Avventure eroiche e non di un poeta ricercato per lasciva condotta. Capitolo primo. Disse la dama inchinandosi al vento : ” uomo, qual’è la tua arte, il tuo portento?” “Io son poeta” rispose quello. “Sono il menestrello di ogni bene e male” “Sono il giullare di ogni amore ” “Sono quello che riempie di dolci parole un oceano” “Sono quello che si ubriaca con la sola pronuncia del tuo nome, sono quello che rende passato ogni presente e storia ogni futuro” “Sono quello che muore ad ogni storto cenno e rinasce ad ogni tuo sorriso” “Sono , insomma, l’inventore di ogni amore , il poeta del tuo cuore!” “Sei proprio divertente” tuonò il vicino condottiero ” vorresti rubarmi la dama con le tue parole ?” “Sei solo un giullare!” “Non vedo armatura nelle tue spalle , non le briglie del tuo cavallo. Quante teste hai fatto in battaglia?” “L’unica arma che le mie mani hanno toccato è la mia penna , che di colpi duri ne sferra più di ogni spada” “una spada non potra mai cambiare la storia , perchè la storia è scritta dalla penna mia e di quelli come me ” ” e un dardo non potra mai infrangere un sogno , come possono i miei versi” si difese il poeta. “sei così sciocco che darti del giullare mi pare un complimento” ” se fossi stato un contadino ti avrei disprezzato di meno! avresti coltivato per la corte i più umili ortaggi . O anche se fossi stato un cacciatore. Ma voi sapete solo creare sogni per abbindolare dolci dame, e si sa che di sogni nemmeno la più umile persona potrebbe trovarci sostentazione, e nemmeno il piu alto condottiero , che tra l’altro ho la fama di essere io, potrebbe ucciderci un misero soldato nemico!”
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