Diario di una mamma

di hikarisan
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Caro diario,

Caro diario,

 

non so proprio cosa mi spinga a scrivere su di te il lungo percorso della mia gravidanza, ma lo sto facendo.

Il mio nome è Sanae Nakazawa, in Ozora da quasi un anno, ormai.

Oggi è il 2 marzo, e ho scoperto di essere incinta di tre settimane. Era un po’ che avevo dei sospetti, così sono andata

all’ospedale e ho fatto le analisi, ed ora eccomi qui.

L’ ho detto a mio marito appena è rientrato ed è stato felicissimo.

Lui è un calciatore di livello mondiale, si chiama Tsubasa Ozora ed è il ragazzo più dolce e sensibile che io abbia mai

conosciuto (e forse, è anche un po’ per questo che me ne sono innamorata).

Viviamo a Barcellona in un piccolo appartamento poco fuori del centro, ma Tsubasa ha già messo in preventivo di

cambiare casa perché troppo piccola per tre, e perché vuole un giardino per allenare il suo bimbo.

Gli ho subito fatto presente che potrebbe essere una bellissima femminuccia, e lui ha risposto che, anche se fosse una bimba,

non vuol dire che non possa giocare a calcio, e ha percisato che l’avrebbe allenata in ogni caso, se lei avesse voluto.

Non so se, in quel momento, fosse più la voglia di sgridarlo o di scoppiargli a ridere in faccia; come può pensare s

empre e solo al calcio?

Alla fine, ho deciso che fosse meglio assecondarlo, e gli ho sorriso facendogli capire che accettavo la sua decisione.

Dopo, mi sono stesa un po’ sul divano con lui accanto, poi ho dei ricordi molto confusi.

Devo essermi addormentata; ricordo che Tsubasa mi ha sussurrato preoccupato che non avevo ancora cenato,

 e io gli ho risposto mezza addormentata che mi ero spazzolata un panino poco prima che arrivasse perché morivo dalla fame.

Ricordo anche che mi ha preso in braccio e mi ha portato fino in camera, dove mi ha poggiata sul letto

e coperto con una copertina perché non prendessi freddo.

Mi sono risvegliata un’ora fa.

Con una gran voglia di gelato alla crema.

Ho guardato la sveglia sul comodino e segnava le quattro di notte.

Mi sono girata verso Tsubasa, e mi sono accorta che teneva una mano poggiata sul mio ventre.

Gli ho sorriso e l’ ho baciato delicatamente sulle labbra.

Mi sono alzata facendo il massimo silenzio e sono scesa in cucina per prendere un po’ di gelato.

Poi mi sono ricordata di un album che mi hanno regalato per il nostro matrimonio, e ho pensato di prenderlo

 e personalizzarlo per raccontare la mia prima gravidanza.

Ricordo di averlo ricevuto la mattina stessa in cui mi sono sposata, insieme ad un biglietto tanto dolce

quanto maledetto. Già, maledetto perché mi ha fatto piangere e sciogliere il trucco, e c’è voluta un’ora per renderlo com’era prima.

È buffo, caro diario, non ho mai scoperto chi me lo ha regalato e chi ci ha dedicato parole tanto belle.

Sai cosa c’era scritto?

                                   “Ai miei due amici più cari.. Affinché possiate essere felici…

                                              E spero tanto che tu sia felice, amica mia,

                                       perché lo meriti più d’ogni altra persona al mondo…

                                La manager potrà finalmente essere felice con il suo capitano…

                                                    Con tanti auguri e tanto affetto.”

 

Penso sia di Yukari… O di Kumi… Dovrò chiederglielo, prima o poi.

Ora, è meglio che vada a letto, altrimenti rischio una bella strigliata dal mio dolce capitano.

Ti aggiorno appena posso!

 

Sanae Nakazawa.

 

Ciao a tutti!!!!

Eccomi con una nuova ff in attesa che arrivi l’ispirazione per “…Crescere… Ancora….”

Ho pensato bene di scrivere ciò che pensa Sanae della sua gravidanza e come la

 affronta piano piano con il suo “capitano”.

Spero che possa piacere…

Se qualcuno ha dei dubbi o dei consigli può contattarmi benissimo!

A proposito, vorrei dire una cosa: desidererei tanto che le storie sospese venissero continuate,

 perché ce ne sono di meravigliose… Questo, sempre tempo permettendo, ovvio!

 

Baci

 

HIKARISAN

 





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