but we're making all the same mistakes

di itstheinfinity_
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1. Edimburgh.
Leslie levò il viso e lasciò che la fredda aria di settembre le scompigliasse i lunghi capelli rossi. Gli enormi ed espresivi occhi verdi vagarono per le stradine di campagna, illuminate dalla calda luce del tramonto. Era tutto così perfetto... la fresca e verde erba, le foglie colorate degli alberi, le case di Edimburgo che svettavano in lontananza... Leslie corse fino ad un vecchio salice , il suo rifugio, dove lei e Simon, il suo migliore amico, si confidavano segreti, le insofferenze, i problemi di ogni adolecente. La giovane diede una distratta occhiata all'orologio che portava al polso e solo allora si accorse di essere tremendamente in ritardo. Corse come una paza verso la bici, appoggiata ad una vecchia ringhiera, e percorse i quattro chilometri che la separavano da casa. Quanto era bella Edimburgo, una città magica. E Leslie era senza dubbio una gran sognatrice, un po' all' antica forse. Finalmente raggiunse il suo condominio, e si affrettò ad inserire la chiave nella toppa e ad entrare. "Mamma, pa', sono a casa!" Subito la accolsero le calde braccia di sua madre, mentre in tono serio le diceva: " Noi dobbiamo parlare".





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