My
Sweet Revenge
Cap. 1
- Interviews
Bulma Brief diede un'ultima lunghissima
occhiata al suo riflesso nello specchio.
Sì, era decisamente perfetta con quel suo abito di seta rossa, lungo
fino ai piedi e dalla fattura molto semplice, che le scopriva interamente la
schiena e gran parte del decoltè.
Un trucco leggerissimo nascondeva i segni dello stress e della tensione che
avevano anticipato l'arrivo di quella serata così importante. Bulma prese un profondo
respiro prima di uscire dalla sua camera da letto. Poco dopo comparve, con aria
raggiante, nella sala principale della Capsule Coorporation.
Ricchi imprenditori, umili e fedeli clienti, scienziati facoltosi, dipendenti e
giornalisti... Erano tutti presenti e pronti a festeggiare il cinquantesimo
anniversario della fondazione della Capsule Coorporation. Quanto tempo era
passato dal giorno in cui suo padre aveva cominciato a produrre le capsule Oplà!
Ma ora lui era diventato troppo vecchio e troppo stanco, ed aveva lasciato a sua
figlia le redini della società.
Lei scese lentamente i gradini della scala, accecata dai flash delle macchine
fotografiche. Poi prese a girare per la stanza salutando e ringraziando le persone
che conosceva, ed il suo sorriso onnipresente aveva già allietato gli sguardi di
molti invitati.
D'improvviso si ritrovò circondata da microfoni e telecamere.
"Signorina Brief, cosa si prova a diventare l'erede di un così potente impero?"
"Bulma, è vero che molte delle capsule presenti in commercio sono tue
creazioni?"
"Signorina, vuole dare dei consigli alle giovani donne in carriera che seguono
il nostro programma?"
La donna sentì vorticare la testa e il terreno sotto i suoi piedi, ma continuò a
sorridere con gentilezza pur non sapendo come rispondere a quel mitragliamento
di domande. Ad un tratto però l'attenzione dei giornalisti si spostò da Bulma
ad un'altra persona, appena entrata nella sala.
Era Vegeta. Indossava una T-shirt fradicia, e sorseggiava con
disinvoltura una lattina di Pepsi. A Bulma parve che nemmeno si fosse accorto
dell'incredibile numero di persone presenti in casa, o forse aveva deciso
semplicemente di ignorare la cosa. Niente sembrava essere degna di interesse per
lui.
"Signor Vegeta, da quanto tempo Lei e la signorina Brief vi frequentate?"
"Com'è nato il vostro amore?"
"E' orgoglioso della sua compagna?"
Bulma scosse il capo, sconsolata. Quei poveri giornalisti non sapevano proprio a
cosa stavano andando incontro infastidendo in quel modo il fiero principe dei
saiyan! Tuttavia lui sembrava tranquillo, imperturbabile come al solito, quasi
come se non avesse sentito nulla di ciò che gli era stato detto.
"Toglietevi di mezzo" minacciò a bassa voce, meditando di far saltare
in aria telecamere e microfoni, ma i giornalisti non
staccarono gli occhi da lui. Per loro fortuna, pochi istanti dopo, accanto a
Vegeta comparve anche il piccolo Trunks. Aveva appena terminato l'allenamento
nella camera gravitazionale; suo padre lo stava allenando da parecchio tempo
ormai, e lui ne era orgoglioso e felice.
Vegeta approfittò della distrazione dei giornalisti per sgattaiolare via dalla
sala, e presto fu Trunks ad essere sommerso di domande indiscrete.
"Piccolo Trunks, puoi spiegare ai nostri telespettatori cosa significa essere il
bambino più ricco del mondo?"
"Anche tu seguirai le orme di tuo nonno e di tua madre, da grande?"
"Sai che un giorno la Capsule Coorporation diventerà di tua proprietà?"
Bulma osservò la scena, allarmata. Corse da lui immediatamente, ma si rese ben
presto conto che Trunks si sentiva a proprio agio sotto i riflettori, e
rispondeva prontamente a tutte le domande che gli venivano rivolte. Allora lo
strinse forte a sé, ed esclamò gioiosa "Il mio bambino sarà il futuro erede
dell'azienda, e credetemi... è davvero un ragazzino in gamba!"
Solo allora i giornalisti sembrarono ricordarsi dell'esistenza di Bulma. "E'
vero, signorina Brief, che ha progettato una... macchina del tempo?" domandò un
signore occhialuto, consultando il proprio taccuino.
"Sì, è vero. E' ancora in fase di sperimentazione, ma comunque non uscirà mai
nei negozi. Sarebbe troppo pericoloso viaggiare nel tempo e modificare gli
eventi" spiegò con tutta l'aria di saperne qualcosa.
Dopo aver ascoltato anche l'ultima intervista, una
persona scaraventò a terra un telecomando, con rabbia.
"Persino una macchina del tempo! Bulma Brief mi ha superata in tutto. Dovrei
esserci io a festeggiare e rilasciare interviste, non quella maledetta
sgualdrina!"
Le sue urla colleriche riecheggiarono in tutta l'area del laboratorio
sotterraneo, facendo tremare le pareti di un odio che mai si era assopito. Un
odio alimentato da anni e che finalmente avrebbe trovato sfogo.
"Il momento è arrivato. Questa sarà la mia dolce vendetta, carissima Bulma".
Continua?
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