Unforgettable.

di nevermindSARA
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Demi mava il suo lavoro, amava ciò che la sua vita era diventata, ma spesso la gente non capiva che tutto questo non bastava.
I soldi non fanno la felicità. Lei lo sapeva bene, lei che aveva avuto la forza di rialzarsi e che quella forza se l'era tatuata sui polsi, per sapere di poterla trovare lì, ogni volta che ne avesse avuto bisogno.
Stay strong, c'era scritto.
Aprì il secondo cassetto del comodino, quello che si era proibita ormai da tempo. 
Ci trovò foto, tantissime foto, vide una piccola Demi sorridente, in costume, e una foto in cui abbracciava Alex, un vecchio amico. Chissà che fine aveva fatto. Scavò più a fondo. Braccialetti, collane, qualche cartaccia che sicuramente un tempo aveva un valore particolare e delle buste, parecchie, rilegate insieme. 
Ne aprì una a caso.
"Amore mio", cominciava. Non volle andare oltre, ma non poté fare a meno di notare la firma, il modo buffo in cui faceva le J e la sua risata quando Demi glielo faceva notare.
Non aveva più sentito Joe dopo quella sera, mai sul serio. Qualche parola di cicostanza, qualche "come va?" buttato lì, ma mai una conversazione seria. Una delle loro, come le definiva lei. Perché Joe e Demi parlavano davvero di tutto e si capivano, si capivano davvero.
Mise da parte le lettere.
Trovò una foto con Selena e si ripromesse di chiamarla, vecchi testi di canzoni che non aveva il coraggio di buttare e un cartoncino, abbanstanza grande, ripiegato tre o quattro volte. Lo aprì. Era pieno di fotografie di due ragazzi sorridenti, chiunque l'avesse visto non avrebbe potuto fare a meno di pensare che erano perfetti, insieme. E come dargli torto, lo pensava anche lei, prima che tutto finisse.
Joe con in mano una chitarra, Joe e Demi durante le riprese di Camp Rock, Demi sulla spiaggia, Joe e Demi mano nella mano, Joe e Demi ai tempi di Send it On, Joe e Demi durante un concerto.
Joe e Demi.
Joe e Demi.
Joe e Demi.
Jemi, come li chiamavano i fans. Avevano riso per ore, quando avevano letto quel nomignolo. Uniti per sempre, si erano detti.
Demi si guardò i polsi: Stay strong. 
Lei era molto più forte di quanto la gente credeva, molto più di quanto credeva anche lei stessa.

-Non è il nostro momento, lo sai anche tu.
-Magari un giorno lo sarà.
-Sì, magari. Chiamami, se mai arriverà.
-Mi mancherai.
-Mi mancherai anche tu.


Si erano salutati così, senza urla. Nessun pianto, non in quel momento almeno.
Le parole le erano rispuntate prepotentemente in testa, sovrastando altri mille pensieri. 
Prese il cellulare.
Rubrica.
Joe.
Avvia chiamata.
Cliccò.




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