trick
Trick or treat?
Il 31 ottobre è arrivato inesorabile.
Sono passati esattamente dieci mesi da quella sera di gennaio, in cui,
sopra lo scomodo tetto della mia casa, avevo confessato a Helena quanto
l'amassi. Inizialmente avevo pensato, pessimisticamente come al mio
solito, a un suo rifiuto; poi lei si era avvicinata e mi aveva baciato.
In quel lasso di tempo avevamo litigato come pochi possono fare, e ci
eravamo presi per il culo come sempre, eravamo stati il contrario di
due dolci fidanzatini; lei con le sue freddure, io ad assecondarla e a
provocarla. Insomma, siamo lontani anni luce dallo stereotipo di coppia
Mary Sue e Gary Stu, Bella Swan ed Edward Cullen.
L'orologio segna le 9.30, in casa di Helena i termosifoni rendono
l'atmosfera calda e accogliente, e io sono nel suo letto, avvolto tra
le lenzuola cremisi.
''Buongiorno amore della mia vita, mia dolce zolletta di zucchero con
il miele. Come ti sei svegliato? Vuoi che ti prepari la colazione?
Vediamo, ho pane, Nutella, marmellate, latte, miele...' comincia a
elencare.
Alzo la testa dal cuscino e sbadiglio assonnato.
''Zolletta di zucchero con il miele, ti ho mai detto quanto ti amo?''
sussurra con voce eccessivamente e forzatamente smielata.
Qualcosa non va. Lei è dolce solo quando le conviene.
''Sei incinta e il padre non sono io?'' mormoro sospettoso
assottigliando gli occhi.
''Oh, ma tesoro!'' esclama stupita ''Non potrei mai tradirti'' come no...
''Allora è qualcosa di più grave.'' affermo.
Comincia a guardarsi intorno nervosamente, in cerca di parole.
''Hai macchiato la tappezzeria della mini con il tuo fottuto smalto?''
la accuso.
''No.'' nega scuotendo la testa ''Diciamo che è qualcosa di
più... grave.''
Più grave della tappezzeria, dovrei cominciare a
preoccuparmi.
''Cosa è successo?'' chiedo impaurito.
''Beh, ecco, tra due ore potrebbe arrivare Lux.''
risponde abbassando il tono della voce sulle ultime parole, in modo che
io non possa udirle.
''Puoi ripetere?'' domando retorico, alzando gli occhi al soffitto.
''Lo sai che è uscito un nuovo film horror? Potremmo andare
al cinema e guardarlo.'' cerca di sviare il discorso.
''Hell...' la riprendo.
''So come mi chiamo, Zayn.''
Sbuffo pensando a quanto il nostro rapporto non sia cambiato per nulla.
''Ieri sera non eri così acida.'' sorrido sornione.
Io di sicuro sono più schietto con lei.
Mi fulmina con lo sguardo, che subito di addolcisce. Si avvicina al
letto ancheggiando sensualmente, poi si inginocchia sul materasso e
comincia a gattonare verso di me.
La bastarda conosce i
miei punti deboli.
''Adesso non pensare, Zayn.'' sussurra con voce provocante ''Non
preferiresti-''
''Dei deliziosi Cereali Cheerios?'' la interrompo facendo appello al
mio autocontrollo ''No, vorrei solo capire cosa è successo.''
''Stronzo, rovini sempre i momenti più belli.'' sibila
accasciandosi sul piumone.
''Io rovinerei i momenti più dolci?''
''Sì, tu.''
''No, tu.''
''Sì.''
''No.''
''Sì.''
''No.''
''Sì.''
''Basta.'' intervengo scocciato ''Devo ricordarti che eri te la stronza
che invece di baciarmi mi faceva soffrire tenendomi sulle spine?''
Sbuffa e prende fiato.
''Lo sai che ti amo, no?'' comincia a parlare.
Annuisco.
''E lo sai che ci tengo a te?
Continuo a far cenno con la testa.
''E sai anche che il P greco corrisponde a 3.14, con buona
approssimazione, oppure sarebbe chiedere troppo?'' sdrammatizza.
''Non fare tutti questi giri di parola.'' taglio corto.
''E va bene. Come sei noioso, sembri mio nonni quando Jeremy gli
solleticava la pianta del piede con una piuma mentre russava, allora
lui si-''
''Hell.'' la interrompo nuovamente.
Quando è logorroica è nervosa e quando
è nervosa ha qualcosa da nascondere.
In meno di un secondo il mio cervello elabora due ipotesi, una
più catastrofica dell'altra: vuole prendersi una pausa di
riflessione, oppure hanno annullato la partita del Manchester United.
''D'accordo, te lo dico. Tra meno di novanta minuti arriva Lux con la
sua famiglia e noi dobbiamo andarla a prendere all'aeroporto.''
Mi paralizzo sul posto, mentre il sangue mi si raggela nella vene.
''Hai detto... LUX?'' balbetto.
''CHE
SCHIFO. Io lo dico a Charlie.''
urla Lux.
Io
amo i bambini, ma questa, oltre a sembrare indemoniata e posseduta da
chissà quale spirito, è contro ogni tentazione.
Sento
Helena borbottare qualche imprecazione in una lingua che non mi
appartiene, così prendo la manina alla piccola peste.
''Tu
sei il suo fidanzato?'' domanda slinguazzando il cono variopinto.
Sospiro
rumorosamente, ''No.''
''E
perché l'hai baciata?''
''È
stata lei a baciare me.''
''Non
è vero.''
''Sì
che lo è. E adesso lo dico a Charlie che poi ti picchia.E fa
bene.''
''Lux,
ti prego.'' la prego cercando di dissuaderla.
''Non
dirò nulla ad una condizione.''
Le
faccio cenno di continuare con la netta impressione che sto per farmi
infinocchiare da una bambina.
''Farai tutto quello che
voglio.''
I ricordi di quella giornata si fanno spazio nella mia mente: posso
ancora avvertire il sapore della mia bile amara dopo che la catastrofe
ambulante mi aveva costretto a salire sulle montagne russe.
''Scherzi, vero?'' mi accerto, sperando in una sua risposta positiva.
''No.''
Che l'incubo del giorno di Halloween abbia inizio.
***
I novanta minuti sono passati troppo in fretta e ora, io e Helena siamo
all'aeroporto di Heatrow.
''Non essere nervoso.'' mi rassicura.
''Come posso non esserlo? Tua cugina è il mio incubo. La
vedo
bene in un film dell'orrore: ''Come spaventare il ragazzo di tua cugina
con una semplice e facile mossa''.''
''Oh, ma dai. Lou mi ha detto che si è calmata, in parte.''
sussurra avvicinando le nostre labbra.
''Lo spero.'' rispondo mordicchiandole il labbro.
''CHE SCHIFO.''
Una voce alle nostre spalle ci fa sobbalzare. La stessa voce di undici
mesi prima, la stessa bambina di trecentotrentaquattro giorni o
giù di lì.
Helena abbraccia la zia hippie e lo zio coglione, per poi fare lo
stesso con la nana malefica.
''Ciao, Zayn.'' sorride malefica quest'ultima.
Sbaglio o in quella smorfia c'era un non so che di sadico?
''Ragazzi.''
chiede Dandy ''Stasera avete da fare?''
Nessuna festa in programma, nessuna uscita particolare, nessun
appuntamento, nessuna partita degna di nota, nessuna... Forse
è
meglio non informare il rincoglionito della vita sessuale di sua nipote.
''No.'' rispondiamo in coro.
''Oh, perfetto.'' interviene Clou ''Io e lo zio andremo al ristorante,
voi porterete Lux a fare dolcetto o scherzetto.''
''Ma non possiamo, cioè, insomma...'' cerca di ribattere
Helena.
''Dolcetto o scherzetto?'' ghigna la bionda in mia direzione.
***
''E dai, è solo per questa sera.'' cerca di convincermi la
rossa.
''Io non esco di casa conciato così.'' protesto.
Indosso dei ridicoli
pantaloni neri attillati,
una ridicola camicia
nera attillata,
un ridicolo
mantello nero e rosso sangue. Ma questo non è nulla in
confronto a come è ridotto il mio povero viso.
Una pasta pastosamente
bianca ricopre tutta la pelle, le labbra sono colorate da un ridicolo e pastoso
rossetto scarlatto, e dalla bocca cola un rivolo di matita del medesimo
colore. La cosa peggiore, però, sono gli occhi: l'eyeliner e
l'ombretto nero colano sotto di essi.
Un esperimento che voleva farmi sembrare Dracula, ma è
riuscito
solo a farmi apparire una copia mal riuscita di Marilyn Manson.
''Sweet
dreams are made of this, who am I to disagree?'' canticchia
Helena specchiandosi accanto a me.
Lei invece è stupenda. Indossa un vestito nero attillato con
un
corpetto di pizzo rosso, che fa molto ''5o sfumature di grigio''.
''Dove credi di andare con quella stoffa?'' la osservo critico.
''Geloso?''
Sto per risponderle quando una terza voce irrompe nella discussione.
''Allora, siete pronti?'' domanda stizzita Lux.
''A te non serve la maschera, mocciosa.'' sibilo sotto voce alludendo
al sue mantello da strega.
***
Suoniamo al primo campanello del primo viale. Mi sento un tantino
ridicolo.
''Giovanotto, non sei troppo grande per le caramelle?'' domanda una
vecchietta tenendo in mano una scatola di dolciumi.
''Signora'' sibilo a denti stretti ''è per la bambina.''
concludo indicando la Malefica che sorride maligna.
La sua espressione cambia quando la donna si volta verso di lei.''
''Dolcetto o scherzetto, signora?'' dice con voce angelica, facendo
ridacchiare l'anziana che le porge le caramelle.
A noi niente,eh? penso mentre quella si chiude la porta alle spalle.
''Bene, ora che hai fatto il tuo dolcetto o scherzetto possiamo anche
tornare a casa.''
''Cosa? Ma dobbiamo fare tutte le case.''
Quando Lux dice tutte le case, intende davvero tutte le case.
Dalla prima villetta all'ultima. Le abbiamo girate tutte.
''Ci è rimasta solo questa.'' constata indicando una villa
inquietantemente viola. Fa per avvicinarsi e suonare, ma la blocco
sostituendola e pigiando il tasto metallico.
Le faccio la linguaccia e aspetto che vengano ad aprire.
La porta si spalanca e ne appare un bambino bianco come un cadavere e
vestito di nero.
''Sì?'' domanda cortese.
Mi sento imbarazzato: lui è più maturo di me.
''Dolcetto o scherzetto?'' domanda Lux.
Sorride enigmatico.
È un attimo che sento qualcosa di appiccicoso precipitarmi
addosso, seguito da altre di quelle sostanze.
''Ahi... ah.. oh, che cazz...'' urlò mentre il bambino mi
riempie di uova.
Sento la risata delle bionda perforarmi i timpani.
''Beccati questo.'' sbotta Lux spruzzandomi di spray filante.
''Brutti stronzi... mocciosi.'' borbotto cercando di proteggermi dagli
attacchi.
''Come hai chiamato mio nipote e quest'adorabile bimba?'' gracchia una
vecchia dall'ingresso.
''Eh? Come? Io? No, cioè...'' tento di giustificarmi, ma la
donna afferra una borsa bella pesante.
Capisco le sue intenzioni e comincio a scappare, ma quella corre come
una gazzella.
''Vieni qui, disgraziato!'' urla battendomi l'oggetto in testa ''Come
osi prendertela con i più piccoli?'' continua a farmi male.
Inciampo su un sasso nel giardino e l'anziana ne approfitta per
prendermi a borsate.
L'ultima cosa che vedo è Lux sorridere maligna mentre,
insieme al bambino in nero, si strofina le mani.
''Ehi, vuoi la cioccolata?'' domanda quest'ultimo.
Lei annuisce e insieme scompaiono in casa.
Tra Maligni ci si
capisce.
My
corner c':
Bene,
cos'è sta schifezza?
Non
so nemmeno con che faccia la pubblico, ma non fa nulla.
è una missing-moment/continuo della mia fan fiction ''Who
would have thought it would end up like this?''
Spero di essere almeno riuscita a farmi scappare un sorriso.
Fatemi sapere che ne pensate :)
-Frances
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