Nota: capisco dal
silenzio che questa serie non piace molto... guardate che accetto
volentieri i commenti costruttivi, dite pure, non vi mangio ;) Ah,
forse aspettate lo smut? Manca ancora un po' - potrebbe arrivare prima,
con qualche recensione ;D
Quarta flashfic della serie. Angst a barili.
-----------------------------------------------
Il
semplice
trascorrere del tempo
Persevera finché avrai respiro. Non
si merita il perdono per cui non si è sofferto.
«Non mi fermerò finché non
avrò
rimediato.»
Ma la strada della redenzione è lunga
e, nel frattempo, i mondi si muovono.
Loki sente freddo. Ha fatto tanta di
quella strada da poter vomitare, e ora si fermerà.
«È finita, allora.» Vede polvere e
fessure, la terra si è spaccata sotto i suoi piedi. Troppo
arida.
«Vero? Niente più premio al traguardo.»
Thor china il capo. E' stanco –
esausto. Non è l'unico.
«Loki, non era una gara...»
Vorrebbe gridargli in faccia che allora
dovrebbe ottenere qualcosa indipendentemente dal risultato, e non
trovarsi a mani vuote dopo una vittoria. Vorrebbe buttarlo a terra e
dirgli che lo (ama) odia. E' arrivato, ce l'ha fatta, che brucino
all'inferno cinici e scettici. Tutto per niente? Thor non sa
chi gli ha
dato la
determinazione necessaria per–no, certo che no. Quando mai
Thor ha
guardato oltre il cortese velo delle apparenze? Non imparerà
mai. O
lo farà troppo tardi.
E Loki ha riavuto se
stesso, non se ne va davvero a mani
vuote. Solo che non
sta ottenendo ciò che desiderava di più, come al
solito.
«Portami ad Asgard» chiede, perché a
quanto pare non può evitare di umiliarsi. Umiltà
e amore, giusto?
Nel suo ventre si sveglia una vecchia scintilla di rabbia, spire
contratte che non sa contro chi aizzare.
Thor non lo guarda.
«Fratello, non è colpa tua»
dice. Fratello. «Solo che... senza che me ne
accorgessi, sono
cambiate troppe cose.»
Sono cambiati entrambi; e se il tempo
sa guarire, sa anche distruggere. Mentre smussava la fedeltà
e le
passioni di Thor senza che Thor lo volesse, qualcosa è
andato
irrimediabilmente perduto: così, per il semplice
avvicendarsi delle
stagioni.
«Ho amato te più di tutti, Loki. Ma
ho sempre avuto paura dei tuoi rancori.»
E per proteggermi, alla fine ti ho
dimenticato. Questo non lo dice. Non serve che lo faccia.
Ci sono molti tipi di Ragnarok, pensa
Loki, accettando la sua stretta di commiato: morti, oblio,
separazioni. E la linea passa sempre fra loro due, sempre.
«Finché hai respiro, persevera.»
All'alba, Loki si rialza e s'avvia
verso Asgard.
|