Ecco il messaggio con cui mi si autorizza alla traduzione: "That would
be absolutely amazing." (Sarebbe assolutamente meraviglioso.)
Ecco la fic originale.
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And Again
Lo chiamano “gentile”. Lo chiamano
“coraggioso”. Tutti
tranne uno. Forse è quello l’inizio di tutto.
È affascinato. Vuole sapere come
funzioni quella mente caotica. Gli altri evitano il tenebroso principe
secondogenito, ma lui vi vede solo bellezza. Il suo interesse viene
ricambiato
solo col disprezzo, eppure non fa altro che attrarlo di più.
A mano a mano che crescono il suo interesse assume una
forma più fisica. I primi sogni che fa sul condividere un
letto con qualcuno
riguardano Loki. È sempre Loki. Nessuno potrà mai
essere messo a confronto con
il mago. Ma gli uomini non vanno a letto con altri uomini ad Asgard.
È una
relazione che non può esistere.
Ma Loki è sempre stato bravo a tenere i segreti.
Vince battaglia dopo battaglia, combatte al fianco di
Thor. Loki rimane all’ombra di Thor, vegliando su di loro.
Nessuno apprezza mai
il contributo di Loki alle battaglie, come lui finisca sempre col
salvare loro
la pelle. Lui lo vede. In silenzio, porta Loki in disparte e lo
ringrazia. Ogni
volta Loki alza gli occhi al cielo e lo lascia per seguire Thor. Thor
è sempre
capace di mantenere vivo l’interesse del fratello.
Quando i suoi desideri diventano più di quanto possa
sopportare, comincia a portarsi a letto donne dai capelli scuri. Si
gettano insieme
sul giaciglio, eccitati e accaldati. Fa sempre attenzione a non
chiamare il
nome del principe, quello che finge di portarsi a letto. È
sazio, ma mai
soddisfatto. Loki, ovviamente, nota il suo interesse. Il disprezzo
dell’Ingannatore verso di lui cresce. Il suo cuore fa male
ogni volta che vede
quegli occhi di smeraldo.
Thor non la riconosce. La forma femminile di Loki è un
concentrato di bellezza. Tutto ciò che riguarda Loki
è sempre bello. Il
principe biondo si china più vicino, scherza ad alta voce,
le mette un braccio
indesiderato intorno alla vita. Gli fa pizzicare la pelle. Come fa Thor
a
essere così cieco?
Quando ne ha avuto abbastanza Loki scivola via
dall’abbraccio di Thor con grazia, solo per finire di fronte
a lui. Si inchina
davanti a lei, il più dolce dei sorrisi gli danza sulle
labbra. “Mia signora”.
“Lord Balder”. La sua voce è come una
frusta, ma lui
sarebbe volentieri vittima della sua rabbia se significasse avere tutta
la sua
attenzione concentrata su di sé. Lei gli gira attorno e si
perde nella folla di
cortigiani.
Thor ride sonoramente e gli batte una mano sulla schiena.
“È una donna ostinata, amico mio. Neppure io sono
riuscito ad affascinarla!”
Lui sorride, forzato, mentre Thor continua a ridere.
Rimane soltanto quanto basta perché sia considerato
accettabile prima di
abbandonare a propria volta la sala dorata.
Non prende un’ancella dai capelli scuri da portarsi a
letto quella notte. Invece, prende in mano il proprio pene, immagina di
stare
spingendo nel corpo morbido, cedevole di Loki, che lei appartenga solo
a lui.
Immagina di riempirla del proprio seme, di prenderla ancora e ancora
mentre
viene appesantita dal suo bambino.
Perché non dovrebbe immaginare Loki come sua moglie? Se
riesce a convincere Loki a rimanere una donna, beh, allora non
c’è ragione per
cui Odino dovrebbe rifiutare il loro matrimonio. La loro relazione non
avrebbe
bisogno di rimanere segreta. Potrebbe dichiarare pubblicamente il
proprio amore
per il principe (la principessa).
Non è là per Loki quando l’Ingannatore
ne ha bisogno. I
dettagli dell’intera faccenda sono tenuti segreti, ma
l’autentico retaggio di
Loki in qualche modo si diffonde a corte. Non gli importa. Se non
altro, ama
Loki ancora di più.
Thor riporta indietro Loki in catene. Odia il principe
per questo, perché umilia l’Ingannatore in quel
modo. È come se un drago nel
suo petto sollevasse lentamente la testa. Ha dormito dentro di lui per
tutti
questi anni, e questo è l’evento che lo risveglia.
Thor non è degno. Thor è lo
stesso ragazzino arrogante che non riusciva mai a vedere il dolore del
proprio
fratello. Alla fine si permette di ammetterlo: odia Thor.
Odino gli concede una visita alla cella di Loki. “Oh,
Loki,” sussurra, mettendosi in ginocchio davanti alla
divinità in catene,
arrabbiata. “Dovevi solo chiedere. Mi sarei inginocchiato
dinanzi a te. Ti
avrei servito”. Appoggia una mano sul ginocchio di Loki,
facendola scorrere
lentamente lungo la coscia dell’Ingannatore. “Avrei
dato la mia vita per la tua
causa”.
Loki può solo lanciargli un’occhiataccia.
L’Ingannatore è
legato, i ceppi bloccano la sua magia, la museruola mette a tacere le
sue
parole. Le guardie li hanno lasciati soli. Si fidano di lui. Sarebbe
semplice
prendere Loki ora. L’Ingannatore non sarebbe in grado di
combatterlo. Il suo
adorato, adorato Loki.
No. Respinge l’idea. Vuole che Loki lo desideri. Vuole
sentire l’Ingannatore gridare il proprio piacere. Si china in
avanti, premendo
un bacio contro la museruola d’argento. “Dolce
Loki,” sussurra, accarezzando la
guancia dell’Ingannatore.
Lo sguardo freddo di Loki lo segue quando finalmente se
ne va.
Giunge notizia che Loki è scappato. Non è
sorpreso. In
realtà, si aspettava che l’Ingannatore facesse
prima la propria mossa.
Ciò che lo sciocca nel profondo è quando Thor
torna con
la notizia che Loki si è preso un amante mortale. Thor
è gioioso, perché il
mortale è uno che combatte al fianco del Dio del Tuono.
Apparentemente, il
mortale ha rimesso in riga l’Ingannatore. Lui si fa beffe
della sola idea. Loki
è Loki. L’Ingannatore non permetterà a
nessuno di “rimetterlo in riga”.
Lui aspetta, come ha fatto per così a lungo finora. Il
mortale di Loki alla fine morirà, presto.
L’Ingannatore tornerà ad Asgard, con
il perdono di Odino. Lui aspetterà, lui sarà
là, come è sempre stato.
Ma, quando Thor torna di nuovo, questa volta la solita
gioia assente, lui ha paura. Si sussurra solo all’interno
della famiglia reale
e tra gli amici più intimi del principe: Loki ha smesso di
mangiare le mele di
Idunn. Progetta di morire insieme al proprio amante mortale, di
seguirlo in
Hel.
Un mondo senza l’Ingannatore, la sua mente non riesce a
comprenderlo. Persino provare a pensarci fa tremare il cuore del
guerriero.
È ovvio che vada fatto qualcosa. Non può
permettere che
ciò accada. Ma deve muoversi in fretta. Non rimane molto
tempo, e c’è molto da
fare.
La scomparsa di una delle mele di Idunn è un mistero. Un
simile atto di norma sarebbe attribuito a Loki, ma non avrebbe alcuna
ragione
di ricorrere al furto; non quando Frigga supplica, ogni tentativo
più
disperato, perché il figlio adottivo accetti il frutto.
Nessuno sospetta di
lui, nemmeno quando scompare proprio dopo l’incidente.
È stato via per anni,
viaggiando attraverso i reami, ma non è insolito per lui.
Nessuno chiama in
causa le intenzioni di Balder il Gentile.
Quando arriva, Loki e il suo amante mortale dormono,
stringendosi. La sua presenza avrebbe dovuto svegliare
l’Ingannatore, ma ha
cercato per anni l’incantesimo che lo nasconde. Sa che
c’è un’unica
possibilità.
Loki non sa che lui è là, non finché
non è a cavalcioni
dell’Ingannatore per tenerlo giù. E oh, cosa ha
fatto questo odioso mortale
all’oscura gloria di Asgard? I capelli di Loki, una volta
neri, sono grigi. Ci
sono rughe intorno agli occhi e sulle mani del mago. La sua forza, una
volta
spaventosa, è andata, la sua magia esaurita. Perlomeno, a
Loki non resta
abbastanza per sciogliere l’incantesimo che lui ha scagliato
su di sé. Questo
non è il suo Loki. Questo è un Loki che ha
permesso a se stesso di farsi
corrompere da questo mortale!
Quanto
odia questa parola!
Spinge la fiala di liquido giù per la gola di Loki (non
ha intenzione di rischiare di costringere il mago a inghiottire una
mela
solida) prima che l’Ingannatore sia del tutto sveglio, prima
che possa capire
cosa sta succedendo.
Preme una mano grande sulla bocca e sul naso di Loki.
Loki lo combatte, ma lui comprende che la mela sta facendo il proprio
dovere;
ciocche grigie tornano nere, le rughe intorno agli occhi si
ammorbidiscono. Non
toglie la mano finché Loki non inghiottisce tutto il
liquido, e l’Ingannatore
che ama così tanto giace sotto di lui.
Loki emette un singhiozzo appena riesce a respirare di
nuovo. L’Ingannatore lo spinge via con rinnovata forza.
Questo sveglia il
mortale. Lui guarda mentre Loki prende l’uomo tra le braccia,
mentre il mortale
accarezza il volto di Loki. Lascerà che Loki gli dica addio.
Alla fine Loki
capirà il proprio amore fuori luogo, ma ora non è
il momento.
“Tony. Tony, mi dispiace così tanto,”
sussurra Loki. Cosa
ha fatto questo mortale? Loki non si scusa mai, Loki non sbaglia mai.
“Shh, baby. È tutto okay.” La voce del
mortale è debole.
La sua ora è vicina. È arrivato appena in tempo
per salvare il suo Loki.
“No! No, non è vero! Stai morendo! Stai morendo
senza di
me!” Il corpo di Loki è scosso dai singhiozzi. Non
ha mai visto l’Ingannatore
così sconvolto.
“Adesso vivrai.”
“Non voglio!”
Gli si spezza il cuore.
“Ma lo farai.” Per un momento il mortale
è ancora una
volta il guerriero che ha combattuto al fianco di Thor.
“Tony, non costringermi,” prega Loki.
“Ti amo, piccolo cervo.”
Tra loro passa qualcosa che lui non può capire. I
singhiozzi di Loki si spengono. L’Ingannatore prende la mano
del mortale,
baciando le dita avvizzite. “Eri mio, Tony.”
“Lo sarò sempre, baby.”
E poi basta. Il mortale cessa di respirare.
Loki non risponde quando chiama il nome dell’Ingannatore.
Né si oppone quando lo porta via dal mortale. Culla Loki
vicino al proprio
petto, l’Ingannatore guarda il mondo con occhi che non vedono.
Loki continua a non rispondere. Lui avrebbe voluto
tornare subito ad Asgard, così che Loki possa essere
confortato dai propri
familiari. E una volta che il lutto fosse terminato,
l’Ingannatore avrebbe
capito cosa aveva fatto. Loki lo avrebbe finalmente amato.
Ma Loki sprofonda in uno stato di dormiveglia. Così
aspetta ancora, questa volta in una casa midgardiana vuota. Loki si
sveglierà,
l’Ingannatore non si arrende mai, e quando lo
farà, andranno a casa. Sogna la
loro vita, il loro futuro. È così vicino alla
felicità adesso.
Si prende cura dell’Ingannatore. Sveste Loki, fa il bagno
a Loki, tocca Loki. Ancora una volta quegli oscuri desideri si
insinuano nella
sua mente mentre le sue mani scorrono sulla pelle soffice. Ancora una
volta
Loki non ha il potere di fermarlo. Potrebbe, potrebbe…
sarebbe così facile. Ha
aspettato così a lungo, tanto, tanto a lungo.
Ma ancora una volta rifiuta. Il pensiero che Loki lo
supplichi, che Loki lo ami, è troppo forte. Non
può rischiare la propria
felicità ora, non dopo tutto ciò che ha passato
per arrivare a questo punto.
Viene a sapere del funerale del mortale, ma non delle
comunicazioni preoccupate da parte degli amici del mortale. Tutti loro
sanno
che Loki è stato con il mortale, tutti sanno che Loki non
avrebbe lasciato il suo
mortale. Non viene a sapere di come lo cerchino disperatamente.
Così la routine continua. Si accontenta di aspettare. Che
è ciò che fa…
Fino al dolore acuto nel suo petto. Abbassa lo sguardo e
vede la lancia che gli trafigge il cuore, la mano di Loki stretta
sull’estremità.
L’Ingannatore lo fissa con un tale odio che non
può mentirsi circa i sentimenti
di Loki. Eppure, questo non gli fa cambiare idea.
“Ti amo.”
Forse non l’ha detto ad alta voce. Lo sguardo di Loki non
si ammorbidisce, non c’è comprensione in quegli
occhi di smeraldo. Lo dice di
nuovo. Forse Loki è ferito. Di colpo, spruzzi di sangue
appaiono sugli abiti
dell’Ingannatore. Prova a chiedere e appare più
sangue. C’è del sangue nella
sua bocca, che rende difficile parlare.
“Ti amo.” Ancora.
Il volto di Loki svanisce alla vista.
E ancora…
Si trova dinanzi a un trono. Sa chi è la donna anche se
il suo viso è coperto da una maschera nera. Ha gli occhi di
suo padre.
E ancora…
Si meraviglia, freddo e grigio.
E ancora…
Sopra di lui il mondo trema.
E ancora…
Il Ragnarok è cominciato.
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