-Ora,
esigo che tu mi spieghi l'utilità di questa
segretezza.- disse Octavian, lanciando un'occhiata verso Camp Jupiter,
mentre si allontanava.
-Ordini superiori.- gli rispose. -Ma non
lo capisco neppure io, se devo essere sincera.
Octavian inarcò le sopracciglia con aria sorpresa.
-Insolito. Mi aspettavo la solita risposta pronta.
-Spiacente di deluderti.-
replicò la ragazza, scrollandosi la treccia di capelli
corvini dalla spalla senza leggerezza. -Tanto, malgrado tutta questa
segretezza, la missione verrà minuziosamente riportata in
tutti i suoi dettagli dallo scriba del Campo, quindi anche per me
dovercene andare così risulta alquanto inutile.
Octavian sbuffò. -Già che c'eravamo, avremmo
potuto fare una festa d'addio o qualcosa del genere.
Reyna soffocò una risata. -Non sapevo potessi fare
dell'umorismo.
Octavian non le rispose.
-Non potrai mai sapere tutto...
Sdraiato
sul prato, mentre Reyna trafficava nella propria tenda, se ne
stava Octavian, intento a rimuginare su quella stranezza.
Mandare Reyna in missione? Che scelta stupida.
E perché aveva dovuto accompagnarla lui? Non erano nemmeno
alla ricerca dei Libri Sibillini! Che cosa avrebbe potuto importare ad
Octavian il successo di una missione di cui, peraltro, non era tenuto a
sapere lo scopo?
E voleva tornare al Campo anche perché non si sentiva a
proprio agio solo in compagnia di Reyna.
Sapeva benissimo che avrebbero presto iniziato a litigare, come loro
solito, e Octavian era troppo stanco per mettersi a discutere con
quella dispotica figlia di Bellona.
Oltretutto, sebbene Octavian pensasse che Reyna fosse un pessimo leader
e per quanto detestasse che non gli permettesse di andare alla ricerca
dei Libri Sibillini, gli seccava litigare con Reyna, non
perché fosse una scocciatura quanto per il fatto che gli
provocasse una morsa al cuore.
And everytime
you look at
me
I could go crazy but I don't
Say it but I won't
'Cause I'd rather be alone
Than lose you
-Mi
odierò a vita per
questo.- ripeté Octavian per l'ennesima volta, facendo
collidere in modo poco gentile il proprio pugno con la propria fronte.
Si considerava un ingenuo per il fatto di credere di avere qualche
chance con Reyna, malgrado avesse preso nota del "fattore Jason Grace",
come soleva definirlo.
-Stupido "fattore Jason Grace".-
sbottò Octavian, strappando dei fili d'erba dal terreno e
lanciandoli ai propri piedi. -Essendo un fattore, perché non
se ne va in una fattoria anziché rovinare Camp Jupiter con
la sua aria da Olimpio sceso in terra?
-Ehi, Octavian, stai parlando da solo
come i matti?- esclamò Reyna dall'interno della propria
tenda.
-Non sono affari tuoi!-
ribatté il biondo, secco.
Si tirò un altro pugno sulla fronte: Jason Grace il
magnifico non le avrebbe mai risposto così.
Sarà stato per quello che Reyna ed il meraviglioso Jason
Grace non litigavano mai?
E se Reyna provasse qualcosa per Jason-magnificente-Grace, come si
mormorava a Camp Jupiter? Octavian non poteva nemmeno pensarci,
malgrado la cosa non gli sembrasse così surreale.
"Potrebbe anche darsi,
effettivamente..." pensò il biondo, sfilandosi la toga
bianca di dosso e lanciandola sull'erba accanto a sé,
rimanendo con i soliti jeans e la solita maglietta blu. "Se fossi una
ragazza, penso che potrei innamorarmi anch'io di Jason-amatemi-Grace".
Dopottutto, Jason sembrava essere perfetto nella sua arroganza e boria.
Jason Grace non pareva avere un solo difetto e la cosa seccava Octavian
in maniera impressionante.
Tuttavia, anche Octavian dovette vedere le cose come stavano: quello
che gli dava fastidio di Jason non era il suo non avere nessun difetto
apparente, ma il fatto che Reyna non ne notasse alcuno.
C'era forse modo per far sì che l'aura di perfezione divina
che Reyna aveva messo a brillare attorno a Jason Grace si spezzasse?
Probabilmente no.
-Ah, dannazione!- esclamò
Octavian, strappando altri ciuffi d'erba in preda alla frustrazione.
And all I
really wanna do
Is be next to you
But I'm too tired to fight
And I could tell you now
But, baby, nevermind.
Reyna
uscì dalla propria tenda e si avvicinò
all'augure, incuriosita dalle urla.
-Mi spieghi che hai da brontolare?-
chiese Reyna. -Stai facendo parecchio rumore e i mostri potrebbero
attaccare.
-Non attaccherebbero se avessi scelto un
posto migliore in cui accamparci!- replicò Octavian, ancora
su di giri.
Reyna aggrottò le sopracciglia. -Non ti lascerò
scegliere il posto, squarta orsacchiotti! Qui va più che
bene!
-E allora perché dici che
attaccheranno dei mostri?- ribatté Octavian.
-Perché un buon leader
considera tutte le possibili minacce per proteggere chi viaggia con
lui!- ringhiò Reyna.
Octavian sgranò gli occhi. -Tu... tu staresti cercando di
proteggermi?
-Mi sembra ovvio, no?- rispose Reyna,
non capendo la natura della domanda dell'augure. -Siamo entrambi parte
di Camp Jupiter, no? Ora sbrigati ad andare a dormire, si sta facendo
buio.
Yeah, I could
tell you now,
but, baby, nevermind.
Nella
mente di Octavian, le parole di Reyna avevano fatto sbocciare l'idea
che la figlia di Bellona tenesse all'augure più di quanto
volesse fargli credere.
Che nel suo cuore fosse stato riservato un posticino anche per lui,
oltre che per Sua Magnificenza Jason Perfezione Grace?
-Reyna!- la chiamò d'impulso,
mentre lei tornava alla sua tenda.
La ragazza gli lanciò uno sguardo curioso da oltre la
spalla. -Sì?
-Uh...
Ad Octavian sarebbe piaciuto dire che le parole gli si bloccarono in
gola, ma non fu così. Non provò nemmeno ad
esprimere quello che provava.
Perché? Fondamentalmente perché era un codardo.
Il biondo sospirò. -Beh, lascia perdere.
Reyna lo fissò per qualche istante, poi riprese il suo
cammino verso la tenda, mordendosi il labbro inferiore.
-Già... allora lascerò perdere.
Quella
sera, Octavian non riuscì a dormire, continuando a chiedersi
come mai non fosse mai riuscito a prevedere quella parte del proprio
futuro.
***
My
little corner:
Avete capito cos'è questa fanfiction? Fantastico, nemmeno
io. :'D
Fa piacere trovare qualcuno che ti capisce.
Saluti, Aly.
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