An Angel In My Life

di Tilly_moonlight
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SABATO 20/11/12
Secondo il calendario sono passati cinque mesi da quando sono venuta qui, ma per me è come se fosse passata un’infinità di tempo. Tra poco verrà a trovarmi mia madre e questo mi rincuora un po’, anche se l’unica cosa che potrebbe rendermi davvero felice sarebbe tornare a casa mia, dalla mia famiglia e dai miei amici.
Oggi Caroline ha cucinato cibo italiano e sembrava tutto squisito, ma questo non è bastato per farmi venire l’appetito. Quello non mi viene da un po’ di anni ormai. Qui continuano a dirmi che sto prendendo un po’ di colorito in faccia…lo spero, così almeno mi dimettono prima. Kitty, la mia compagna di stanza sta cominciando a mangiare più di me e sono contenta per lei. Oggi poi è davvero fuori di testa perché ci hanno detto che a Natale una delle sue band preferite verrà a suonare qualche canzone. Non vado proprio pazza per loro, ma devo ammettere che passare un giorno diverso è un’alternativa molto allettante.
Oh quasi dimenticavo di scrivere la mia solita frase: oggi non mi sento depressa. Va bene Kitty? Tanto lo so che ficcherai il naso nelle mie cose!!
Ora devo andare perché mi aspetta la solita chiacchierata con mamma e Schizzo, il mio psicologo. Perché lo chiamo Schizzo? Beh, perché e completamente schizzato! XD
STAY STRONG, AMY.
 
Ripongo il quadernino sotto il mio materasso e vado a vestirmi per scendere nel salotto. Prima di uscire mi guardo allo specchio appeso alla parete del bagno e ciò che vedo come sempre non mi piace. I miei capelli, prima sempre perfetti, ora sono un ammasso marrone scuro, il mio viso e scavato e i miei occhi scuri sono vuoti e tristi. Sorrido, non perché mi senta felice, anzi, ma voglio che mia madre non si preoccupi inutilmente per me. Starò meglio, mi ripeto.
In salone mia madre e Schizzo mi aspettano parlottando a bassa voce. -Ciao mamma! – dico a voce alta per farmi sentire. Lei si gira mostrandomi il suo solito sorriso a trentadue denti.
-Amy! Come stai tesoro?- la solita domanda scontata quanto inutile. – Sto okay!- dico incrociando le braccia al petto mentre lei mi stritola in uno dei suoi abbracci togli fiato.
- Ah, senti come mi risponde la mia pulcina! Sei nella tua fase da rapper?- “ No ti prego non metterti a fare la mamma moderna!” – Non sono in nessuna fase ma’, se non quella premestruale- le dico una volta libera dal suo abbraccio. Schizzo, fin’ ora rimasto zitto in un angolo, si schiarisce la voce e mi guarda da dietro i suoi enormi occhiali da vista. – Amy…ciao! Fammi un sorriso!- “Ecco che ricomincia con questa storia del sorriso”. – Salve Schi…Tony- “Ops…per poco non mi facevo sgamare!”.

– Amy… oggi vorrei procedere con un nuovo metodo. Non ti preoccupare sarà una semplice chiacchierata come tante, solo che starai sdraiata e ti farò chiudere gli occhi, d’accordo?- mi domanda Schizzo una volta nel suo ufficio. – Va…va bene- rispondo poco convinta scambiando un’ occhiata smarrita a mia madre che si limita a scrollare le spalle. Il pazzoide mi fa accomodare sul lettino e comincio a fissare le ragnatele del soffitto. “ Jenny dovrebbe fare un salto qui si tanto in tanto! Santo cielo è lurido questo posto!”
-Gli occhi Amy- mi sussurra mia madre all’orecchio. – devo proprio?- chiedo abbastanza scettica.
- Devi, Amy. Sorridi e rilassati- “ Cazzo tu e sti sorrisi del cazzo! Ma perché dovrei sorridere sempre poi? Non sono un’ idiota come te, brutto scemo!”.
Mio malgrado mi trovo a chiudere gli occhi e a “liberare la mia mente”. Dopo un po’ la voce del pazzo mi giunge all’orecchio stranamente distante.
-Se ti dico la parola “ sole” a cosa pensi Amy?- “eh? Mi prende per il culo?”
-Penso ad una sfera infuocata che non si può guardare- rispondo poco dopo. Lui sospira e muove qualche foglio. – Proviamo con un’ altra parola, ma voglio che stavolta tu non mi dia la definizione ma ciò a cui ti fa pensare la parola stessa, va bene?-
- Va bene!- sta volta sono io a sospirare. – Pensa alla parola “casa”- stringo i pugni. Tra tutte le parole ha scelto quella che meno volevo sentire.
- La parola casa mi fa venire in mente tutto ciò che non ho- dico di getto, diventando rossa. – Spiegati meglio Amy- interviene Schizzo. Mi schiarisco la voce e comincio a pensare sul serio a quella dannata parola. – La parola casa non mi appartiene, perché sento che in questo momento non ho una casa- continuo a parlare cercando di ignorare i singhiozzi sommessi di mia madre. – Non ho una casa perché per me questa parola vuol dire molto di più del semplice luogo dove si vive. Per me la parola casa vuol dire sentirsi al sicuro e protetti, vuol dire essere se stessi e non lasciare che i giudizi degli altri ti distruggano, vuol dire urlare, piangere, ridere, cantare, ballare e fottersene della gente che magari può guardarti come una pazza, perché…beh è casa tua e puoi fare tutto quello che vuoi-. Sento una lacrima solitaria rigare la ma guancia, ma la blocco subito. Io non piango di fronte alla gente.
- Tu non hai un luogo dove puoi fare tutto questo?- mi chiede Schizzo. – No…non ce l’ho mai avuto- è la mia risposta sincera. Mia madre continua a singhiozzare, ma non voglio guardarla. Mi ferirebbe troppo. – Direi che per oggi può bastare così tesoro- “Menomale!”.
Dopo un po’ mia madre mi abbraccia forte e mi dice che se ne deve andare. So che l’ho ferita e questo fa male anche a me, ma prima o poi le cose bisogna buttarle fuori perché con il passare del tempo cominciano ad acquistare peso.
                     *   *   *
All’ora di cena in sala non si fa altro che parlare di questi cinque ragazzini che devono venire a Natale e Kitty è la prima a strillare quanto siano belli, bravi, simpatici, fighi e chi più ne ha più ne metta. In tutto questo io fisso la mia cena schifata e disgustata. – Mangia su! Vuoi che ti imbocchi?- mi chiede Kitty ridendo. – Sta zitta bionda!- la sfotto come sempre con il nomignolo che tanto odia, perché i suoi capelli sono rossi e lei li avrebbe voluti biondi come quelli del padre.
Dopo aver mangiato la mia fettina di carne…(vabbè non l’ho finita, ma sono dettagli) vado a sedermi sul divano con le mie amiche e accendo la tv. Quando finalmente trovo un film decente e di questo secolo, se ne viene Kitty urlando furibonda. – Metti subito su Mtv! Ti ammazzo!- “ma che diavolo…?” –Eh?- è la mia brillante risposta. – Quante volte ti devo dire che ci sono i One Direction? Eh, quante?- dice scuotendomi come un pupazzo. – Scusa ma l’intervista è alle dieci! Ora sono le nove!- dico aggiustandomi la maglia che la mia amica mi ha gentilmente sgualcito. – E allora? Manca pochissimo e io non voglio perdermi nemmeno un millesimo di secondo, okay?-
E così mi trovo a guardare la pubblicità si Mtv e qualche cazzata varia, fino a quando non appaiono quelle cinque sagome e tutte le mie amiche cominciano ad urlare. – Quanto sono arrapanti!- è il commento di Bonnie, un’ altra mia presunta amica. I ragazzi cominciano a ballare sulle note di “Just Dance” e il biondo tinto è così ridicolo che non posso fare a meno di scoppiare a ridere come una pazza. Poi è il turno di quello con le bretelle che cerca di infilarsi una carota nel naso, mentre il ricciolino se la ride e si affoga con i cocktail. Liam, l’ unico di qui ricordo il nome perché si chiama come mio fratello, si mette a testa in giù, mentre il moro con il ciuffo biondo, probabilmente vittima di un avanzo di tinta dell’ altro biondo, comincia a suonare il triangolo. “ Ma siamo sicuri che stiamo guardando Mtv? Non è per caso il circo? Bah!”. Ma il momento clou della serata si raggiunge quando la presentatrice chiede ai ragazzi dove passeranno il Natale. Liam sorride dolcemente e dice : - Lo passeremo al “Green House Center”- ovvero il nostro centro di riabilitazione. Vi lascio immaginare le urla, i pianti e i capelli strappati che avvengono nel salone, tanto da portare le infermiere a correre da noi pensando al peggio. Brutta esperienza, ve lo assicuro. Ma la domanda che mi sorge spontanea è: se ora hanno fatto tutto questo casino a Natale cosa faranno? Si suicideranno?
Andiamo bene!
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Hi everybody girls!
Questa è la mia prima ff e ad essere sincera non sono tanto convinta se continuarla o meno, quindi, per favore, commentate e fatemi sapere se vi incuriosisce! Vabbè così sembra troppo un ordine e io non voglio obbligare nessuno a fare niente u_u”. Se però la storia vi attira e volete esprimere una vostra opinione, o se vi fa cagare e volete dirmi quanto vi fa schifo commentate, non abbiate paura!!!
Detto questo mando un bacione carotoso(?) a tutte le ragazze che passeranno di qui! Xoxoxoxo
Stay Strong,Tilly J
  
 




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