Un po’ in ritardo, ma ho avuto solo ieri il
permesso di pubblicare questa shot, che avevo tradotto per il compleanno di
Alektos...
Leggetevi queste 22 ( cioè, non so se mi
spiego, VENTIDUE! ) pagine, mentre io mi dedico a tradurvi il nuovo capitolo
del Werewolf…
Una curiosità: lo sapete che questa autrice
è tedesca? Scrive molto anche in inglese, ed è davvero bravina, a mio parere…
The
Nightmare
Ad Alektos
per i suoi 22 anni...
Un grazie
speciale a Cucciola83 che ha betato
con molta
pazienza.
Tonks PoV
D’accordo, non mentirò dicendo che sono stata
silenziosa, ma fino a questo momento sono riuscita a non rompere niente!
Non si può chiedere molto di più, soprattutto
se si è imbranati come me, non credete? Sono le tre del mattino, ed il
corridoio è illuminato solo da alcune candele, sono scalza, per non parlare del
fatto che ho appena avuto l’incubo peggiore della mia vita!
Beh, ad essere onesti non è stato proprio
tremendo, ma brutto abbastanza da farmi desiderare di andare a ficcarmi nel
letto di mia madre.
E questo, ovviamente, non è assolutamente
quello che sto facendo ora. Ho ventidue anni. Uno non si infila nel letto dei
suoi genitori a quest’età! Neppure dopo il peggiore incubo che abbia mai avuto.
E in ogni caso, non è nemmeno qui, quindi non
avrebbe senso andare a cercarla. Sto cercando qualcun altro questa notte.
Sono ospite da Sirius per qualche giorno, è
questa è stata, mi sto rendendo conto solo ora, una pessima idea.
Voglio dire, siamo sinceri. Come dovrei
sentirmi dopo che un enorme, schifoso, coniglio carnivoro ha iniziato a
rincorrermi nel sogno?
Noi, intendo un certo licantropo ed io,
stavamo facendo un picnic romantico ( hey, non mi capita tutte le notti di
sognarlo! ), quando quel mostro disgustoso è apparso dal nulla.
Non faceva davvero paura. Ma non è il massimo
svegliarsi dopo essere stati inseguiti da un coniglio gigante, dal quale ci si
è salvati per un soffio, e trovarsi davanti il muso sdegnoso di quel ficcanaso
di Kreacher. Anche troppo per una notte sola.
Ho cacciato immediatamente quello stupido
elfo. Ma non importa quanto io abbia provato, non riuscivo più a prendere sonno
( ho il sospetto che Kreacher si aggirasse furtivo davanti alla mia porta. Solo
non ne ho le prove! )
Beh, che avreste fatto voi al mio posto?
Ho afferrato il mio orsetto ( assomiglia a un
maiale, ma sono certa che dovrebbe essere un orso ) e sono uscita. Visto che
non sono il tipo che si infila nel letto dei suoi, mi trovo costretta a cercare
un sostituto. Naturalmente, non c’è bisogno che io specifichi chi sia questo
qualcuno.
Ed esattamente dove mi trovo ora. Davanti alla
sua stanza, la porta chiusa. Assolutamente fantastico.
Non è chiusa a chiave, solo chiusa. Non
sarebbe certo un problema se questo qualcuno non avesse scelto la stanza con la
porta che cigola di più in tutta la casa.
Ma chi non risica, non rosica!
Muoviti Tonks! Avanti fallo! Coraggio!
Okay, okay, ora lo faccio ( vorrei che queste
vocine nella mia mente la smettessero di convincermi a fare cose imbarazzanti
).
Allungo lentamente la mano ( mi è parso di
vedere un’ombra alle mie spalle, probabilmente è ancora quel dannato elfo, ho
già detto quanto lo detesto? ) afferrò la maniglia e la abbasso lentamente...
poi la lascio andare. Nessunissimo rumore.
Fantastico. Ce l’ho fatta!
Respiro profondamente, ed è lì che mi accorgo
che sono ancora dalla parte sbagliata della porta. Cavolo!
Devo rifare tutto daccapo. Maledettamente
geniale! È incredibile ciò di cui una donna come me è capace quando vuole che
un uomo non dorma da solo ( come ho detto, il mio è un gesto assolutamente
altruista ).
Fai un bel respiro ed entra! Spingo la
maniglia e la porta si socchiude lentamente. La luce fioca del corridoio entra
nella stanza e colpisce il suo letto. E sì... eccolo lì. O almeno, credo che sia
lui, non posso esserne certa perché riesco a vedere solo la coperta. Ma presumo
che lui sia da qualche parte sotto di essa.
Beh, forse dovrei controllare se è davvero
lui.
Sarebbe decisamente imbarazzante se invece che
lui nel letto ci fosse Malocch... argh, stop!
Un solo incubo è sufficiente!
D’altra parte, sarebbe alquanto stupido
svegliarlo, fargli la domanda segreta per sapere se è davvero lui e poi
stendersi accanto a lui. Immagino che non ne sarebbe troppo felice, e
l’effetto sorpresa andrebbe a farsi benedire.
Naturalmente potrei usare un qualche
incantesimo... ma non sarebbe troppo comodo.
Suppongo non mi resti che rischiare. Alastor
mi ucciderà domani, ma penso che ne valga la pena. Comunque, è altamente
improbabile che un Dissennatore si nasconda nel letto di Remus.
Apro un po’ di più la porta... ancora non un
rumore... un pochino di più... ancora qualche millimetro...
Oh, magnifico! Succedono tutte a me, e così
tipico! La porta si mette ad urlare come se volesse fare concorrenza alla Signora
Black.
Beh, è troppo tardi ormai. Mi infilo nella
stanza e chiudo la porta il più velocemente possibile, pregando che lui abbia
continuato a dormire.
E sì, come un bambino! Che dolce cuccioletto!
Abbraccio il mio orsacchiotto, e comunque il
suo nome è Severus ( non mi guardate così! )...
Allora, quello che volevo dire è che mi
stringo Sevi al petto ( no, non è ambiguo ) per impedire al mio cuore di saltar
fuori e lanciarsi nel letto insieme a lui.
Nonostante sia proprio lì che voglio andare
anch’io, sono fermamente convinta che tutte le mie parti del corpo dovrebbero
arrivarci nello stesso momento.
Sono fortunata che le tendine non siano
chiuse. Le stelle sono luminose stanotte e la stanza non è completamente al
buio. Se lo fosse stato sarebbe stato un po’ un problema, dato che il signor
Lupin sembra non aver mai sentito parlare di una cosa chiamata libreria in vita
sua. I suoi piccoli “tascabili” di circa 2000 pagine l’uno, sono impilati sul
pavimento.
Come pensa che dovrei farmi strada fra di loro
senza uccidermi?
Inizio lentamente a farmi strada fra la
montagna di libri e sì... sono ancora in piedi!
Andiamo, dov’è l’applauso?
Meglio non cantar vittoria troppo presto.
Ho appena raggiunto la finestra ed ora cerco
di scalare qualche montagna per trovare quello che cerco: il letto ( e la
persona che vi ci dorme! ).
Sono brava, non avrei mai pensato di riuscire
a fare una cosa del genere... ancora due metri...
Eccoci... no, che delusione!
Credevo che Remus dormisse da solo!
Ma no, naturalmente no. Gli uomini come lui
non dormono da soli.
Gli uomini come lui si portano i loro libri
preferiti a letto!
Ma non gli passa neanche lontanamente per la
testa che una affascinante strega possa apparire nel cuore della notte con
l’intenzione di rannicchiarsi accanto a lui?
Fino a quel punto gli piacciono i libri!
Mi annoto mentalmente di estirpare
immediatamente questa brutta abitudine appena me ne capita l’occasione. Non
potrei vivere in questo modo. Non dividerò il nostro letto matrimoniale con un mattone
che parla di unghie indiane!
Beh, non che io sogni di sposarlo poi così
spesso! Solo due volte al giorno.
Sto per spostare ogni singolo libro sul
pavimento ( anche se so già che ci inciamperò sopra domani mattina ) quando la
creatura di fronte a me grugnisce leggermente nel sonno e si muove. Si gira
verso di me e sì... è assolutamente Remus ed ha appena colpito una delle pile
di libri con la gamba!
Non bene... non va per niente bene… proprio
per niente ad essere sinceri… no, ti prego… fermati… sì… brava... no... non
oscillare... NO!
Mi lancio in avanti, ma sono troppo lenta ed i
libri troppo veloci. Cado per terra e poco dopo sono coperta da una valanga di
libri. “Demoni Africani del Fango e loro debolezze” mi arriva dritto in testa.
Ouch... fa male!
Lasciate che vi dica una cosa, se c’è qualcosa
di peggio di cadere, è cadere ed essere sommersi da un torrente di libri.
E come se non stessi già soffrendo abbastanza,
Remus ora è sveglio.
Non oso muovermi. Per lo meno non mi sono
messa a urlare, così c’è una minuscola possibilità che si convinca di essere
stato lui e torni a dormire.
Ma... uhm... beh. Ho qualche ragione di
credere che la sua mano abbia appena afferrato il mio piede! Sì... ora ne sono
certa, Remus J. Lupin sta toccando il mio piede scalzo, chiedendosi cosa
diavolo sia. Mi sa che ce l’ha proprio davanti al naso ( spero non puzzi ). Spero
arrivi alla conclusione che è solo uno strano libro.
Sono decisamente imbarazzata e... fa il
solletico!
Ragazzi, giuro, ci ho provato! Ci ho provato
davvero, ma... non ha funzionato! Era semplicemente troppo; non riuscivo più a
trattenermi...
Reprimo una risatina e il suono che mi scappa
dalla bocca è sufficiente a far fare a Remus un salto di due metri.
Grandioso! Se non era sveglio due secondi fa,
ora lo è certamente! E adesso accenderà la luce!
Magari potrei cambiarmi un po’; magari potrei
trasformarmi in Kreacher.
Ma non si può mai sapere cosa potrebbe
succedere. Magari assomiglierei più ad uno gnomo e potrebbe lanciarmi fuori
dalla finestra! Così chiudo semplicemente gli occhi e prego di essere
invisibile.
Raggelo, sentendomi come se stessi aspettando
per il verdetto finale prima che lui mi punti la bacchetta illuminata addosso.
Mi guarda, lo guardo. Lui sospira, io sorrido.
Ed ora so per certo di non essere invisibile.
I suoi occhi sono ridotti a due fessure e non
sembra contento di questo piccolo fagotto sul pavimento.
Ho di certo un aspetto favoloso al momento,
con il mio morbido pigiama rosa, stesa di schiena, le gambe per aria e ricoperta
di libri. Chi lo sa, magari pensa che io sia sexy.
L’espressione sul suo viso me lo fa dubitare.
Sembra che sia pronto ad uccidere...
In ogni caso, se adesso è sveglio, sono certa
che non gli darà fastidio se mi rialzo e faccio un po’ di rumore nel processo.
Credo di non aver bisogno di dire che sono caduta diverse volte prima che il
mio cavaliere dall’armatura splendente ( o meglio, dal pigiama logoro ) mi
mostrasse un po’ di pietà e mi aiutasse a salire sul suo cavallo bianco ( o
meglio, sul suo letto cigolante – c’è qualcosa in questa stanza che non cigoli?
).
Cosa farei senza di lui?
Ragazzina, non dovresti essere fuori dal letto
a quest’ora... ma queste avventure hanno il loro tirante, anche se Remus non
sembra condividere la mia opinione.
“Che cosa ci fai qui?” mi chiede,
all’apparenza alquanto infastidito. Mi chiedo perché. Mette via la bacchetta e
si stende di nuovo sul letto. Sono contenta di avere così tanto autocontrollo.
È di nuovo buio pesto nella stanza... di certo
questa non può essere un’intimazione ad andarmene, vero? Non può pretendere che
io me ne ritorni nella mia stanza facendomi strada nel buio, non se non vuole
che io passi il resto della mia vita su una sedia a rotelle
“Volevo venire a trovarti.” A dire la verità
il mio intento era di suonare più seducente, ma non sono sicura mi sia venuto,
mi fa ancora troppo male il fondoschiena!
“Volevi venire a trovarmi alle quattro del
mattino?” il suo tono è scettico, la voce è stanca e mi sorprende che io riesca
addirittura a sentire quello che dice. Se fossi davvero stanca, mi infilerei
subito sotto le coperte vicino a lui. ma naturalmente, lo farei in ogni caso.
Lui borbotta qualcosa e si gira dall’altra
parte. Ora sto guardando la sua schiena. Ma come siamo gentili. Immagino stia
tentando di addormentarsi di nuovo. Questo dev’essere un segno! Vuole che
resti!
Facendo molta attenzione, mi intrufolo nel
letto.
“Che stai facendo?” la sua voce è più brusca
di quanto mi aspetti, ma è ancora troppo addormentato per i miei gusti.
“Mi sto stendendo.” Cerco di suonare casuale
mentre con le mani cerco Severus; deve essere qui da qualche parte.
“Questo l’avevo capito!” sbotta asciutto. Me
lo sono immaginata o Remus si è appena messo un cuscino sopra la testa?
“Allora perché me lo chiedi?” mi piace fare
questo giochino con lui, se mi riesce di provocarlo ancora un po’, allora forse
potrebbe essere un po’ più sveglio e pronto per… altre cose...
“Perché ti stai coricando nel mio letto quando
hai il tuo?” Oh… lo sto facendo innervosire!
“Ho avuto un incubo!” E’ la verità, quindi
perché nasconderla? Lui si volta e mi guarda confuso. la luce fioca mi permette
di vedere l’espressione dubbiosa sul volto di lui.
“Hai avuto un incubo?” chiede con una voce
strana. È forse duro d’orecchio?
“Già.”
“Ne vuoi parlare?” OH MIO DIO, non è
dolcissimo?
“No, ma grazie comunque.” Che diavolo stai
dicendo? È ovvio che ne voglio parlare. Soprattutto la parte del picnic. Ad
essere sinceri, mi piacerebbe tantissimo metterla in pratica!
“Allora che cosa ci fai qui?” chiede di nuovo.
È davvero così lento a capirlo o è solo perché è molto tardi ( o presto )?
“Sto cercando di dormire.” Rispondo con un
sorriso sornione in faccia. Come se non fosse dannatamente ovvio.
“Beh, non sei la sola.” Sta sbadigliando vistosamente.
Perché quando uno sbadiglia viene da sbadigliare anche a te? Nessuno pensa che
una donna sia attraente se sbadiglia durante la loro prima notte insieme.
“Ho ragione a pensare che hai intenzione di
passare il resto della notte qui?” c’è qualcosa nella sua voce che non riesco
bene ad identificare. Penso sia una minaccia! Magari vuole mettere in chiaro il
fatto che non vuole che io me ne vada.
“Esatto!” confermo, completamente soddisfatta
e mi ributto a letto. Forse dovrei fargli visita più spesso.
Lui geme di nuovo. Perché deve sempre
lamentarsi e sospirare quando io sono intorno? Ci sono certo degli ottimi
motivi per farlo, ma lui sembra sempre seccato. Un’altra cosa che dovrò
cambiare. Magari stanotte se sono fortunata.
Mi da le spalle e... oh no, signorino, così
non và. Mi ha appena rubato la coperta. Ne voglio anch’io! Ridammela!
“Tonks. Cosa diavolo stai facendo?” E’
irritato. Mi stringo la coperta al petto, decisa a non lasciarla più andare.
“Mi hai rubato la coperta! Non voglio
congelarmi qui, nel tuo letto! Fa maledettamente freddo là fuori, lo sai?”
Oh, detesto la sua velocità di movimento. Mi
ha fregato la coperta di nuovo, ed io non ho niente per coprirmi. Che
gentiluomo.
“Dora, vai a prenderti la TUA coperta, questa
è la MIA!”
Abbasso lo sguardo e sì, ha ragione. Avrebbe
potuto dirmelo dall’inizio, non trovate?
“Finalmente!” sospira, ANCORA!
“Buona notte Remmy.”
“Buona notte Ninfadora.” Lo osservo
attentamente e lui sorride, quindi mi giro nella MIA parte di letto.
Mi devo alzare presto domani, dovrei dormire,
ma hey... come potrei? E comunque, chi si aspetta che io dorma con un uomo (
nemmeno questa era ambigua ) senza sapere come lo fa ( perché avete sempre
questi pensieri maliziosi in testa? )?
Ci sono solo un paio di domande che devo
porgli. Malocchio mi darebbe ragione. Gli do un colpetto sulla schiena.
“Remus?”
“Mmmh?”
“Stai dormendo?”
“Nei miei sogni.”
“Quindi stai dormendo?”
“NO.”
“Perché parli di sognare allora?”
“Oh, Dora...”
…
“Remus?”
“COSA?”
“Scusa.”
…
“Remskybemsky?”
“Ninfadorawora, che vuoi?”
Oh, Remus, non hai la minima idea di quello
che voglio da te...
“Voglio chiederti qualcosa.”
“Spara allora, ascolta la risposta, e in nome
di Merlino dormi!”
“Okay, numero uno...”
“Aspetta! Non parlavi di UNA domanda?”
“Non ti lamentare, se ci mettiamo tanto è solo
colpa tua...”
Lui geme. Ha idea di quello che mi viene in
mente ogni volta che lo fa?
“Okay, numero uno: russi?”
“No. Non credo.”
“Se lo fai, ho il permesso di colpirti?”
“NO!”
“Ho il permesso di spintonarti un po’?”
“No, non hai il permesso di fare niente che
possa svegliarmi!”
“Okay, allora mi limiterò ad urlare.”
“Dora...”
“Numero due: ti muovi molto mentre dormi?”
“Se sì, spero di colpirti.”
“Molto divertente, davvero. Numero tre: hai
gli incubi?”
“NON DOVREI ESSERE IO A CHIEDRETELO?”
“Okay, brutta domanda... andiamo avanti…
numero quattro: hai Severus da qualche parte sotto le coperte?”
“COSA?”
“Ti ho chiesto se per caso c’è Sevi lì da
qualche parte.”
“Tonks. Di solito non divido il letto con
lui.”
“Certo che no, di solito è nel mio di letto.”
“COSA?”
“Oh, andiamo, non è poi così orribile, no?”
Si schiarisce la gola, strano.
“No, voglio dire... Severus ha i suoi momenti
in cui è certamente... beh, attraente e romantico a modo suo... suppongo che
forse è perché non lo conosco abbastanza bene...”
Questo è davvero strano. Non definirei Sevi
‘attraente’, in effetti non è molto bello da vedere. Ma mi piace coccolarlo
comunque. Ma romantico? Non ho mai sentito definire un orsacchiotto romantico!
Non mi interessa l’aspetto. Beh, devo
ammettere che ci sono delle volte quando Remus si è appena lavato i capelli che
sono tentata di saltargli addosso. Dopotutto è tutta colpa sua. Perché deve
avere quel sorriso così sexy?
Ma ooops... sto cambiando discorso. Torniamo
alla missione: trovare Sevi-l’orsetto.
“Di cosa stai parlando?”
“Della tua... profonda relazione con Piton.”
Oh… ora capisco… peccato però che mi stia
venendo da vomitare.
“Che schifo!”
Lo colpisco forte, giusto per ricordargli che
è lui l’uomo della mia vita, anche se ancora non lo sa. Che sfortuna.
“Hai iniziato tu.”
“Io stavo parlando del mio orsetto Sevi, non
di Piton!”
Silenzio.
“Tu hai un orsetto?”
“Sì.”
“Nel tuo letto?”
“Sì.”
“Nel mio letto?”
“In questo momento, sì.”
“E l’hai chiamato Severus?”
“Sì, ha importanza? Gli assomiglia un po’...
all’inizio volevo chiamarlo Remipoo ma poi ho deciso che Sevi era più
adeguato.”
“Che delusione!”
“Dì quello che vuoi, ma non gli cambierò
nome!”
“Che peccato!”
Silenzio.
“Quindi...?”
“Quindi cosa?”
“Ce l’hai tu?”
“No, cara Ninfadora, il tuo adorato Sevi non è
sotto le mie coperte!”
“Calmati, era solo una domanda!”
Silenzio.
“Ti dispiace se mi metto a cercarlo?”
“Se ti riesce di farlo senza varcare la linea
e senza fare rumore... no.”
“Ma è impossibile.”
“Beh, mi spiace dirlo:SI’!”
“Sei cattivo.”
“Beh, la vita è ingiusta, no?”
“Ma mi serve!”
“PER COSA?”
“Mi serve qualcosa da abbracciare!”
“Non puoi abbracciare qualcos’altro, per
esempio il cuscino?”
“NO, mi serve il mio Sevipoo!”
“Oh, Dora...”
“Naturalmente se tu ti offri volontario...”
“Per cosa?”
“Se non ho il mio Sevipoo mi serve
qualcos’altro da abbracciare... per esempio te!”
“Okay! Cerca quell’orso. Adesso!”
Ooh… è così tenero e timido! Speravo mi
dicesse sì... magari la prossima volta...
Mi ci vogliono circa due minuti di ricerca in
tutto il letto, prima di trovarlo.
Remus è rimasto disteso, dall’apparenza
seccata, grugnendo ed alzando gli occhi al cielo ogni cinque secondi. Quanto si
può odiare un uomo?
Ma finalmente eccoci qui!
Mi stringo il primo amore della mia vita al
petto ( MI RIFERIVO ALL’ORSO! ) e mi corico di nuovo.
“Finito?”
“Finito.”
“Contenta?”
“Contenta.”
“Soddisfatta?”
“Soddisfatta.”
“Bene.”
“Sì, molto bene.”
“Buona notte, Dora.”
“Buona notte, Rem.”
Sembra sollevato, mi domando perché.
Si gira dalla sua parte ed io dalla mia.
Il suo respiro si fa regolare e credo si stia
addormentando di nuovo.
Come ci riesce?
E perché, nel nome di Merlino, deve apparire
così dolce mentre dorme? Mi volto per guardarlo. Sembra così pacifico. Mi
scappa un sospiro e un sorriso mi si dipinge in volto.
“Tonks?”
“Mmmh?”
“Ti spiacerebbe smetterla di guardarmi mentre
cerco di dormire?”
“Mai!”
Lui si lamenta ( ma quest’uomo non la smette
mai di gemere e grugnire? ) e si gira dall’altra parte! Cattivo... oh no,
cattiva coperta. Cattiva, cattiva Tonks!
Non guardargli il didietro... carino.
Smettila! Cattiva Tonks!
Ecco fatto. Tutta la risoluzione a dormire se
n’è andata, potete biasimarmi?
Mi volto dall’altra parte, lontano
dall’oggetto dei miei desideri. Fa freddo, e Sevipoo è troppo piccolo per
essere abbracciato. Mi serve qualcosa di più grande e più caldo... idea! Mi
rigiro verso il fondoschiena carino.
Vale la pena tentare... lentamente mi avvicino
alla mia vittima.
“Tonks?”
“Mmmh?”
“La tua mano è sul mio fianco.”
“Mmmh.” Concordo mezza addormentata. È così
caldo, proprio la giusta temperatura per prendere sonno! Ed è anche comodo
oltre tutto. Dovrebbe solo girarsi sulla schiena e sarebbe perfetto.
“Pensavo che l’orsetto fosse tutto quello che
ti serviva.”
“E’ freddo.” Ed è vero!
“Non sembri fredda.” Certo che no, idiota.
Ogni centimetro della mia pelle è andato a fuoco dopo averti toccato!
Muovo le gambe ( beh, una volta erano gambe,
ora sono due ghiaccioli ) verso di lui, come prova che ho ragione.
“Merlino, Dora sei un iceberg!” Grazie per il
complimento!
“Te l’avevo detto.”
Restiamo così per un po’, poi un altro
pensiero malizioso mi passa per la testa e scoppio a ridere.
“Oh, no! Che succede ora? Hai perso Alastor,
il tuo comodo cuscino?”
“No. Niente.” Mento, e mi copro la faccia col
cuscino per smettere di ridere.
Si stende di schiena ( SI’! ) e mi fissa, non
ho ancora il coraggio di appoggiargli la testa sulla spalla, ma presto...
“Dimmelo Dora, e poi ti prego dormi, ho
sonno!” Povero Remybemy.
“Stavo solo pensando a cosa potrebbe succedere
se Molly decidesse di venire a portarti la colazione domani mattina.”
Credo che la faccia di Remus sia diventata decisamente
rossa a questa osservazione.
“E’ tutta colpa tua.”
“Perché?”
“Hai avuto un incubo, e sei fredda.”
“Quindi concordi che la nostra posizione è in
qualche modo... equivoca?”
“Ninfadora sei impossibile!” Mi spinge via, ma
non mi arrendo tanto facilmente! Combatto per il suo braccio!
“Ti senti... nervoso e a disagio restando qui
vicino a me.” Oh ti prego dì di sì!
Lui sospira ancora. Nota mentale: Remus Lupin
sospira, si lamenta e alza gli occhi al cielo decisamente troppo
frequentemente!
“Ti senti a disagio perché sono troppo
vicina... hai paura di poter rompere la tua... astinenza.”
“Okay adesso basta.”
Improvvisamente il mio cuscino se n’è andato e
Remus è seduto sul letto, pronto a lasciarlo.
“Che c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?”
“Ninfadora, sono giunto alla conclusione che è
impossibile dormire nello stesso letto con te senza essere torturato da domande
o commenti maliziosi. Vado a dormire sul divano.”
Si prepara ad andarsene, ma non mi scapperà
questa volta. Sono pronta a tutto!
“NO!” mi butto su di lui, gli getto le braccia
al collo e lo riporto sul letto , che cigola tristemente.
Lui ansima e cade all’indietro. Ha! Eccoci
qui. È disteso sul letto; io sono sopra di lui e gli tengo le mani giù. È
esattamente dove volevo essere.
“Tonks, sei insopportabile!”
“Lo so.”
“Senti, posso eseguire un incantesimo
riscaldante, ingrandire Sevi e avrai tutto quello che vuoi.”
“E se io volessi te?”
“Stai tentando di sedurmi?”
“Non sto provando, lo sto facendo!”
“E sei convinta di riuscirci.”
“Oh sì, assolutamente.”
“Lo dubito seriamente.”
“Credevo volessi darmi quello che voglio.”
“Erano le mie intenzioni.”
“E tu lo sai cosa voglio?” gli chiedo
giocosamente, le mani che continuano a tenerlo imprigionato. Se qualcuno ci
vedesse adesso... appariremmo sospetti.
“Credo di avere avuto una chiara idea di
quello che vuoi dal momento in cui mi hai chiesto delle tue preferenze.”
Sto sognando o lui sta flirtando con me?
Chissà, Tonks, magari stanotte sarai
fortunata.
“E immagino tu abbia notato che c’è solo una
persona in questa stanza che può realizzare tutte le mie aspettative?”
Mi guarda per un po’, e sono completamente
consapevole del fatto che mi sto muovendo verso di lui. Non è mai stata,
ovviamente, mia intenzione!
“Ma questa persona a cui ti riferisci non
vuole essere usata come cuscino. Vuole dormire, e lo farà sul divano!”
“Credi davvero che ti lascerò andare?”
“Credi davvero di potermi fermare?”
“Oh sì, lo credo.” Gli sorrido
maliziosamente... ma è già troppo tardi. È troppo forte per me. In un attimo ha
invertito le nostre posizioni. Magnifico... però è molto bello anche così.
Ma sarebbe stato così facile baciarlo. Avrei
potuto baciarlo e poi dire che era stata colpa della forza di gravità.
I suoi occhi splendono.
“E cosa ha in mente di fare ora, signorina
Tonks?” Chiede con un sorriso furbo dipinto in volto. Ho capito male o due
secondi fa parlava di andare giù a DORMIRE? Non mi sembra molto stanco al
momento!
“La signorina Tonks decide di arrendersi al
suo destino ed invocare pietà.” Sto sussurrando, tristemente consapevole di
quanto sola mi sentirò una volta che questo magico momento sarà finito. E so
che finirà, perché Remus non fa mai niente di più che stuzzicarmi con le
parole; non è quello che ha fatto stanotte?
“Dovresti saperlo che i lupi mannari non
conoscono pietà. La punizione per aver svegliato uno di loro è molto crudele.” Mi
sussurra lui con la stessa tranquillità. Il suo respiro mi accarezza la pelle e
rabbrividisco.
“E in cosa consiste tale terribile punizione?”
chiedo senza fiato. Non ho la più pallida idea di come le mie mani siano
arrivate a cingere il collo di lui, ma è esattamente dove si trovano ora. Lo
attiro a me lentamente. Una delle sue mani mi sostiene la testa e l’altra è
appoggiata sul mio fianco.
Ha davvero in mente di fare quello che credo?
“Quello dipende dalla persona che ha commesso
il crimine di svegliare il lupo.” Oh Remus, questo è cattivo!
“Che punizione si addice ad una come me?” le
nostre labbra sono così vicine che potrebbero toccarsi. Ancora pochi centimetri
e saremmo uniti.
“Suggerisco una notte senza sonno, per
compensare.” La sua voce è a malapena udibile. Ha una voce davvero sexy quando
vuole e sono convinta che in questo momento è proprio la sua intenzione!
“E come ha intenzione di riuscirci questo
lupo?” ti prego, smettila di giocare con me.
Ti prego, fallo avverare!
“Ci sono diverse possibilità.” Le sue labbra
sfiorano le mie ed il mondo esplode.
Penso che entrambi abbiamo dimenticato
abbastanza in fretta il fatto che volevamo dormire.
Inizia a baciarmi il collo ed io combatto con
i suoi bottoni. Perché queste bestiacce devono essere così piccole? Le mie dita
sudate non rendono l’impresa tanto più semplice. Ha... finalmente. La maglietta
è sparita e lascio che le mie mani scivolino sulla sua pelle mentre lui mi
slaccia il reggiseno. Fremo al tocco delle sue dita... il tocco che bramavo da
così tanto tempo.
Rido a crollo sopra di lui. Lui rimane sotto
di me e ci scambiamo un bacio appassionato. Sembra quasi che anche lui stesse
aspettando che succedesse una cosa del genere. Una delle mie gambe si infila
fra le sue.
All’improvviso fa una smorfia. Mi fermo
immediatamente.
“Cosa c’è?” Non ho mai voluto fargli male.
“Non so.” Mi risponde col fiato corto e inizia
a frugare sotto le coperte. Poco dopo mi porge Sevi. Mi ero completamente
dimenticata di lui ( non biasimatemi per questo ). Lo guardiamo scettici.
Beh, sono un po’ impaziente e glielo strappo
dalle mani.
“Credo,” gli sussurro piano all’orecchio,
facendolo mormorare in assenso, “Di non avere bisogno di un orsacchiotto questa
notte.”
Lui sorride e si stende sopra di me,
esplorando il mio corpo con le mani.
“Che peccato, credevo che avrei potuto
raccontare ai nostri bambini che ho trascorso una notte con Ninfadora Tonks E
Severus.”
Scoppio a ridere, ma lui mi zittisce con un
altro bacio.
Ripensandoci ora, gli incubi non sono
assolutamente una cosa negativa. Lo dirò ai nostri bambini appena ne avremo
uno. Una versione modificata naturalmente.
Ci penserò più tardi, comunque. Ora sono
troppo distratta.
General PoV
Sirius siede al tavolo della cucina della casa
dei suoi genitori. Il rumore attutito di passi giù per le scale gli indica che
un altro degli occupanti della casa è in piedi. Nei suoi occhi una scintilla
maliziosa.
“Brutta notte, Moony?” domanda all’amico con
tono innocente.
“Mmmh.” Si limita a borbottare Remus,
crollando sulla sedia più vicina.
Silenzio.
Sirius nasconde un ghigno dietro le pagine
della Gazzetta del Profeta. Remus versa del tè, ormai freddo, nella sua tazza
ed inizia a sorseggiarlo, cercando con attenzione di evitare ogni movimento
inutile.
Sirius lo osserva con la coda dell’occhio; non
riesce a trattenere un altro commento.
“Posso immaginare come tu ti senta dopo una
notte del genere. Il tuo letto cigola davvero terribilmente!”
Remus quasi si soffoca con il suo tè ed inizia
a tossire, cercando disperatamente di tornare a respirare. Sirius scoppia in
una sonora risata e dà un paio di colpetti sulla schiena dell’amico. Entrambi
si voltano quando la porta si apre di nuovo e una Tonks decisamente
addormentata fa il suo ingresso in cucina.
“Ehilà gente.” Appariva come se avesse passato
la notte in bianco.
“Giorno cugi, brutta notte anche tu?”
Tonks raggela e lascia cadere la tazza che
teneva in mano.
Sirius la ripara con un colpo di bacchetta.
Non gli sfugge l’occhiata che lei manda in direzione di Remus.
“Immagino che pure tu non abbia dormito a
causa di un letto cigolante. Interessante, davvero interessante.” Commenta
Sirius, un lieve sorriso sulle labbra.
I capelli di Tonks diventano rossi e Remus non
riesce completamente a nascondere il rossore sulle guance.
“Dovremmo prenderti un letto nuovo, Remus, se
queste... attività... dovessero continuare, per il bene di tutti.”
Si sta lentamente avvicinando alla porta. Né
Remus né Tonks sembrano essere in grado di sostenere il suo sguardo. Sirius
riesce a contenere a malapena le risate. Si volta non appena raggiunta la
porta.
“E Tonks, tesoro, ci sono di sicuro dei libri
sugli ‘incantesimi Imperturbabili’ nella libreria di mio padre. Credo che
dovresti darci un’occhiata.”