guerra di confine

di Book boy
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Il Capodanno era arrivato, l'anno 1951 lasciava il posto al 1952. Ovunque nel accampamento russo vi era un po' di felicità, si potevano vedere attaccati alle tende dei cartelloni con su scritto in russo ma anche in inglese: BUON ANNO A TUTTI...BENVENUTO 1952!!! Per tutti vi era un poco di gioia. Nicolai e Dimitri erano riusciti ad accaparrarsi una bottiglia di Vodka, che bevvero a sorsi scambiandosela come dei veri amici. -Ehi Nicolai, buon anno...quanto manca?- Nicolai controllò l'orologio che portava al polso e rispose -Sono le 23:57...tre minuti e arriva un altro anno!- -Nicolai, amico mio, prima che quest'anno finisca volevo dirti che sei un grande amico per me,,,ti voglio bene figliolo...- poi sbatterono i bicchieri di alcool uno contro l'altro. Pochi minuti dopo iniziò il conto alla rovescia "10...9...8...7...6...5...4...3...2...1...BUON ANNO!" tutti urlarono di giubilo alla notizia -Evviva! cazzo un po' di felicità!- Non erano gli unici, erano riusciti i civili colpiti dagli ordigni nucleari ad avere asilo nelle tendopoli delle zone non colpite della Russia o addirittura negli stati alleati. Nicolai era veramente contento, finalmente era tranquillo, rilassato, anche se si trovava al fronte, in piena zona di battaglia era stranamente calmo e felice. festeggiarono per tutta la notte, fino a che non si addormentarono verso l'alba, quasi tutti sbronzi e distrutti dai festeggiamenti. Quando si svegliò Nicolai aveva un gran mal di testa, causato dalla sbronza della notte precedente, poi guardò verso il sole e disse tra sè e sè come se stesse pensando ad alta voce -Cazzo il 1952, speriamo che non sia come il '51...-




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