Niente di sbagliato
Niente di sbagliato
E ama, ma veramente, gli uomini coi quali il destino ti ha unito.
Marco Aurelio
Ci sono state delle volte in cui ho avuto paura di non farcela.
Beh, per essere totalmente onesti, sono state molte. Credo di avere una
soglia del dolore molto elevata, e non parlo solo del fisico. Insomma,
un soldato in guerra deve per forza essere più forte.
Se vuoi sopravvivere devi pensare a cosa ti fa stare in vita.
Che senso ha se non hai nessuno da cui tornare?
Chi ha una foto dorme con quella sotto al cuscino e le lacrime che
cadono giù durante i bombardamenti. Siamo esseri umani, si ha
paura.
Tutti ne hanno, anche io ne avevo. Non ho mai pianto, però. Non so perché, non ci ho mai riflettuto troppo.
Forse perché non era la morte a spaventarmi, non davvero. Insomma, tocca a tutti morire prima o poi. Presto o tardi.
Credo che il mio timore fosse morire da solo. Senza nessuno accanto a
me. Senza aver costruito nulla nella mia vita da poter essere
ricordato, negli anni a venire.
Morire davvero, anche nella mente delle persone a me vicine.
I soldati muoiono sempre in un unico modo: con le mani strette attorno
alla propria fede di matrimonio, alla collana della propria fidanzata,
al pensiero di chi ci sta aspettando, a casa.
Nessuno stava aspettando me. E questo è stato il mio motivo per
tornare. Per costruire, per provarci... per non sentirmi più solo.
Tornare per trovare qualcosa - o qualcuno - che potesse darmi la voglia di vivere.
E quando sono tornato, è comparso lui.
Dal nulla. È entrato nella mia vita come se avesse sempre avuto
le chiavi per aprire la porta del mio cuore, e lì è
rimasto. Mi ha fatto vivere e, costringendomi a guardarlo negli occhi mentre saltava da quel tetto,
mi ha anche fatto morire.
Oh, quanto l'ho odiato. Così tanto. Non credo di aver mai
provato tanta rabbia e rancore verso una persona come ne ho provato per
lui. Ma, nello stesso tempo, ho pregato.
Non sono mai stato religioso. Cioè, non davvero. La mia famiglia
è cattolica. Sempre stata, da generazioni. Io non ho mai avuto
un Dio a cui rivolgermi. Quando vai in guerra, e spezzi il collo a un
uomo a mani nude, che Dio ci può essere? Non credo di essermi
nemmeno meritato un posto in paradiso, suppongo.
Al massimo, farò una bella gita all'inferno quando sarà la mia ora.
Però mi è capitato di pregare, dopo.
Lui ha stravolto tutta la mia vita, e non credevo che una persona
potesse essere così irrimediabilmente dipendente da un'altra
come lo ero io con lui. Non è questione di sesso, credo. Non
è mai stato realmente quello. Ma quando ti perdi in una strada
buia e sembra che un violento terremoto stia scuotendo le tue
fondamenta, beh, la mano che ti afferra il polso e ti trascina via un
secondo prima che il palazzo accanto ti crolli addosso... quella
è la persona.
Forse non è bello – lo è – forse non è
particolarmente intelligente – oh, se lo è – forse
è come tutti gli altri – non lo è davvero – ma è quella persona e lo sarà sempre. E tu, povero idiota, lo capirai quando sarà troppo tardi.
Quando non potrai più toccarlo, quando non potrai più
arrabbiarti o ridere insieme. Quando non potrai più dirgli che
sei perdutamente, totalmente e incondizionatamente innamorato di lui,
con quel cuore che lui ha saputo far risorgere dal niente.
Però, a volte i miracoli accadono. Raramente, e con tre anni di ritardo, ma accadono.
E il tuo miracolo ha l'aspetto di un uomo dagli occhi cangianti e i
ricci di un nero così luminoso da mozzarti il respiro in gola,
quando lo vedi di nuovo.
- Sherlock.
Non so da quanto tempo non pronuncio il suo nome. Non so da quanto
tempo spero di poterlo dire di nuovo. Ha gli occhi un po' lucidi, anche
lui. Si avvicina, piano, perché non vuole spaventarmi, e io
sento il suo profumo aleggiarmi attorno. Ed è così bello
vederlo di nuovo. Sentirlo ancora, così vicino, quella familiare
stretta al petto.
- John.
Non ho mai pianto. Davvero. Ci ho provato. Quando è morto
papà. Quando la mamma si è ammalata. In Afghanistan, con
lo spettro della morte che mi stringeva una spalla. Mai. Non ci sono
mai riuscito.
Con Sherlock è successo due volte. E ho pregato, disperatamente, che ci fosse la seconda.
- John. Era l'unico modo. John, davvero. Non avrei voluto.
Non m'interessano le parole, non m'interessa se suona stupido, non
m'interessa nient'altro che lui. Lo abbraccio forte, lo aggredisco
quasi, gli respiro sul collo e lascio tanti piccoli baci sulla sua
pelle.
Credo di averlo spaventato, forse. Non lo so. Non m'interessa nemmeno
questo. È la voglia di stringerlo forte che prende il
sopravvento sulla mia razionalità. Forse è l'amore
represso da così tanti anni che non m'interessa più
nemmeno cosa pensa la gente.
Sono innamorato di lui. E non c'è niente di sbagliato in questo. [1]
- Ti amo. Ti amo, Sherlock. Non andartene più. Rimani con me. Per favore.
Tremo un po', e forse anche lui mentre mi stringe, mentre le mani
si aggrappano alla mia giacca, e le sue labbra sfiorano piano il mio
viso. Impacciato, come lo sono anche io. Incapaci di allontanarci anche
solo di mezzo metro. Non dice niente, ma il suo cuore batte così
tanto che mi trovo spaesato, nel sentirlo così vicino al mio.
- Sono tornato per restare, John.
La sua voce mi avvolge, calda, e io mio sento ancora, di nuovo, vivo.
Per la seconda volta, grazie a lui. Lo so, non so se posso crederci
davvero, ma quando mi deposita un bacio nei capelli penso che, forse,
vale la pena provare a costruire da capo quel palazzo che è
crollato, e da cui mi ha tirato fuori prima che fosse troppo tardi per
rimediare. Mi basta questo, per piangere di gioia. Ancora. E ancora. E
ancora.
Ps. I'm a Serial Addicted
Non so da dove sia uscita. Ho tanto altro da scrivere, e questo dannato
periodo di blocco (e di schifo) non passa più. Così mi
sono procurata del fluff. Prendetela per buona, và, che 'sta
merdina è la prima cosa che scrivo senza essere in depressione.
[1] Dal film "Third Star", con Benedict Cumberbatch. Madonna quel film.
Dedico questa oneshot a Mrs Teller
perché scrive meraviglie, è una persona stupenda e
because of reason. Ti voglio un bene infinito, cara. E accetta questa
schifezzuola come pegno del mio amore anche se non è quello che ti avevo promesso. Arriverà, giuro. *Manda amore*
Vi amoh tuttih!
Jess
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