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di SweetLady98
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The Doctor   

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Casa.
Il Dottore non aveva una casa.
E forse non la voleva.
 
La casa è il posto, può essere dappertutto, in cui vivi.
Il posto in cui sai di trovare tutto quello che ami.
Il posto in cui torni.
 
Ogni giorno, ogni sera, apri la porta, posi le chiavi nella coppa di vetro, appendi il cappotto, ti togli la cravatta annodata strettissima con un sospiro di sollievo.
 
Ogni giorno, sempre le stesse, identiche cose.
Era quello che terrorizzava il Dottore, più di tutto.
Non poteva pensare di rimanere chiuso tra quattro mura tutto il tempo e che il punto più lontano che potesse raggiungere senza far preoccupare nessuno fosse il supermercato.
Davvero deprimente, con le lucine delle lettere quasi tutte fulminate.
 
Lo terrorizzava una vita normale, ma a volte l’aveva desiderata: se ce l’hai, non sarai mai solo. Il Dottore, invece, sapeva bene cos’era la solitudine, perché alla fine era sempre lei che gli faceva compagnia.
 


Se chiudeva gli occhi, pensando alla parola casa, vedeva infiniti prati rossi coperti da foglie argentate, una sensazione di piacevole calore sulla pelle e un profumo di cannella.Quella era stata casa sua, tanto tempo prima.
 
 Ma lui aveva tante case, e allo stesso tempo, nessuna. Le case dei suoi compagni di viaggio era come se fossero un po’ pure sue. E tutte erano sulla Terra.
Quindi poteva considerare anche la Terra, come casa sua.

 
 

E aveva imparato che non sempre una casa si trova in un luogo: si trova anche in qualcuno.
 
Qualcuno che semplicemente abbracciandoti ti fa sentire al sicuro, a casa






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NOTE DELL'AUTRICE:

La frase iniziale, ( nell'introduzione ) quella della Terra, del Cuore e della casa, ha un senso, anche se non sembra.
Questa frase è adatta al Dottore, dato che ama molto questo pianeta: lo ha adottato, in un certo senso. E poi, qui ha trovato le persone che sono state le più importanti per lui. 



Le Flash saranno una al giorno. Domani tocca a Rose.
Grazie per aver letto. Spero vi piaccia.

 

 




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