pochi istanti prima che la possa spegnere, sono le 7 del mattino ma sono sveglia ormai da più di un'ora, ho passato l'intera nottata a rigirarmi nel letto, ma nulla , avrò dormito più o meno un paio di ore. Non sopporto quando non riesco a dormire ,
dormire per me è qualcosa di sacro e questo non fa altro che aumentare la mia agitazione ,ansia e qualsiasi cosa io provi in questo momento. 
Oggi è il grande giorno, no non mi devo sposare, devo sostenere l'esame orale della maturità e quindi come si suol dire finalmente sarò libera,
anche se molto spesso le persone si dimenticano del fatto che dopo il liceo ti aspettano altri cinque e più anni di università, ma tralasciamo questo particolare. 
La cosa più bella di tutte è che appena saputi i voti, starò via per una settimana  ,una bella vacanza ,un bel pò di meritato riposo 
insieme alle mie migliori amiche e ai miei più cari amici, cosa c'è di meglio? Credo nulla.


Onestamente non so chi tra me e mia madre sia più emozionata , infatti come mi aspettavo quando mi ha accompagnata a scuola era in lacrime
dicendo che la sua bambina ormai era cresciuta, peccato che questo non le viene in mente quando mi ricorda di rientrare a casa entro il coprifuoco.
Come immaginavo tutti i ragazzi fuori il liceo erano armati di libri e di strampalati porta fortuna,una ragazza indossava una gonna dai mille colori
dicendo che le aveva portato sempre fortuna, un'altro ragazzo era quasi in lacrime perchè non trovava la sua matita fortunata, insomma essendo
un liceo scientifico una persona si aspetta menti appunto più scientifiche e non irrazionali, ma per la paura si fa e si dice di tutto ed onestamente anche io ho con me il mio portafortuna , un braccialetto con delle chiavi di violino che mi regalò mia nonna quando ero una bambina.
In lontananza vedo una ragazza alta con capelli ricci, riconosco quella figura, è Andrea, avvicinando mi accorgo che ride,probabilmente non è una risata di gioia,ma  una risata isterica ,infatti..
A:" Ginevra! Finalmente!! Pensavamo che ti fossi persa per la via!"
G:"Oh simpaticissima come sempre! Allora isterica come stai?"
A:"Bene,cioè credo, non lo so, ho paura, e se non ricordo nulla, e se poi mi chiede proprio l'argomento che non ricordo, e se svengo e se
perdo la voce improvvisamente e se..
G:" Per favore Andrea! Dai che andrà bene e oddio complimenti per tutti questi ragionamenti contorti,sei tutta matta"


Prima di entrare  in classe per sostenere l'esame divento improvvisamente una super credente ed inizio a pregare tutti i santi
conosciuti e in più inizio a stritolare il braccialetto che ormai per l'isteria avevo levato e rimesso almeno una decina di volte.
Finalmente pronunciano il mio nome... Ginevra Diaz .


Dopo cinquanta minuti di "interrogatorio" finalmente esco dall'aula con un sorriso che riempe tutto il mio viso.
Sono Ginevra Diaz, ho diciotto anni, e ho davanti la più bella estate della mia vita, o almeno lo spero.

 





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