Amnesia

di MayaMalfoy
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Freddo. Qualcosa che punge sotto la schiena, qualcosa di umido. Un universo nero tutto intorno e dolore, dolore dappertutto. Mosse le dita e debolmente aprì gli occhi.
Era sdraiata su un prato, sopra di se un cielo stellato contornato da alberi, un bosco.
Il frinire dei grilli e il rumore del vento erano le uniche cose che si udivano. Batté le palpebre e con un colpo di reni rotolò su un fianco, il dolore acuto si fece sentire. Si guardò e vide un paio di gambe lunghe e magre, nude sotto la bianca sottoveste che portava.
Chi sono?
Il panico si fece largo nella sua mente quando non seppe darsi una risposta.
Dove mi trovo?
Era in una radura, quello era riuscita a capirlo, ma non sapeva cosa facesse li ne come ci fosse arrivata.
Provò ad alzarsi e gemette dal dolore, un forte giramento di testa la fece fermare. Appena fu in grado di muoversi si guardò intorno, un luccichio a sinistra attirò il suo sguardo, si abbassò e raccolse un pugnale finemente decorato, la lama era dritta e lucida, l'elsa era in pelle nera con un rubino incastonato nel pomo.
Intorno non c'era altro, così, tenendo il coltello nella mano destra, si incamminò nel bosco. Proseguì per quelle che le parvero ore e finalmente sentì lo sciabordio dell'acqua, era arrivata in un torrente. La superficie era talmente cristallina che ci si poteva specchiare. Si guardò e quello che vide non le ricordò assolutamente nulla: viso piccolo e pallido, occhi verdi e lunghi capelli rossi. Mantenne la calma, si sciacquò il viso e bevve un po' d'acqua.
Non so chi sono.
Ripeté.
Capì di non poter sopravvivere per molto tempo senza cibo, così armata di coraggio si inoltrò nel bosco, sempre tenendo bene in alto la lama.
Fu fortunata, dopo pochi minuti riuscì a trovare un coniglio, ma non appena ebbe inciso la carne nella sua testa si  affacciò un terribile ricordo.
Degli uomini che la prendevano con la forza, dolore, lacrime, la violenza. In un attimo le tornò tutto in mente.
Piangendo fece la sola cosa che poté, si affondò il coltello nel ventre e nel giro di un attimo tutto scomparve. 
 




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