revenge
Salve a tutti: questa e' una sorta di
spin-off della ff di Nimel17 "Storybrooke's beauty and the beast"
e della puntata dedicata a Belle, spero che vi piaccia ^^
"Non e' giusto!" Emma balzo' in piedi sbattendo la
tazza sul tavolo con tale violenza da allagarlo col the' rimasto e
lasciando stupefatta Mary Margaret: "Gold non e'
certo la persona
migliore di questo mondo ma di certo non meritava di essere trattato a
quel modo" continuo' Emma fumante di collera, "dobbiamo fare
qualcosa!" disse indossando il giubbotto, "noi?!"
fece Mary
Margaret guardandola senza capire, "si noi. prendi e vieni
fuori" rispose lanciandole il cappotto e uscendo.
Lei si
affretto' ad indossarlo e la segui' in strada: Emma si
dirigeva a
grandi passi verso il negozio di mr Gold con una luce di pura
determinazione che le brillava negli occhi.
Mary Margaret
continuava a non capire le sue intenzioni ma non oso' tentare di
fermarla, d'un tratto Emma si fermo' e fece dietro front,
"ma dove vai
ora?" le chiese, "ci serve un'alleata" rispose
senza
fermarsi "ma chi?? e perche'??" "voglio parlare
con mr
Gold e convincerlo ad agire: forse in tre sara' piu' facile" disse Emma
fermandosi davanti alla farmacia: Michelle stava uscendo in
quel
momento: "ciao come va?" la salutarono entrambe "bene, per
oggi ho
finito: al banco rimane la zia" rispose, "se non
hai niente
da fare" disse Emma "verresti con noi? Dobbiamo fare una cosa
e
se siamo in tre e' meglio" le spiego' con l'adrenalina che le
scorreva a fiumi "di che si tratta?" chiese
Michelle
incuriosita "ora non c'e' tempo, spiegaglielo tu" riprese
Emma
accennando a Mary Margaret ed afferrandole entrambe trascinandole verso
una gioielleria fingendo di guardare le vetrine. Le amiche la
guardavano interrogative, "potremmo essere sorvegliate"
bisbiglio' lei fingendo interesse verso vari negozi, infine
prendendo una scorciatoia arrivarono davanti al negozio, istintivamente
guardarono prima dentro e poi intorno per controllare che non ci fosse
nessuno: "entriamo" disse Emma risoluta, "ma sei sicura?"
esitava Mary
Margaret, "ha ragione. se qui nessuno fa niente le cose non
cambieranno mai" la sostenne Michelle con gli occhi lucidi dopo il
racconto delle ragazze, per tutta risposta Emma spalanco' la porta del
negozio con un calcio: Gold era seduto al banco e leggeva un
quotidiano alzo' lo sguardo verso di
loro: "ma che modi sceriffo, spero almeno che abbia i soldi per
ripagarmela" disse nel suo solito tono pacato:
"stia
tranquillo, non e' rotta" rispose lei chiudendosela alle spalle dopo
che Michelle e Mary Margaret furono entrate "cosa posso fare
per
voi?" chiese alzandosi "so perche' ha rapito French
e non
mi riferisco al suo debito" rispose Emma senza staccare gli
occhi
dai suoi , "e allora? mi arresta di nuovo?" disse
lui
ironicamente. L'indifferenza che mostrava anche in quella
situazione fece andare fuori dai gangheri la giovane donna che fulminea
lo raggiunse ed afferratolo per la camicia prese a scuoterlo:
"LEI SI ERA AFFEZIONATO A QUELLA RAGAZZA, PERCHE'
NON VUOLE AMMETTERLO?? PERCHE' NON COMBATTE?? SE NON VUOLE
FARLO PER SE' STESSO LO FACCIA ALMENO PER LEI!!! REAGISCA,
VIGLIACCO!!!" prese ad urlargli in faccia mentre lo
strattonava lasciandolo esterrefatto ed incapace di ribattere,
"che faccio, le vado a prendere un calmante? se continua cosi
lo manda al pronto soccorso" bisbiglio' Michelle ad
un'incredula Mary Margaret, che pero' aveva capito dove volesse andare
a parare l'amica: "non vuole fargli del male, solo persuaderlo a fare
qualcosa" rispose senza smettere di osservarli ,
"ma e' impazzita?! mi lasci!" disse lui cercando di
staccarsela di dosso, "le ho raccontato io questa storia: mi spiace di
essere stata indiscreta ma ricordo di averla vista piangere, e
nonostante lei non faccia niente per farsi voler bene non facevo i
salti di gioia al vederla in quello stato" interloqui' Mary Margaret.
"Sa cosa penso? che il suo stipulare accordi altro non sia
che una maschera per celare tutta la sofferenza e la solitudine che
prova" aggiunse Michelle facendosi avanti con cautela, Emma
finalmente lo mollo' e fu allora che Gold prese ad urlare: "MA COSA
VOLETE CHE VI DICA?? che le volevo bene? si, le ho voluto bene per
quanto mi era possibile! ma ora non c'e' piu', ed io non posso farci
niente. NIENTE!" e scoppio' in lacrime lasciandole tutte e
tre allibite. La giovane farmacista prese coraggio e gli si avvicino'
ancora di piu', quando gli fu di fronte fece qualcosa che nessuno si
sarebbe mai sognato di fare con Gold, ne' in quel negozio, ne' a
Storybrooke.
L'abbraccio'.
Lo strinse a se' piangente con le lacrime che le inzuppavano la spalla.
Perche' un gesto affettuoso vale piu' di mille parole, anche se urlate
in faccia a fin di bene.
Anche se lei era quella che meno di tutti lo conosceva ma forse proprio
per quello si assunse quella responsabilita'.
Perche' aveva intuito subito che quello che tutti consideravano un
mostro altro non era che un uomo con enormi sofferenze alle spalle
incapace di combattere se non attraverso intrighi ed imbrogli.
"Coraggio, si sfoghi, ne ha bisogno: non puo' tenersi tutto dentro per
sempre." disse con dolcezza sfiorandogli gentilmente le spalle con una
carezza, "perche' fate tutto questo? lo sappiamo tutti qui
dentro che io sono degno di tutto tranne che d'affetto o d'amicizia"
disse scostandola da se', "tempo fa qualcuno mi
disse che due persone con un obiettivo in comune possono fare tanto ma
che due persone con un nemico in comune possono fare molto di piu': e'
ora di metterlo in pratica, Regina Mills ha provocato troppi danni in
questa citta', ed e' ora che qualcuno le dia una lezione, per via
legale o no" intervenne energicamente Emma "ha in
mente qualcosa sceriffo?" chiese Gold appoggiandosi al
bastone "ancora no, ma stia sicuro che appena mi verra' in
mente qualcosa glielo faro' sapere" rispose lei allacciandosi
il giubbotto "allora mi terro' pronto: e nel frattempo acqua
in bocca dearie" disse lui in tono ambiguo, "stia
tranquillo: non andremo a spiattellare ai quattro venti che anche lei
ha un cuore" disse Michelle in un tono tra il serio e
l'ironico avviandosi verso la porta, "buonanotte mr gold"
disse Mary Margaret seguendo le amiche,
"buonanotte" rispose lui avviandosi verso il
retrobottega, "sei davvero la degna figlia di tua madre cara
Emma, e ci salverai, salverai tutti noi ne sono sicuro"
penso' sfiorando malinconicamente la tazza scheggiata sotto la teca.
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