Do you wanna save my heart tonight?

di Heylia
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La mia vita sta diventando monotona.
Esco tutte le mattina, passo davanti la scuola, poi vado da Tony. Ieri sono stato a mangiare da lui, ci siamo divertiti, diciamo che abbiamo un po’ giocato con i nostri ‘poteri’. Siamo tornati bambini per due, o forse tre, ore. E’ stato sensazionale.
Ieri non l’ho vista, non era al suo solito posto con la sua chitarra a cantare la prima canzone che li venisse in testa. No, non c’era.

Esco sperando di vederla. Cammino a testa bassa, cerco di non far vedere che passo di lì solo per lei, perché diciamocelo, ho un bel po’ di anni e dovrei rimorchiare come se fosse niente.  Ma invece no, sono impacciato e insicuro di me e dire che sono l’uomo che ha salvato il mondo.
‘respira, respira. Andrà tutto bene.’ mi sento come se avessi sedici anni e questa fosse la mia prima cotta, è strano per uno che ha dormito per settant’anni.  Ma lei mi prende troppo, non so precisamente cosa mi prende ma forse un gesto o qualcosa di diverso mi ha preso talmente tanto da comportarmi come se fossi ancora un adolescente.
Eccola, è lì con altra gente, ride, scherza.
Quanto è bella
Il vento gli passa tra i capelli e sembra che lei sia in un film, di quelli romantici dove lei parla con gli amici e l’uomo della sua vita la guarda da lontano pensando a quanto sia bella, poi lei volge lo sguardo su di lui e gli va incontro, lo abbraccia e poi lo bacia. Ma noi non siamo in un film, per mia sfortuna. 
Si gira, mi vede, abbasso di nuovo lo sguardo.
-Steve- mi chiama, alzo il capo, mi sta venendo incontro
-Ciao Kat-
-Tutto bene?-
-Si, tutto bene, tu?-
-Benissimo- mi guarda negli occhi pensierosa, vuole dire qualcosa  -senti Steve, se per caso una sera di questa noi uscissimo insieme?-
Ecco, il mio cuore parte, vuole uscire dal mio corpo e urlare, vorrebbe danzare, cantare, è talmente felice che entrerebbe nel suo corpo e bacerebbe il suo cuore.  ‘digli si, digli si, digli si, da stupido, digli si’ dico tra me e me.
Sospiro e con un grande sorriso dico ‘si’. Anche lei fa un grande sorriso, sollevata dalla mia risposta.
-facciamo stasera?- dice
-stasera?- dico, mi guarda in modo strano –stasera va benissimo-  torna sorridente, mi da il suo numero e mi dice che ci saremo visti qui alle otto. Annuisco e vado da Tony.
 
E’ sera, il mio armadio è sprovvisto di vestiti belli, di vestiti adatti. ‘questo no, questo no, questo no. così tanta roba e nulla da mettermi’ penso. Poi opto per qualcosa di semplice: camicia, giacca e jeans. Speriamo che la serata vada bene. 
Sono le otto e sono nel posto di incontro, non la vedo arrivare e penso che mi abbia dato buca. Sono disperato, me lo sentivo. 
Poi una ragazza con un vestito blu si avvicina a me, oddio è lei. 'cazzo' penso. 
-Salve Steve, stai bene così- dice lei, io a bocca aperta a mala pena ho ascoltato, ma annuisco 
-sei bellissima- dico, mette il suo braccio sotto al mio e ci incamminiamo. 

La serata procede bene, stiamo bene insieme, spero che non finisca mai come se il tempo so fermasse e noi restassimo qui a goderci il meglio del mondo. 
A fine serata andiamo a casa mia. Non so cosa possa succedere, ma qualsiasi cosa sarà strepitosa.




note dell'autrice: allora, è corto, è il massimo che ho potuto fare ma prometto che il prossimo capitolo mi impegnerò di più. 
Prola di lupetto (?)





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