Gli Emissari del Sole Nero: memorie tra le pagine di un diario.

di Soul of the Crow
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Caro diario,
il primo giorno come Emissaria del Sole Nero sarà stato anche duro, ma posso dire che è andato abbastanza bene, anche perchè c’è chi è stato meno fortunato di me.
Per quale motivo? Nel luogo dell’allenamento, la Prigione dell’Eclissi Eterna, ti sottopongono a torture indicibili di cui preferisco non parlare ed è già tanto se una ventina dei 100 ragazzi e ragazze che erano all’inizio è riuscita a sopravvivere.
“Tutto pur di diventare più forti.”: ecco cosa continuava a ripeterci Pandora Sunlight, la donna che si occupava dell’addestramento di noi futuri Emissari; non si può dire che sia una persona tutto zucchero e miele, ma c’è un motivo dietro le azioni sue e della sorella.
Quale? Contrastare l’operato del Fifth Sector, o come preferisco chiamarlo io, la causa della scomparsa dei miei genitori.
Mi ricordo ancora com’è andata: avevo all’incirca sei anni quando è accaduto, c’è stato un incidente stradale dove io, i miei genitori e altre persone. I miei morirono sul colpo, e poco prima che la polizia arrivasse, io trovai una lettera che diceva:
“Vostra figlia è stata scelta per diventare una SEED del Fifth Sector. Se non ce la consegnerete spontaneamente…”
Il contenuto si fermava lì perché il resto della lettera era bruciato, ma me lo posso immaginare: l’ultima frase doveva essere “ne pagherete le conseguenze” e dovevano essere quelle.
Quando i poliziotti arrivarono, e scoprirono che io ero sopravvissuta e che non mi rimanevano parenti, finì in un orfanotrofio. Per mia fortuna non ci dovetti rimanere molto, poichè fui adottata da una persona che veniva spesso a trovare noi bambini del Sun Garden, e che scoprì in seguito, essere il fratello adottivo della direttrice dell’orfanotrofio: Hiroto Kira. Per me è diventato una persona molto importante, ed è l’unico che mi manca da quando sono qui alla Villa del Sole Nero.
Poco dopo la mia adozione, vidi qualcosa che speravo di non dover mai vedere: il suo volto triste e abbattuto.
Quando accadde di preciso? Un pomeriggio mi trovavo in casa a suonare il pianoforte, quando dalla finestra lo vidi che parlava con una ragazza dagli occhi e i capelli blu con qualche ciocca bianca, ma ad un certo punto era comparsa anche una donna sulla ventina dagli occhi azzurri e i capelli corvini; volevo vederci chiaro sulla faccenda, così uscì da casa, ma mi nascosi in un incavo nel muro vicino al cancello per non essere vista dai tre. Ad un certo punto, vidi la blu scappare via in lacrime.
Io rimasi nascosta, ma sentì ugualmente mio fratello e la donna dai capelli neri parlare: capì che la ragazza che se ne era andata aveva avuto una storia con mio fratello, ma lui la aveva lasciata perché non provava più gli stessi sentimenti di una volta e non voleva illuderla e che la donna dai capelli neri era una sua amica dai tempi del FFI di dieci anni prima.
Poco prima che la corvina se ne andasse, io rientrai e mi rimisi a suonare; quando mio fratello rientrò, non mi disse niente, si limitò a sorridermi e a salire al secondo piano per dirigersi in camera sua. Io dopo un po’ lo seguì, e dopo essere arrivata, lo vidi seduto sul letto ed era più abbattuto che mai; io entrai senza farmi sentire, mi sedetti vicino a lui e lo abbracciai; non voleva illudere quella ragazza fingendo di provare dei sentimenti che col tempo erano cambiati, e non volevo che cercasse di illudere me sul fatto che stava bene quando non era così.
Non passò molto tempo da quel giorno, che io sparì letteralmente di casa e mi ritrovai insieme ad altri ragazzi e ragazze in una villa nell’Hokkaido.
Da lì, è cominciata la mia avventura come Emissaria. Se non altro, ho rivisto il sorriso di mio fratello prima di andarmene.
Ora è meglio che vada, la Signora del Sole Nero ha chiamato noi Emissari Maggiori perché ci venisse affidata la missione della liberazione delle scuole dal Fifth Sector.
Lo giuro sull’Ode al Cielo e su quell’ultimo sorriso che ho visto da parte di Hiroto prima di venire qui.
Continuerò ad andare avanti e non mi arrenderò: lo farò per me e i miei compagni.
 
Kaori Kira.
 
 
Angolo di Emy
Questa prima shot la dedico a Debby_chan e la ringrazio per avermi permesso di usare ancora le sue OC: Kaori Kira e Sayaka Yoshino, la prima è la sorella adottiva di Hiroto e la seconda è la donna dai capelli neri e gli occhi azzuri di cui ho parlato.
Grazie anche a chi deciderà di leggere e magari lasciare una recensione.
Baci
Emy
 




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