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Ancora una volta ambientata
durante il sesto libro. La mia mente bacata la vede anche come una sorta di
seguito di "L'unica cosa su cui puoi contare", ma in realtà non hanno molto a
che fare tra loro se non l'ambientazione. Siete liberissimi di ignorare questa
mia piccola convinzione xD
Ah, sappiate che mi ha dato il
tormento per tre giorni, quindi fatemi sapere cosa ne pensate, perchè non sono
proprio sicura di aver raggiunto i miei obiettivi! xD
Grazie a tutti, come sempre ^_^
Linda
Battaglie
Te la
ricordi quella notte, Draco?
Mi
trovavo a casa tua, forse perché mio padre era impegnato in un viaggio di
lavoro. Avevamo ascoltato per tutta la sera i racconti dell’orrore di quella
vecchia zia di Lucius un po’ svampita e, alla fine, quando Narcissa ci aveva
mandato a letto con la forza, proprio non ne volevamo sapere di prendere sonno.
Le ombre
del Maniero ci terrorizzavano, ricordi? Eravamo sicuri che se solo ci fossimo
distratti un attimo, una Banshee sarebbe apparsa dalle tende, mentre ogni rumore
fuori dalla porta ci appariva come i passi di un gigante infuriato che veniva
verso di noi. Trovammo un antidoto.
Ti
spostasti verso il margine del letto e battesti una mano sul materasso. In un
attimo, avevo attraversato la stanza, sperando di non cadere in nessuna
trappola, e mi ero infilato sotto le coperte con te. In due, vicini, potevamo
farcela, potevamo affrontare l’oscurità e le ombre e qualsiasi mostro fosse
apparso.
Restammo
svegli fino all’alba, non so nemmeno a parlare di cosa. Forse di Quidditch o
delle figurine delle Cioccorane. E poi, quando i primi raggi di luce misero fine
alla nostra battaglia, crollammo addormentati, stanchi, ma sereni. E ancora
vicini.
Te la
ricordi quella notte, Draco?
E non
ti sembra spaventosamente simile a questa?
È vero,
siamo più grandi, ma sono cresciuti anche i nostri mostri. Non siamo più di
fronte a una strega di palude. C’è l’aspettativa dei nostri genitori, annidata
tra le ombre. C’è la paura di fare delle scelte. Se aguzzi lo sguardo, potrai
vederci anche la morte, perfettamente a suo agio nell’oscurità attorno a noi.
Siamo
circondati, non vedi?
E allora
facciamoci coraggio, scivola sotto queste coperte e vieni più vicino. Nascondi
il braccio sotto il cuscino, non mostrarmelo e non guardarlo; farlo attirerebbe
i mostri e non è quello che vogliamo. Non stanotte.
Stanotte
abbiamo solo bisogno di sentirci un po’, senza nemmeno parlare. Ci sono i nostri
gesti a dire tutto ciò che serve: il tuo braccio appoggiato sulla mia pancia, la
mia mano tra i tuoi capelli, la tua testa sulla mia spalla, le mie labbra che ti
sfiorano la fronte.
E le mie
dita disegnano muti ti amo sulla tua pelle, come a voler tessere una
folle corazza per difenderti. Perché stanotte siamo qui, possiamo affrontare i
mostri insieme, ma domani, Draco? Dove saremo domani?
Te la
ricordi quella notte, Draco?
E
adesso giurami, giurami, che ti ricorderai anche questa.
Perché
non so davvero se questa battaglia la vinceremo.
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Prompt 074:
Oscurità della mia
Big Damn Table.
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