Sole, amore e un mare di guai

di anna21
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Serata con Alejandro -parte 1-


Heather indossava un vestito di merletto bianco con una giacca di pelle nera, delle ballerine argentate e degli orecchini del medesimo colore.
Scese le scale, decisa a convincere la propria madre a lasciarla andare alla cena.
Suo padre, per sua grande fortuna, aveva avuto un' impegno di lavoro e non sarebbe tornato prima di due giorni.
Arrivata nel salotto, dove sua madre era intenta a leggere una rivista, attirò la sua attenzione battendo due colpi allo stipite della porta.
- Heather! - La chiamò la madre stupefatta dall' outfit della figlia.
Lei si avvicinò piano al divano bianco, con la borsetta argentata nella mano destra e muovendosi sinuosamente.
- Mamma, un' amica che ho conosciuto in palestra mi ha invitato a cena. Mi sono dimenticato di chiederti se potevo. - Heather guardò la madre con uno sguardo da cucciola bastonata, incrociando le mani a mo' di supplica.
A quella faccia talmente dolce, la donna non potè far altro che lasciarla andare, congedandola con la mano destra.

Ormai in strada, la ragazza fermò un taxi, spaventata dalla notte newyorkese.
Heather entrò nella macchina e indicò la via della palestra al tassista che partì velocemente.
- Che bella fanciulla! - Disse l' uomo, un venticinquenne dalla cresta verde e dai molteplici piercing facciali.
L' asiatica non prestò tante attenzione alle avance del ragazzo anzi, continuò a fissare il paesaggio dal finestrino.
- Signorina, mancheranno dieci minuti, non credo che voglia star zitta per tutto il tempo. - Continuò l' individuo dall' aspetto decisamente losco.
Heather sbuffò e voltò il capo, irata dalle troppe domande dell' uomo.
- Si preferirei, grazie. - Lui non l' ascoltò nemmeno, tolse il volume alla radio e continuò il suo chiaccherare.
- Ma questa non è la palestra "American Gym" ? - Chiese lui fermandosi al semaforo e fissando Heather. 
"Mi serviva solo un tassista impiccione" pensò lei facendo si col capo, con un finto sorriso sulle labbra sottili.
- Ci lavora mio fratello, non so se lo conosci, si chiama Alejandro. - L' asiatica trasformò gli occhi in due biglie, sentì il rumore del suo cellulare. Frugò nella borsa e notò con piacere la scritta "Jackson" sul cellulare, il suo fidanzato.
- Chi è? - Disse l' uomo con nota curiosa in voce, cercando di sbirciare sull' Iphone della ragazza.
- Si faccia gli affari suoi! - Lo zittì lei, rispondendo al messaggio e riponendo con cura il telefono nella borsa.

- Siamo arrivati, venticinque dollari. - Disse il tassista muovendo la mano verso Heather, sorridendole amabilmente.
Lei pagò, "è una rapina" pensò e si incamminò verso il viale, dove vide un ragazzo salutarla.
Si avvicinò lentamente, con una postura elegante, muovendosi come una modella.
Notò qualcuno accanto ad Alejandro.
C' era lei.
- Heather, ti presento la mia fidanzata, Courtney. -


Dedicata a Ire08 che mi ha ricordato che non avevo solo 1 storia.




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