I saw your ghost tonight

di Green 182
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2. That moment felt so real

(Mark)

-Tom?!-

-Sono io, Mark-

-Ma tu sei...morto- dico con una lacrima.

-Lo so-

-Ma che cazzo?!-

-Mark! Con chi stai parlando?- interviene Travis.

-Con...- mi giro.

Tom non c'è più.

-Con nessuno-

Non ci sto più capendo un cazzo.

-Beh, io vado a casa...-

-Sicuro?-

-Si-

-Ok...ciao-

-Ciao- dico alzandomi dal divano ed esco di casa.

Tom.

Eccolo là seduto sul muretto.

-Mi devi spiegare un po' di cose tu-

Si alza e mi segue.

-Dove stai andando?-

-Vengo con te...-

-Mi fai solo del male-

Tace.

Entro in macchina e metto in moto.

Compare sul sedile vicino al mio.

-Perchè mi hai lasciato?-

-Non dipendeva da me...-

Taccio.

-Mi hanno ucciso-

-Hanno ucciso me-

-Hanno ucciso anche me-

-Ero solo un amico-

-Ma che cazzo dici?!- urlo.

Lo guardo.

-Io ti-ti...- abbasso lo sguardo scuotendo la testa.

-Niente- concludo.

-Mi amavi-

Lo guardo.

-Lo sai anche tu...e ti amo ancora-

Arriviamo a casa.

Metto giù le mie robe e salgo in camera.

Mi metto sul letto e chiudo gli occhi.

-Hey Mark-

Echeccazzo?!

Apro gli occhi ed eccolo lì, di nuovo.

-Che c'è?-

-Posso venire lì?-

-Ovvio-

Sale su letto, ma sul letto non c'è altro peso oltre al mio.

Ovvio.

Lui non è reale.

Io sto diventando pazzo.

-Sai cosa? Mi stai facendo diventare pazzo...-

-Lo sei già...-

-No!-

-Di me- dice ridendo.

-Ah ah ah, il signor DeLonge ha fatto la battuta!- ironizzo.

Mi lancia un cuscino, non so come, ma mi lancia un cuscino.

-Come cazzo fai?!-

Ride.

-Segreti del mestiere-

Rido.

-Quindi se mi tocchi...sento il contatto?-

-Boh-

Si avvicina a me.

Appoggia le sue labbra sulle mie.

Più o meno le sento, è come se una persona normale mi sfiorasse, la stessa sensazione.

-Figo- dice quando si stacca, guardando i miei pantaloni.

-Emmh...- dico imbarazzato.

-Non penso tu abbia le tasche piene...-

-No, infatti...- rispondo.

Ride.

Sorrido.

-Mi manchi...- dico.

-Anche tu-

Mi dà un bacio sulla guancia poi si appoggia al mio petto.

Gli cingo la spalla.

-Lo sapevi che ti amo?- chiede.

Lo guardo.

-Me l'avevi accennato...- dico scherzando, io lo so.

Ride.

-Ora lo affermo, ti amo-

Ci guardiamo, lo abbraccio.

-Tu non puoi avermi lasciato...- dico sottovoce.

Mi scende una lacrima.

Me l'asciuga una volta staccati.

La sera passa.

Mi addormento.





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