Blut und Silber}
Warmer Körper
Heißes Kreuz
Falsches Urteil
Kaltes Grab
[…]
Ich komm wieder
In zehn Tagen
Als dein Schatten
Und erd dich jagen.
( Warm body/Hot cross/
Wrong judgment/Cold grave/
I will return /In ten days
As your shadow /And I will hunt you.)
Asche
zu Asche -
Rammstein
1
Uno
sparo risuonò nella
notte.
Nel
vicolo scarsamente
illuminato due figure fecero la loro comparsa, seguite
dal ritmico
calpestio della loro corsa sull’acciottolato.
La
prima, chiaramente in
fuga, quando attraversò un cono di luce proiettato
da uno dei lampioni, si
rivelò essere un giovane albino, che, nonostante il rigore
della notte,
indossava solo una semplice maglia con un motivo a scacchi, e i cui
occhi
rossi mandavano bagliori come carboni ardenti; costituivano
l’unica nota
di colore presente sul suo volto dalla carnagione pallida e dai capelli
dai
riflessi argentei quando colpiti dalla luce.
Il
suo inseguitore, pochi metri più indietro,
guadagnò velocemente terreno e
quando ebbe raggiunto la giusta distanza si fermò per
prendere la mira e dopo
aver inforcato gli occhiali -gli occhi dalla sfumatura violetta fissi
sul
bersaglio- fece nuovamente fuoco.
Il
proiettile mancò il bersaglio perché
quest’ultimo con un agile scatto aveva
raggiunto la balaustra del ponte, da cui si lanciò
sprofondando nelle scure
acque del fiume sottostante.
Il
cacciatore, raggiunto il ponte a sua volta, si sporse per verificare la
presenza di eventuali tracce ma fu del tutto inutile. A parte le onde
concentriche che andavano esaurendosi, la superficie
dell’acqua era
perfettamente calma, niente bolle che risalivano o qualsiasi altro
segno che
indicasse la presenza di una persona in acqua.
Imprecando
con frustrazione si passò una mano tra i capelli
castani,
rendendosi conto che per il momento la caccia si concludeva
lì e si allontanò.
*
Quando
fu certo che il cacciatore se ne fosse andato riemerse
dall’acqua, senza
mostrare problemi per la lunga mancanza d’ossigeno.
Una
volta raggiunta la riva, si scostò i capelli bagnati dalla
fronte e scoppiò in
una risata liberatoria, rivelando la presenza di due canini aguzzi.
Provocare i novellini era sempre un
piacevole
diversivo e l’ebbrezza della caccia lo faceva quasi sentire
di nuovo vivo,
specialmente in quest’ultimo caso.
L’ultimo
colpo lo aveva quasi preso, un risultato che a molti cacciatori
più anziani non
era mai riuscito.
Sapeva
di star scherzando con il fuoco, ma non riusciva ad ignorare
l’attrattiva che una sfida del genere rappresentava.
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