Thanksgiving day
E' il giorno del Ringraziamento e come ogni anno
a
Storybrooke si organizzano grandi festeggiamenti: si allestisce un
mercatino artigianale con bancarelle di cibo e bevande calde e fredde,
Regina Mills il sindaco e' soddisfatta: con i proventi della festa
avrebbe finalmente rimpinguato le casse del comune, anche da Granny's
c'e' fermento visto l'arrivo di numerosi camion carichi di birra e
liquori fatti arrivare da Boston per l'occasione: da un po' di anni va
cosi, la gente non si accontenta piu' d'infornare un tacchino e mettere
a tavola i parenti fino al decimo grado di parentela per tutta la
serata, no, si deve anche uscire e stordirsi d'alcool e al solito la
signora Lucas scuote la testa in segno di disapprovazione mentre
osserva sua nipote Ruby dare indicazioni agli operai su dove sistemare
le casse scaricate, "che idea ridicola" commenta la nonna "perche' mai
dovremmo prestarci a diventare una bettola di quart'ordine lo sa solo
Iddio: non che io pensi di avere un ristorante a cinque stelle ma a
tutto c'e' un limite" borbotta sistemando le bottiglie sugli scaffali.
"Ma dai nonna, pensa solamente a quanto guadagneremo" dice Ruby tutta
allegra arrivando in quel momento "e poi quest'anno serviremo anche i
cocktail, ho gia comprato tutto l'occorrente" aggiunge entusiasta
mentre la signora Lucas si faceva sfuggire di mano una bottiglia che
per fortuna si limito' a rotolare in terra senza rompersi,
"cos'e' che faremo noi??!" chiese esterrefatta "ricordi quel
libro enorme che ho comprato settimane fa? e' molto ben fatto
e
spiega tutti i procedimenti, l'ho imparato a memoria e stasera tutti
vedranno quello che so fare" continuo' la ragazza, l'anziana
donna non disse niente aspetto' che la nipote uscisse poi disse ad alta
voce "non so perche' ma ho un gran brutto presentimento".
Anche Michelle alla sua farmacia e' molto impegnata: insieme al dott.
Whale, reclutato per l'occasione, sta scaricando da un camion scatoloni
pieni di Peridon e Rebotizer, rispettivamente un farmaco ed una bevanda
anti-sbornia: teoricamente per il primo sarebbe necessaria la
prescrizione medica, in pratica anche i muri sanno che se anche una
persona e' abbastanza padrona di se' da andare all'ospedale per farsi
passare la sbronza arriva prima in farmacia e si fa dare le stesse
identiche cose, cosi' la farmacista ed il medico hanno stipulato questa
sorta di accordo ed entrambi sono felici: lei fa affari d'oro e lui non
deve tirare l'alba facendosi vomitare addosso da mezza citta'.
Henry Mills sta tornando a casa da scuola e si ferma a comprare dei
dolcetti per lui e sua madre ma vuole offrirne anche ad Emma nel caso
l'incontrasse, nel frattempo pero' si chiede quale sia l'irresistibile
attrattiva che l'alcool esercita sugli adulti, siccome questa sara' la
prima volta che festeggia con loro, con Regina trascorreranno la serata
da Granny's ma a dire il vero e' un po' nervoso a quella prospettiva:
spesso ha sentito dire dai fratelli maggiori dei compagni di classe che
gli adulti quando bevono perdono totalmente il controllo di loro stessi
fino a fare cose che normalmente non farebbero mai.
In quel momento passo' Emma, "ciao, come te la passi?" lo
saluto'
"bene, sto tornando a casa, ne vuoi uno?" chiese porgendole il
sacchetto, lei ne prese uno "immagino che stasera sarai molto
impegnata" continuo' lui "non necessariamente,
saro' da
Granny's con Mary Margaret ed Ashley ma dovro' comunque tenere gli
occhi bene aperti" rispose alzando le spalle.
Isabelle French aveva appena finito di sistemare gli ultimi oggetti nel
negozio del signor Gold e stava indossando il giaccone mentre lui al
solito l'osservava con un'espressione tra l'infastidito e lo scocciato
dipinta sul volto: "bene, buon giorno del Ringraziamento signor Gold,
ci vediamo dopo domani" disse con la mano sulla maniglia "altrettanto,
e dimmi, come festeggerai stasera dearie?" chiede lui in un tono che a
Belle sembra carico di perfidia: lo sapevano tutti in citta' che
Maurice disprezzava le ricorrenze e che piuttosto che uscire a
festeggiare con gli altri si sarebbe sparato in bocca. "Probabilmente
cenero' con un paio di amiche" rispose noncurante, "e lei?" chiese con
aria inquisitoria "andro' da Granny's a vedere che aria tira da quelle
parti" rispose dandole le spalle "a dopodomani" la
saluto'.
Quando lei fu fuori sorrise tra se': anche lei sarebbe andata
li
ed era curiosa di vedere il comportamento di mr Gold in mezzo ad una
folla festeggiante, strano, solitario com'era, quasi quasi gli avrebbe
fatto compagnia anche a costo di suscitare chiacchere spiacevoli per
entrambi, ma tanto ormai...
Giunse infine il crepuscolo e alle 20 precise mezza cittadina si
ritrovo' da Granny's con Ruby che, coadiuvata da Jefferson, era
impegnatissima a servire birra, whisky, mojito e bloody mary, ogni
tanto quando la ressa si attenua un po' si unisce alle amiche Belle
(che al contrario delle amiche aveva preso un analcolico),Ashley, Mary
Margaret ed Emma e scambiano quattro chiacchere: "allora ragazze, come
vi sembrano i miei cocktail? chiede sedendosi "buono, ma
credo tu lo abbia caricato troppo" rispose Emma posando il
suo bicchiere "credo anche io" disse Ashley, Belle
si guardo' intorno: in effetti sembravano tutti gia' piuttosto brilli
considerato che era ancora presto e tutti erano ancora al primo giro,
d'un tratto adocchio' mr. Gold seduto ad un tavolino intento a leggere
un libro sorseggiando del whisky, li per li penso' di raggiungerlo ma
convenne che non fosse il caso e si ripromise di chiedergli che genere
di letture preferiva. Mentre le ragazze riprendevano la loro
chiaccherata nel locale entro' la squadra locale di football capeggiata
come al solito da quello sbruffone di Gaston Prince e a Belle torno' in
mente la volta in cui tento' di violentarla dopo un suo rifiuto e il
signor Gold con suo enorme stupore era intervenuto per difenderla,
comunque dovevano aver gia' un tasso alcolico piuttosto alto nel sangue
visto il modo in cui tutti parlavano ad alta voce e si vantavano delle
loro conquiste amorose. D'un tratto Gaston fece per mollare una pacca
sul sedere a Ruby, la quale immediatamente si scanso'...facendogli
finire la mano sul fondoschiena di Regina, anche lei aveva bevuto
qualcosina ma le ragazze sperarono ardentemente che Jefferson non le
avesse servito nulla di troppo forte altrimenti si che sarebbero stati
nei casini....i quali non tardarono a presentarsi visto che il sindaco
gli si rigiro' contro tirandogli in faccia la sua costosa borsa, Gaston
stupito e talmente sbronzo da essere incapace di reagire fece qualche
passo all'indietro e si accascio' su una sedia, subito dopo scoppiarono
tutti a ridere compreso Henry che fino a quel momento aveva seguito
esterrefatto la scena, anche mr.Gold ridacchiava nel suo angolino. La
combriccola di Gaston usci' trascinandoselo dietro, "ok ci siamo: tutti
ai posti di combattimento" disse Michelle passando dietro al
tavolo di Isabelle, Ashley, Emma e Mary Margaret salutandole con un
cenno e precipitandosi in farmacia pronta a fare nottata.
"Meglio che vada a fare una piccola ronda cosi giusto per sicurezza"
disse Emma infilandosi il giubbotto ma venne subito bloccata
da Henry "puoi accompagnarci a casa? la mamma non e' in gran forma"
disse accennando a Regina che si reggeva in piedi a stento
"ma certo: venga sindaco" disse lei mettendole un
braccio intorno alle spalle "e se posso: e' stata grande, ha
vendicato parecchia gente sa?" si congratulo'
"grazie" biascico' l'altra e si avviarono verso la macchina, Ruby
intanto tentava di fare lo stesso col dott.Hopper e temeva si sentisse
male davvero dato che non le era mai sembrato tipo da alcolici e quella
sera lei e Jefferson gli avevano servito almeno quattro bicchieri di
diverse bevande, erano sul marciapiedi quando Archie
improvvisamente inciampo' e le cadde addosso... finendo con le labbra
sulle sue, Ruby rimase interdetta per un attimo poi lo scosto'
delicatamente prendendolo sottobraccio mentre lui si profondeva in
scuse arrossendo violentemente "oddio! perdonami" balbetto'
"tranquillo, non preoccuparti" disse lei arrossendo di
rimando "se vuoi ti accompagno..." propose "no grazie mille,
ce la faccio. buonanotte" disse Archie allontanandosi.
Anche Belle aveva il suo daffare: avendo notato il signor Gold
allontanarsi visibilmente ubriaco si era offerta di accompagnarlo, lui
guardandola stupefatto le chiese: "perche' dearie? perche' vorresti
farlo quando tutti qui mi avrebbero dato un calcio mollandomi in mezzo
alla strada?" "io non sono tutti, e poi lei una volta mi ha
difeso da Gaston, non sono un'ingrata, e se mi vomita addosso
giuro che mi licenzio" disse incamminandosi, quando i loro sguardi
s'incrociarono e lui le scoppio' a ridere in faccia, Belle
ridacchio' senza scomporsi piu di tanto ma fu lieta di notare che in
quella risata non vi era ombra di malignita': era pura allegria,
esaltata dall'alcol forse ma solo allegria, in poche parole: per la
prima volta il suo datore di lavoro si comportava con spontaneita'.
Ci misero venti minuti buoni ad arrivare a casa sua e dovette
praticamente accompagnarlo fin dentro visto com'era ridotto,
"Grazie, buonanotte" disse mr Gold piantandola nel
soggiorno e avviandosi verso la sua camera "io rimango" disse
impulsivamente la ragazza, lui fece tanto d'occhi , "e se stesse
peggio? non vede che si regge in piedi a malapena?" e poi
penso' che il signor Gold pur con i suoi innumerevoli difetti era
sempre una compagnia migliore di quella di suo padre. Lui annui'
"accomodati pure sul divano allora, buonanotte" "notte"
ricambio' Belle sdraiandosi.
Rimase qualche minuto ad aspettare il sonno fissando il soffitto quando
le venne l'idea di salire al piano superiore per accertarsi che andasse
tutto bene, si affaccio' alla camera di mr Gold e lo vide dormire
supino col respiro regolare, tranquillizzata fece per scendere ma il
suono della voce di lui la blocco' "Belle...vieni qui"
mormoro' e lei si sedette sul letto "va meglio ora?" gli
chiese premurosamente "ho freddo" rispose lui rabbrividendo, la ragazza
si guardo' attorno in cerca di una coperta in piu' e non vedendola fece
per chiedergli dove poteva trovarla quando se lo ritrovo' seduto ed
appoggiato ad una spalla che mugugnava qualcosa d'indistinto, Belle non
sapeva che fare ne' come reagire "ma...perche'..." riusci' solo a
balbettare "PERCHE' HO FREDDO! ABBRACCIAMI MALEDIZIONE!!!"
sbotto' lui, la giovane per meta' spaventata e per meta' intenerita si
affretto' a stringerlo a se'.
Rimasero cosi' per molti minuti e quando mr. Gold fece per scostarsi
Belle lo serro' ancora piu' forte tra le braccia, "ora mollami dai"
disse, "no" rispose lei "perche?" le chiese l'uomo stupito
"perche' ne avete bisogno" disse la giovane , "che fai, vuoi
scoprire i punti deboli del mostro per poi approfittarne come fanno
tutti?" chiese in un tono che le fece capire che probabilmente l'alcool
non era stato smaltito del tutto: "lei non e' un mostro e io non sono
tutti, ormai dovrebbe saperlo che puo' fidarsi di me" fece Belle di
rimando "lo so dearie" disse staccandosi da lei e sdraiandosi
nuovamente. Belle lo aiuto' a rimboccare le coperte e dopo avergli
augurato la buonanotte torno' in salotto e si addormento' sul divano.
Il mattino seguente Belle si sveglio' di buon ora e stava per andare a
casa, fortunantamente era in vacanza quel giorno quando le giunse la
voce di Mr Gold "che e' successo ieri sera dearie?" chiese in tono
meta' assonnato e meta' imbronciato "ha esagerato con il
whisky e l'ho riaccompagnata a casa" rispose nel modo piu naturale del
mondo "e basta?" chiese lui un po' perplesso ma, noto' Belle
divertita anche lievemente turbato "ma certo" continuo' lei "ora vado,
a domani" disse uscendo, "arrivederci" la saluto' lui.
"ma che mi pensavo, che quattro bicchieri lo cambiassero cosi', di
punto in bianco? che saremmo diventati amici?" pensava lei con una
punta d'irritazione camminando in fretta.
"Se nella mia vita mi avessero abbracciato piu' spesso come hai fatto
tu ieri sera Belle probabilmente oggi sarei un uomo migliore" penso' mr
Gold sorseggiando il suo caffe'.
Non avrebbe mai dimenticato quella notte.
x dora93: eccola qua la fan fiction ispirata alla tua, come
vedi ho modificato qualcosina ma prendila per la demenziale che e'
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