Hei ragazzo,credo di essermi innamorata di te.

di titeufinodrewino
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Squillò il telefono,erano circa le quattro quando Ayline si svegliò,anche se con malavoglia rispose.
-Pronto-
-E' la signorina Williams esatto?-
-Si perche'?- scatto' in piedi.
-Ehm suo padre ha fatto un incidente e ora e' in coma-
-Lui cosa?No aspetti mi spieghi tutto,non capisco cioe' sta scherzando vero?-
-Le pare che scherzi su queste cose?-
-No certo che no- chiuse la conversazione e corse in ospedale.
Finalmente dopo tutte le code che fece arrivò in ospedale.
Cercò di storcere informazioni ma nessuno sapeva nulla,finalmente un dottore la fece entrare nella stanza e le spiegò l'accaduto.
Appena lo vide corse da lui e pianse come una fontana.
Non riusciva a credere che fosse ridotto in quelle condizioni,attaccato ai quei stupidi tubi,voleva urlare parlargli ma qualcosa la bloccava ,aveva un nodo alla gola.
Passò le ore standogli accanto,accarezzandogli i capelli baciandolo e a dire qualche piccola parola.
Non riusciva a sorridere ,non riusciva a essere forte per lui ,aveva paura di perderlo per sempre e questo la bloccava.
Pianse cosi tanto da avere gli occhi gonfi,purtroppo l'ora di visita finì e nonostante non volesse la portarono via.
Urlò,si dimenò e imprecò ma gli infiermieri non si fecero scrupoli e la portarono via.
Alla fine si arrese e tornò a casa,appena mise piedi in casa trovò la madre in piedi ad aspettarla,sapeva che era davvero incazzata.
-Dove sei andata ? - le chiese ,era furiosa.
-Io io ehm-
-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-No e' solo che..-
-Dimmelo!-
-Ero in ospedale - disse ormai arresa.
-In ospedale e perche'?-
-Per papa'-
-Per tuo padre?Oddio cosa gli e' successo?-
-E' in coma-
-Lui c-c-osa?- detto questo cadde a terra svenuta.
Ayline si precipitò per prenderla al volo,la prese fra le braccia l'appoggio piano piano sul pavimento e le tirò gli schiaffi per svegliarla.
Dopo un paio di minuti finalmente si svegliò e si sedette sul divano,la figlia le porse un bicchiere d'acqua e la osservò.
Cercò di distrarla ma non ci riuscì, si sentii davvero in colpa.
Appoggiò la testa sulle gambe della madre e piano piano si addormentarono entrambe.




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