Era
morto…morto…Bulma non poteva ancora crederci,non
poteva
ancora smettere di sperare che quelle parole fossero solo frutto della
sua
crudele fantasia. Ma il dolore è reale,le lacrime che
impietose scendono dal
suo viso d’angelo sono vere. Lui non c’è
più…morto…così gli hanno
detto…così l’hanno
distrutta,annientata dentro.
Due braccia solide
l’avvolgono in un calore inconsueto,un
torpore dolce che fa da balsamo alle sue ferite, un calore a cui lei non è
abituata.
“Mi dispiace è
tutta colpa mia non ho potuto far niente per
salvare nostro figlio”
parole sussurrate con voce
roca,parole intrise di
disperazione…disperazione che solo un padre può
provare. Perché lui,che l’abbia
voluto o no,è diventato padre di un ragazzo,un saiyan,una
persona meravigliosa
che non c’è più.
Altre lacrime scendono dagli occhi di
Bulma ,altro dolore a
quelle parole…
Il calore abbandona il corpo della
giovane donna. Dei passi
che si allontanano,la paura che si fa strada nel cuore della ragazza.
No non
può abbandonarla anche lui..non ce la farebbe a sopravvivere
ad altro dolore.
“Vegeta non te ne andare
anche tu…tu che pio restare…ti
prego non andartene da me ho bisogno del tuo amore”
Ma Vegeta ha sempre fatto di testa
sua…forse l’amore,questa
volta, sarà più forte
dell’orgoglio
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