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La
giovane guerriera
Di Starsayan e LORIGETA
Capitolo1: una
ragazza speciale
Un
pianeta emanava un inquietante luce rossa, rossa come
il sangue ed il fuoco dell’inferno, sperduto
nell’infinità dell’universo il suo nome
era conosciuto come Vegeta sei.
I Sayan, temuti,
odiati,
maledetti, popolo senza pietà, senza sentimenti, lasciavano
una scia di morte e
dolore.... All’interno della fredda
ed esenziale abitazione un giovane guerriero si stava preparando a
raggiungere
i suoi compagni, la missione affidatagli era di notevole importanza, la
distruzione totale di un pianeta e dei suoi abitanti per il solo scopo
di
impadronirsi di un raro minerale.
Gli occhi di ghiaccio del sayan si accorsero di una presenza oltre alla
sua nella stanza, voltò lo sguardo e la lunga coda ebbe un
fremito.
“Ti ho preparato la tuta, indosserai questa vero?”
La ragazza dai capelli
ondulati lo
scrutava attenta, da tempo era le sua
compagna e lo aveva reso padre di un maschietto, “Si questa
va bene, il tessuto
elasticizzato mi permette di muovermi agilmente” non
c’era gratitudine nella
sua voce, ma soltanto freddezza, il loro credo non permetteva di
esternare i
sentimenti, non lasciava spazio alla dolcezza e neppure ad un gesto
garbato.
“Tornerai presto?” Chiese lei muovendosi con la
grazia di una pantera, “Appena
avrò terminato, cercheremo di non lasciare superstiti, ma
credo non ci vorrà
troppo tempo per
sterminarli” disse il
giovane sollevando il braccio nerboruto e mostrando il palmo della mano
dal
quale scaturiva l’energia capace di cancellare vite,
speranze, e futuro.
“Al mio rientro voglio insegnare una nuova tecnica a Radish,
tra un mese
compirà dieci anni e potrà essere impiegato nelle
missioni minori”.
L’unico pensiero
rivolto al figlio
era per immaginarlo forte, vigoroso,
e crudele,
come un vero sayan
Bardak indossò la
tuta che aderiva
al suo corpo come
una seconda pelle e
infilò lo scudo per proteggere il
torace, “Sono pronto” disse e senza
voltarsi si incamminò per il lungo e
tetro corridoio dove vi erano sistemati tutti gli alloggi dei guerrieri
di
terzo livello, quelli meno meritevoli di
possedere benessere, solamente i più forti e spietati
riuscivano ad arrivare ai
piani alti dove la luce e l’ossigeno non erano soltanto una
sfuggente
illusione.
L’interminabile buio e freddo passaggio condusse il guerriero
nella sala
comando dove i compagni lo attendevano trepidanti,”
Finalmente sei arrivato” Toma
si fece avanti e lo trascinò in disparte, “Che
succede ? C’è qualche problema?
“ Chiese Bardak notando il modo avventato
dell’amico “Ci potrebbe essere,
purtroppo hanno aggiunto un nuovo membro alla squadra proprio oggi,
è una
novellina di sedici anni.” Il viso del guerriero si contrasse
in una ,smorfia di
rabbia e disappunto “ Una ragazzina? Ma chi è
stato..” Toma lo interruppe
cercando di calmarlo “ E’ la figlia di Kurten, il
comandante Kurten.” Bardak
rimase in silenzio, il sayan appena nominato era conosciuto per la
forza
straordinaria e il valoroso coraggio...Un mito vivente a Vegeta sei.
“Ho capito, la seguirai tu, mentre io cercherò di
portare a termine la
missione!” Disse rassegnato, non vi era
nulla che potesse fare se non accettare il nuovo membro nella squadra.
Dopo pochi minuti i sayan si sistemarono nella navicelle monoposto
soltanto Bardak attendeva impaziente l’arrivo del nuovo
soldato
“E’ in ritardo!” Disse digrignando i
denti e agitando la coda, gli occhi
erano fissi e immobili sulla porta metallica la cui l’apertura era accompagnata da uno
stridulo suono,
lanciò uno sguardo contrariato al compagno che intravedeva
dall’ oblò della
navicella e si girò di scatto, la porta si era finalmente
spalancata.
La ragazza che avanzava a passo sicuro verso di lui era
straordinariamente bella, i capelli nerissimi e lunghi fino alla vita e
gli
occhi della stesso colore intensi e brillanti, il viso delicato
nascondeva le
origini e il seno pronunciato era una rarità per una donna
sayan.
Rimase fermo, era avvenente, diversa, solare.
La giovane si fermò mettendosi sull’attenti,
rigida e impettita pronunciò
il suo nome,
“Comandante mi chiamo Kira e sono stata affidata alla sua
squadra,” il
tono leggermente agitato tradiva apprensione mentre gli occhi nerissimi
incrociavano quelli altrettanto cupi di Bardak.
Il guerriero avvertì una strana sensazione in tutto il
corpo, non gli era mai
successo di sentirsi
confuso davanti ad
una donna.
Continua...
Questa ff è scritta a quattro mani....
Starsayan
e LORIGETA due amiche
impazzite per dragonBall...
RECENSITE....
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