Che quando non ritorni ed è già tardi e fuori è buio
Non c'è una soluzione questa casa sa di te
E ascolterò i tuoi passi e ad ogni passo starò meglio
Tiziano Ferro- E fuori è buio
Cammini. Avanti, indietro, di nuovo avanti.
Fuori è buio, è notte fonda.
Ti sei messa a letto, hai provato a dormire, ma niente. Non puoi dormire, non ora.
Deve prima tornare.
Passeggi nel corridoio.
Perché non poteva fare le analisi alle signore incinta? Perché non può cambiare lavoro?
Sei paranoica. Te lo dice sempre. Sempre; ma non è lui a dover aspettare, tutte le sere, con la paura di non vederti più tornare, no.
Lui torna, mangia, ride e va a dormire. E se osi dirgli qualcosa si arrabbia.
O, ma questa volta ti sente.
Guardi l’orologio: 2.40.
Calci via la sua maglietta della Roma, quella che nel giro della giornata finisce sempre a terra.
E lo odi.
E speri che anche questa volta torni a casa per sentire la tua sfuriata. Che torni a casa.
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