A Game of Roses

di meiousetsuna
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Capitolo 4)  Childhood Sweetheart 

Genere: Sentimentale, Erotico   Rating: Giallo , Avvertimenti: Fluff

Paring: Catelyn/Petyr

 

Da bambina ti fidavi di lui anche se i tuoi sentimenti erano contrastanti. Sapevi perfettamente che non era soltanto amicizia, la leggerezza di un ragazzino tuo coetaneo di fronte alla tua intelligenza chiara che gli faceva accettare di buon grado di sottomettersi ai tuoi desideri e capricci da principessina, pur di passare del tempo insieme.


Era innamorato: cos’è l’amore di un bambino di dieci, dodici anni? Ammirazione? Certo sei bellissima, delicata, i capelli dei Tully sono inconfondibili, quasi da fata.  Hai la nobiltà di nascita che lui non poté mai eguagliare coltivando l’ambizione di aspirare a sposarti. Affetto? Quello era sincero, probabilmente l’unico moto disinteressato del suo cuore ambizioso.


Quella volta che tu e Lysa l’avete convinto a mangiare una torta di fango ha eseguito, sorridendo a ogni boccone, è stato malissimo per tre giorni senza protestare o essere risentito con te; ti sei sentita in colpa ma poi è passata. In fondo lui aveva accettato per divertirti.


Adesso la situazione è capovolta, anche se dentro siete sempre gli stessi. Lo guardi, fiera e dignitosa anche nel bordello dove ti ha fatta nascondere definendolo “Il posto più sicuro di Approdo del Re”. Probabilmente è vero, è un rifugio dove una volpe come Petyr sa insabbiare una preda pregiata come te; ma non potrà mai convincerti con i suoi modi cortesi e avvolgenti che non sta scoppiando di una gioia maliziosa all’idea di averti unita, anche solo formalmente e per una notte, con quelle prostitute che sono le donne di cui si circonda.


Questa cosa verrà risaputa, ne sei certa, Ned lo saprà e sarà la sua grande vendetta. Dovrà dirgli “Grazie”.


“Cat, la tua mano è ferita, la benda è sporca. Lascia che te la cambi potrebbe diventare un’infezione”.
Assente, rispondi ‘Sì’ con un cenno del capo. Il taglio che ti sei procurata per proteggere tuo figlio non fa veramente male, brucia come per ricordarti di non abbandonare la lotta, che devi restare all’erta.


Petyr fa cenno a una servitrice che reca un’ampolla di vetro contenete un unguento giallo, odoroso di zolfo e delle filacce di lino. Con delicatezza pulisce il sangue rappreso sullo squarcio ancora slabbrato, spalma il balsamo con cura infinita e avvolge la tua mano, un giro alla volta, col tessuto candido.


Mentre esegue la medicazione non puoi non pensare di continuo che tu non gli hai prodigato le stesse cure quando sarebbe stato il tuo turno.   Il giorno dell’annuncio del tuo fidanzamento con Brandon Stark lo sfidò a duello pur potendo solo uscirne sconfitto, restando sospeso tra la vita e la morte per due settimane.
Tuo padre ti impedì di andare a  trovarlo anche una sola volta. Forse lo sapeva o magari ha creduto che la sorte del perdente non contasse nulla; la cicatrice lo accompagnerà fino all’ultimo dei suoi giorni, la tua guarirà, magari per le sue cure.


Per un solo momento in quegli occhi grigio azzurro la freddezza cede il passo al dolore. Se non sapesse di disgustarti, darebbe un bacio su quella mano.





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