Bugiarda
colpevole.
La
senti?
Arriva lenta, con il suo alito di morte che ti soffia sul collo.
La puoi sentire, vero?
Il cuore ti sta sanguinando di bugie troppo a
lungo tirare avanti gridando urla d'aiuto gorgoglianti stanchezza.
E
non lo ascolti.
Va tutto bene.
E sono dolori che fai finta di non
avere.
Non avere più.
Sono passati.
Sono stati mesi, anni
fa, sono passati, non ci sono più.
Non più.
La
paura ti striscia vicina.
La percepisci?
Ti fa gelare la pelle come se
diventasse ghiaccio e correre brividi lungo la schiena.
Si che la
percepisci, vero?
Va tutto perfettamente bene.
E la paura ti striscia
addosso.
La senti, eh, puoi sentirla?
Ti inchioda le gambe e non ti fa
camminare per allontanarti da lei.
E le ubbidisci inginocchiandoti al
suo fianco.
Colpevole per ciò che non hai fatto, quanto
ancora starai ferma come se avessi il corpo bloccato mentre potresti
correre via?
Avresti voluto picchiare, scappare, camminare e invece
stavi immobile in una stanza buia.
Bugiarda per tutto quello che hai
taciuto, quante parole fingerai di dire per poi soffocarle e nutrirti
dei loro echi?
Urlare.
Urlare fino allo sfinimento, urlare fino a non
avere più aria nei polmoni, urlare fino a rompere le corde
vocali.
Urlare, gridare, piangere e strillare: parole incomprensibili,
insulti, vomitare fuori i pensieri per provare a liberare un po' la
testa, per sentirsi svuotata di tutto e cadere in balia del nulla.
Vuoto.
E non avere più false scuse da cui attingere.
Bugiarda, quanto ancora tirerai avanti questa farsa?
Colpevole, quanto
ancora dolore farai sopportare a te stessa?
Promesse infrante, pianti
secchi, orecchie sorde.
E insulti soffocati, sguardi sfuggenti, vestiti strappati.
Come sarebbe bello cancellare tutto!
Sopporta,
ora devi sopportare.
Bugiarda colpevole, il tuo peccato è
stato tradire te stessa.
La vedi la paura?
Si specchia nei tuoi occhi
vacui e spenti, nel cuore che batte un po' troppo veloce, stringe
attorno ad uno stomaco che vorrebbe rigettare.
Va tutto bene.
Bugiarda.
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